Captain Blood Inviata September 27, 2015 at 07:28 Share Inviata September 27, 2015 at 07:28 A parte qualche sorpasso davvero bello (Rosberg o Verstappen ad esempio), una gara davvero piatta giocata soprattutto con la strategia ai box. Singapore è stata davvero l'eccezione di una stagione già scritta ed in effetti i livelli sono tornati a quelli di 3 settimane fa. Che poi uno un po' ci sperava che si potesse riaprire il mondiale, ma d'altronde è giusto così. Grande gara di Hulkenberg che porta a casa punti pesanti per una volta che non è colpito (chi ha detto Massa) dalla sfortuna. Gara normale per le McLaren, come tutte quelle dell'anno, anzi strano che siano arrivate al traguardo entrambe. Strano che proprio qui Alonso abbia deciso di sbroccare . Stai a vedere che è Alonso quello che se ne va e Button resta. Ho visto Horner davvero scazzato al muretto e visto che ancora non si hanno notizie se avranno un motore per la prossima stagione, non gli resta che consolarsi con Geri stasera. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alessandro Inviata September 27, 2015 at 07:33 Share Inviata September 27, 2015 at 07:33 Dimostrazione che Singapore è stato un caso isolato, anche se pur sempre strano. Hamilton dopo questa vittoria ha messo una seria ipoteca sul titolo, soprattutto dal punto di vista psicologico. Anche se Rosberg avesse mantenuto la posizione al via, non credo che sarebbe stato in grado di rimanere davanti a Lewis, e credo che sarà un duro colpo per lui.Grande Vettel, per un po' ho pure pensato che riuscisse a raggiungere e superare Rosberg, però va bene così ugualmente. Ottimo anche Kimi, che anche se è rimasto abbastanza distanziato dal compagno, è riuscito a portare a casa punti preziosi per la squadra stando davanti a Bottas (buona anche la sua gara).Ottima prestazione di Hulkenberg, così come per le due Lotus. Bravissimo ancora Verstappen, che una volta di più ha dimostrato che ne ha molto di più di Sainz, superandolo nettamente alla prima occasione utile dopo una bella gara in rimonta dalle retrovie.Male la RedBull. Ok, il contatto al via tra Ricciardo e Massa non ha permesso di poter vedere cosa avrebbe potuto fare l'australiano, però vedere Kvyat che non riusciva a superare la McLaren di Alonso, che veniva passata da tutti i lati, non lasciava presagire nulla di positivo. Evidentemente quest'anno vanno bene solo su un determinato tipo di circuiti.E per concludere proprio con Alonso, sebbene non lo possa proprio sopportare da tempo immemore, oggi mi ha fatto quasi tenerezza. Vederlo battagliare come un pazzo con quella carriola per riuscire ad agguantare un misero punto resistendo agli assalti di chiunque gli si mettesse in scia, e sentirlo poi esplodere sconsolato all'ennesimo sorpasso subito a causa del pessimo motore che monta la sua vettura, che lo lascia incapace di difendersi, beh, fa parecchio male... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Phosphoros Inviata September 27, 2015 at 07:35 Share Inviata September 27, 2015 at 07:35 Horner ha poco da essere scazzato, le toro rosso gli son finite davanti con lo stesso motore... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Osrevinu Inviata September 27, 2015 at 07:44 Questo è un messaggio popolare Share Inviata September 27, 2015 at 07:44 La gara si è decisa alla partenza. Rosberg non è partito benissimo ma neanche tanto male. A quel punto si è vista la differenza tra un campione e un pilota normale, la fame che contraddistingue i campioni con Hamilton che forza la manovra su Rosberg. A quel punto non c'è stata storia.La Ferrari bene, il terzo posto era il massimo possibile. 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nameless Hero Inviata September 27, 2015 at 08:00 Share Inviata September 27, 2015 at 08:00 la conferenza stampa rosberg sull'orlo delle lacrime Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
61066 Inviata September 27, 2015 at 08:11 Share Inviata September 27, 2015 at 08:11 Inviato dal mio LT25i utilizzando Tapatalk Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
AleMans Inviata September 27, 2015 at 08:39 Share Inviata September 27, 2015 at 08:39 Alonso col motore da GP2 fa undicesimo, c'è poco da aggiungere: è un grandissimo pilota su un gabinetto di macchina. No, se ottiene questi risultati è merito della macchina che glielo consente *Ferrari F2012 mode off* 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Rops Inviata September 27, 2015 at 08:53 Share Inviata September 27, 2015 at 08:53 Una gara discretamente noiosa, anche perchè di prima mattina, ma meno male che adesso arriva la Regina di tutte le piste 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
FEDELE DA MO' Inviata September 27, 2015 at 09:07 Share Inviata September 27, 2015 at 09:07 Non ho potuto guardare il GP ( ho un'avversione particolare per SKY perciò non lo prendo) ma ho letto del risultato e mi viene spontanea una riflessione:Come sono strane le corse, una Mercedes che arranca per tutto il campionato fino al flop di Singapore con guasti a ripetizione, gomme sotto inchiesta, tutti al capezzale dell'ammalato compreso il prete per l'estrema unzione nella figura del suo più fervente sostenitore, coronarie e pressione alle stelle ( i primi sintomi si sono avuti a monza di pressioni fuori norma), Hamilton un ectoplasma fino a sabato poi, squadra allo sfascio, a nulla sono valse le dichiarazioni di Wolff, Lauda, Lowe lo staff curante tutto che giustificava questa leggera tachicardia , la GRANDE MERCEDES è finita, la MORTE è li fuori che aspetta tutta vestita di ROSSO. Poi quando meno te lo aspetti......Le Voilà UNA VITTORIA con DOPPIETTA......la sorpresa non è tanto nella vittoria e nella doppietta, tutti le fanno normalmente, la sorpresa è che a farlo sia stata la Mercedes malgrado i menagrami Wolff, Lauda, Lowe.......ma per favore. 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Kitt Inviata September 27, 2015 at 09:09 Share Inviata September 27, 2015 at 09:09 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Kitt Inviata September 27, 2015 at 09:09 Share Inviata September 27, 2015 at 09:09 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Kitt Inviata September 27, 2015 at 09:10 Share Inviata September 27, 2015 at 09:10 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata September 27, 2015 at 09:39 Share Inviata September 27, 2015 at 09:39 (modificato) col medagliere hamilton sarebbe quasi campione (8 vittorie a 3, non campione solo per la sfilza di secondi posti di rosberg). Fra l'altro, una di quelle tre del tedesco coincide col ridicolo pasticciaccio di Monaco.... Modificato September 27, 2015 at 09:40 da sundance76 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
FEDELE DA MO' Inviata September 27, 2015 at 09:51 Share Inviata September 27, 2015 at 09:51 Vorrei fare un piccolo excursus sulla bravura dei meccanici Ferrari: ben due pit a 2.2e uno a 2.4. Incredibile!Quando hai un pilota che vince e scherza....fatti non pugnette...la squadra gira perchè sa che il centesimo guadagnato gli viene riconosciuto con vero e di cuore ringraziamento pubblico........quando hai mister lamento al volante...fan c..o. Non sei mica tu meccanico a dover vincere il GP dato che il PAGATO e il MERITOCRATE è sempre il pirlota (oppppss ho messo una r in più ma non stona perciò la lascio)Mia considerazione su Alonso (scusate ma lo odio profondamente per quanto non ha fatto in Ferrari) ho letto nel forum che ha rilasciato qualche dichiarazione riguardante la macchina, il motore...se ho travisato chiedo scusa ma la mia considerazione non cambia, è stato facile cambiare squadra e andare in McLaren...telaio approssimativo????? motore tutto da scoprire. Rischio calcolato ma incasso assicurato. Se il motore fosse stato una bomba e non c'erano risultati la colpa non era certo del PILOTA (il migliore in circolazione) ma del telaio...viceversa il motore è un cesso?(non c'è comunque riprova perchè l'ha solo la McLaren) non possiamo certo dare colpe al telaio in quanto non viene utilizzato per ciò che può sopportare non possiamo dubitare del pilota (il migliore in circolazione). ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
djbill Inviata September 27, 2015 at 09:53 Share Inviata September 27, 2015 at 09:53 Fra l'altro, una di quelle tre del tedesco coincide col ridicolo pasticciaccio di Monaco....E la pole di ieri è frutto della bandiera rossa. ROS ha avuto la sua occasione nel 2014... non è andata. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nameless Hero Inviata September 27, 2015 at 09:54 Share Inviata September 27, 2015 at 09:54 credo che l'errore di kvyat sia costato un grand chelem ad hamilton Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Phosphoros Inviata September 27, 2015 at 10:11 Share Inviata September 27, 2015 at 10:11 credo sia contento uguale oggi, kvyat o no Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare MauroC Inviata September 27, 2015 at 11:25 Questo è un messaggio popolare Share Inviata September 27, 2015 at 11:25 Quando hai un pilota che vince e scherza....fatti non pugnette...la squadra gira perchè sa che il centesimo guadagnato gli viene riconosciuto con vero e di cuore ringraziamento pubblico........quando hai mister lamento al volante...fan c..o. Non sei mica tu meccanico a dover vincere il GP dato che il PAGATO e il MERITOCRATE è sempre il pirlota (oppppss ho messo una r in più ma non stona perciò la lascio) Mia considerazione su Alonso (scusate ma lo odio profondamente per quanto non ha fatto in Ferrari) ho letto nel forum che ha rilasciato qualche dichiarazione riguardante la macchina, il motore...se ho travisato chiedo scusa ma la mia considerazione non cambia, è stato facile cambiare squadra e andare in McLaren...telaio approssimativo????? motore tutto da scoprire. Rischio calcolato ma incasso assicurato. Se il motore fosse stato una bomba e non c'erano risultati la colpa non era certo del PILOTA (il migliore in circolazione) ma del telaio...viceversa il motore è un cesso?(non c'è comunque riprova perchè l'ha solo la McLaren) non possiamo certo dare colpe al telaio in quanto non viene utilizzato per ciò che può sopportare non possiamo dubitare del pilota (il migliore in circolazione). ciao potrei sbagliarmi ma ho il sospetto che il tuo odio profondo possa minare in piccola parte la tua lucidità nel giudicarlo 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
TexasTerror Inviata September 27, 2015 at 11:31 Share Inviata September 27, 2015 at 11:31 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Ayrton4ever Inviata September 27, 2015 at 14:13 Questo è un messaggio popolare Share Inviata September 27, 2015 at 14:13 La guerra di successione polacca fu un conflitto che venne combattuto fra le maggiori potenze europee fra il 1733 ed il 1735, anche se si chiuse formalmente solo nel 1738.All'indomani della firma dei trattati di Utrecht (1713) e Rastadt (1714) che avevano messo fine alla guerra di successione al regno di Spagna, si aprì un ventennio caratterizzato da grande instabilità nei rapporti tra tutte le potenze europee appena uscite dal decennale conflitto. L'instabilità era dovuta essenzialmente al fatto che gli accordi sottoscritti avevano comunque lasciato insoddisfatti quasi tutti i firmatari, anche se per ragioni diverse. Infatti, mentre alcune nazioni avevano interesse al mantenimento della pace fondata sugli impegni di Utrecht e Rastadt soprattutto per rinstaurare le dissanguate finanze, come nel caso della Francia, o consolidare i vantaggi economico-commerciali raggiunti, come nel caso della Gran Bretagna e dei Paesi Bassi; altre, invece, come la Spagna e l'Austria, seppur per ragioni ancora diverse, tendevano a rimettere in discussione una buona parte degli impegni sottoscritti. La Spagna, per mano del nuovo primo ministro cardinale Alberoni, aveva adottato una politica aggressiva verso gli altri paesi cofirmatari dei trattati e le motivazioni che l'avevano spinta a tanto erano essenzialmente due. Innanzitutto l'insoddisfazione del nuovo re per la perdita di tutti i possedimenti europei, seppur in cambio di un trono. La seconda ragione risiedeva nel fatto che la regina, Elisabetta Farnese, aveva avuto da Filippo V due figli, Carlo e Filippo, ai quali era preclusa ogni possibilità di successione al trono, privilegio spettante, infatti, soltanto ai figli avuti dal sovrano nel suo precedente matrimonio con Maria Luisa Gabriella di Savoia, figlia terzogenita di Vittorio Amedeo II. Questa preclusione spingeva la nuova regina di Spagna a cercare di procurarsi feudi da assegnare ai propri, legittimi figli, possibilmente mediante il parziale recupero dei territori ceduti a conclusione della guerra di successione.L'Austria, dal canto suo, era agitata da un altro problema, quello della successione al trono, dovuto al fatto che Carlo VI intendeva assicurare non solo il diritto di successione alla propria discendenza diretta, ma anche eventualmente secondo una linea femminile, contrariamente a quanto avvenuto sempre in passato. Questo problema fu risolto da Carlo VI nell'anno 1713 attraverso l'emanazione di una "prammatica sanzione" mediante la quale, sconvolgendo proprio tutti i consolidati accordi interni della casa d'Asburgo, trasferiva la linea di successione alla propria discendenza, anche per via femminile. La qual cosa richiedeva, comunque, un riconoscimento interno ed internazionale, per ottenere il quale Carlo VI fu costretto a fare molte concessioni nel corso delle numerose trattative diplomatiche che caratterizzarono il suo regno.Questa instabilità politica e diplomatica si manifestò comunque attraverso una serie di conflitti di portata piuttosto limitata, tali cioè da non coinvolgere tutti gli Stati d'Europa contemporaneamente, così come era avvenuto per il grande conflitto precedente. La Spagna fu la prima a muoversi sul piano militare, occupando prima la Sardegna, in mano agli Asburgo, poi la Sicilia territorio sabaudo di recente acquisizione. Questa iniziativa provocò la formazione di una triplice alleanza (1717), del tutto atipica, tra la Francia, l'Inghilterra e l'Olanda, cui si aggiunse successivamente anche l'Austria. L'alleanza un anno dopo diede i suoi primi risultati, mediante il conseguimento di un'importante vittoria a Capo Passero, dove la flotta spagnola fu pesantemente sconfitta (1718). Nello stesso anno la guerra ebbe fine con la pace di Londra e vi fu un cambio di isole italiane tra Asburgo e Savoia: ai primi andò la Sicilia (allora più ricca rispetto all'isola sarda) e il titolo regio di Vittorio Amedeo II cambiò da Re di Sicilia (trattato di Utrecht) a Re di Sardegna; i Savoia porteranno questo titolo fino all'unificazione d'Italia. Per il resto non si ebbero altri sostanziali cambiamenti del trattato di Rastatt (1714).Questa nuova situazione provocò il riavvicinamento tra Filippo V e Luigi XV che avrebbe dovuto essere suggellato dal matrimonio di Luigi con una delle figlie del re di Spagna e, contemporaneamente, con l'ufficializzazione dell'appoggio della Francia alle pretese di don Carlo sul Ducato di Parma e Piacenza, e del Granducato di Toscana.Neanche questo accordo produsse effetti concreti, a causa del venir meno delle programmate nozze: troppo giovane era la principessa e troppo anziano il Re di Francia, cui premeva assicurare al più presto al suo Paese la nascita di un "delfino". La conseguenza fu un riavvicinamento della Spagna all'Austria, sterile anch'esso. Gli interessi spagnoli in Italia, infatti, mal si conciliavano con la volontà degli Asburgo di mantenere il loro predominio sulla penisola.A questo ulteriore fallimento di alleanza, altri ne seguirono, fino a che, nel 1731, con l'estinzione della dinastia Farnese, il Ducato di Parma e Piacenza passò nelle mani di don Carlo in forza del trattato di Siviglia del 1729, sottoscritto tra la Francia, la Spagna e l'Inghilterra. La qual cosa provocò l'intervento militare austriaco e il Ducato dovette subire l'occupazione asburgica.Questa occupazione non produsse, però, alcuna significativa conseguenza sul piano militare, per il rifiuto dell'Inghilterra di intervenire nella vicenda e il conseguente disimpegno della Francia, dettato dall'intuizione della diplomazia francese che vi fosse un tacito accordo tra la Gran Bretagna e l'Austria. Il disimpegno contemporaneo della Francia e della Gran Bretagna consentì l'accordo tra la Spagna e l'Austria in forza del quale l'Austria cedeva Parma, Piacenza e la Toscana a don Carlo, in cambio del riconoscimento della prammatica sanzione da parte della Spagna.Due primi obiettivi erano stati raggiunti: Elisabetta Farnese aveva finalmente ottenuto un trono per il suo primogenito e Carlo VI si era assicurato il riconoscimento della successione della figlia Maria Teresa da parte della Spagna, anche se, formalmente, questo accordo non era stato ancora sottoscritto.Le cause Mentre avevano luogo questi avvenimenti, si apriva un altro grave contenzioso tra tutte le maggiori potenze d'Europa, questa volta anche con il coinvolgimento della Russia e della Prussia. La vicenda, nota come "guerra di successione polacca", prese avvio nell'anno 1733 con la morte di re Augusto II appartenente alla dinastia Wettin.Prima di addentrarci, però, nelle vicende legate alla nuova guerra di successione, si rende necessario fornire qualche cenno sul tipo di monarchia operante in Polonia. Diversamente, la guerra di successione polacca resta di difficile comprensione.In breve e facendo un piccolo passo indietro, con la morte senza eredi legittimi di Sigismondo II Augusto di Polonia, avvenuta nell'anno 1572, si era estinta la dinastia Jagelloni che regnava sul trono polacco da circa due secoli, e aveva preso avvio il periodo cosiddetto dei Re eletti, essendo stata soppressa l'ereditarietà dinastica. Tale periodo ebbe durata fino alla rivoluzione francese. In questo arco di tempo si alternarono sovrani appartenenti alle dinastie Valois, Vasa, Sobieski, Wettin, Poniatowski, i quali venivano eletti da una Dieta ad ogni apertura di successione, coincidente con la morte del sovrano.Ciò detto, si comprende facilmente come il problema legato alla successione di Augusto II di Sassonia in Polonia, fosse ben diverso dal problema legato alla successione di Carlo II in Spagna. Ovvero, mentre nel caso della Spagna il contenzioso era nato per gli appetiti delle dinastie, interessate all'acquisizione diretta dei possedimenti spagnoli eventualmente anche mediante lo smembramento del regno; nel caso della Polonia l’interesse delle dinastie regnanti in Europa era, invece, quello di installare sul trono un monarca che facesse gravitare il suo regno in una certa zona di influenza piuttosto che in un'altra e che, al momento opportuno, in caso di conflitto o di negoziati diplomatici aumentasse il peso di un'alleanza piuttosto che di un'altra. In altri termini, si trattava di installare sul trono polacco un monarca, diremmo oggi, a sovranità limitata, ovvero, sotto tutela.La situazione politica europea dell'anno 1733 vedeva schierati da una parte la triplice alleanza costituitasi nell'anno precedente tra la Zarina di Russia Anna Ivanovna, il Re di Prussia Federico Guglielmo I e la Casa d'Austria rappresentata da Carlo VI d'Asburgo. Questa alleanza era conosciuta anche come "trattato delle tre aquile nere". Dall'altra, l'alleanza tra Luigi XV Re di Francia e Filippo V Re di Spagna, entrambi Borbone e legati dal vecchio patto che aveva già visto uniti i rispettivi troni nel corso della precedente "guerra di successione spagnola".La successione Al momento dell’apertura della successione, la Francia, che aveva mal digerito tutte le concessioni fatte attraverso i trattati di Utrecht (1713) e Rastadt (1714), tentò di recuperare una parte del potere perduto cercando di imporre la candidatura di Stanislao Leszczyński, del quale Luigi XV aveva sposato la figlia, e che raccoglieva anche il consenso della Dieta polacca. Ma a questa candidatura si opponeva quella di Federico Augusto II, Elettore di Sassonia, appoggiato dalla triplice alleanza, ma soprattutto dalla Russia, che già da alcuni anni si era affacciata ai confini occidentali del suo impero con lo scopo di far sentire il peso della potenza zarista nel cuore dell’Europa.Con un'abile manovra il primo ministro francese, cardinale Andrea de Fleury, riuscì a porre sul trono il Leszczyński, ma l'intervento militare russo costrinse quest’ultimo alla fuga consentendo all'altro candidato Augusto III di Sassonia di insediarsi a sua volta sul trono polacco.La fuga del candidato francese fu una mortificazione per la stessa Francia che non tardò a reagire scatenando un'offensiva bellica proprio contro l'Austria, sua eterna rivale nonché alleata della Russia. Lo scacchiere era sempre lo stesso: il sud Italia, la Renania e la Lorena. Questa volta, però, le operazioni militari si presentavano insoddisfacenti su tutti i fronti e si protraevano stancamente, anche perché Carlo d'Asburgo aveva necessità di farsi riconoscere la Prammatica Sanzione da parte delle altre case regnanti d'Europa, tra cui i Borboni di Francia e Spagna con i quali l'Austria si trovava in guerra. Carlo d’Asburgo, quindi, più che controbattere, subiva la guerra con la Francia. Ma anche la Francia, avendo compreso che il trono polacco era definitivamente perduto, non aveva più interesse a continuare la guerra all’Austria. Nel 1734 con la conquista borbonica delle Due Sicilie, decisa con la battaglia di Bitonto, i Regni di Napoli e Sicilia ritornano indipendenti, dopo oltre due secoli di dominazione politica prima spagnola e poi austriaca.Tutti i contendenti si resero conto che era necessario chiudere le ostilità. Però, mancavano le proposte per aprire i negoziati di pace.L'occasione si presentò quando fu annunciato il matrimonio tra Francesco Stefano di Lorena e Maria Teresa d'Asburgo. Questa circostanza offrì alla Francia l'opportunità per proporre di assegnare a Stanislao Leszczyński il Ducato di Lorena in cambio del riconoscimento della “prammatica sanzione”, con l’obiettivo, tutt'altro che celato, di evitare che la Lorena e l'Austria restassero sotto il medesimo scettro.Ma Francesco Stefano era pur sempre il futuro marito dell'erede al trono d’Austria; la qual cosa sconsigliava che egli fosse privato della sua terra d'origine in nome della ragion di stato. L’impasse spinse il Re di Prussia, Federico Guglielmo I, a dichiararsi favorevole alla proposta francese con la variante di assegnare a Francesco Stefano il Granducato di Toscana, quale compenso per la perdita del suo territorio. Le cancellerie delle potenze impegnate nella guerra si attivarono in tal senso e portarono a conclusione il conflitto.Questi avvenimenti si svolsero nell'arco di tempo tra il 30 ottobre 1735 (data dei cosiddetti preliminari di Vienna) e il 18 novembre 1738 (data del terzo trattato di Vienna) e si conclusero con la Pace di Parigi del 1º giugno 1739 che pose fine alla guerra di successione polacca.Negli anni successivi alla Pace di Parigi, la Lorena fu progressivamente assorbita nel territorio francese, divenendo una semplice provincia. La Francia perse il controllo di Acadia e Terranova; l'Inghilterra ottenne Acadia, Terranova, Minorca, Gibilterra e il monopolio sugli schiavi neri; gli Asburgo mantennero i Paesi Bassi del Sud e il Ducato di Milano.L'analisiOccorre, però, analizzare più nel dettaglio le vere ragioni e gli avvenimenti che portarono alla firma del trattato di Vienna nel 1738 e alla successiva Pace di Parigi, nonché le conseguenze che gli accordi sottoscritti arrecarono in tutta Europa, ripercorrendo le vicende testé descritte alla luce delle motivazioni politiche che indirizzarono i monarchi nelle loro scelte.La politica estera di Luigi XV, sulla scia di quella del suo predecessore e attuata con sapiente maestria dal suo primo ministro, era tutta orientata al ridimensionamento della potenza asburgica la quale aveva subito una notevole impennata dopo la conclusione della guerra per la successione al trono di Spagna. Infatti, benché la Spagna e i suoi possedimenti caraibici e sudamericani fossero caduti nelle mani francesi dei Borbone, gli Asburgo avevano ottenuto in cambio tanti di quei territori in Europa da trasformare l’Austria nella più grande potenza continentale.La politica di Luigi XV era sostenuta da Filippo V Re di Spagna e dalla seconda moglie di quest’ultimo, Elisabetta Farnese, i quali, come innanzi detto, intravedevano nella strategia del monarca francese la possibilità di acquisire territori per i figli don Carlo e Filippo.All'inizio degli anni trenta, il Re di Francia, avendo preso atto di aver perduto ogni ascendenza sulla Polonia, entrata definitivamente sotto l'influenza della Russia e dell’Austria per mano del Re Augusto II di Sassonia, era stato costretto a rivolgere la sua attenzione all'Italia, nel tentativo di creare un argine sul fronte meridionale dell'impero asburgico.In occasione del trattato di Torino del 26 settembre 1733, Luigi XV sottoscrisse un accordo con Carlo Emanuele III di Savoia, al quale prometteva la cessione della Lombardia in cambio della cessione della Savoia alla Francia. Subito dopo, il 7 novembre 1733, sottoscrisse con Filippo V il trattato dell’Escorial mediante il quale prometteva territori in Italia ad entrambi i figli di Elisabetta Farnese.I due trattati, però, non apparivano in perfetta sintonia, soprattutto perché l'accordo dell'Escorial non confermava appieno gli impegni presi a Torino con il Savoia. Anzi davano ad intendere addirittura la possibilità di un'egemonia della Spagna sul milanese, ridimensionando la sovranità e l'autonomia dei Savoia. Circostanza della quale Carlo Emanuele ebbe immediata contezza all'indomani dell'occupazione di Milano da parte delle sue truppe, avvenuta il 10 dicembre 1733.I rapporti di alleanza tra la Francia, la Spagna e i Savoia subirono, di conseguenza, un notevole ridimensionamento, ma non al punto da indurre il Re sabaudo ad un rovesciamento di alleanza a favore degli imperiali. Carlo Emanuele preferì attendere, invece, la conclusione delle trattative dirette tra la Francia e l’Austria, ben sapendo che era in atto una mediazione anglo-olandese che si prefiggeva anche lo scopo di favorire il mantenimento di uno Stato sabaudo come forza di interposizione tra gli Asburgo e i Borboni in Italia.Gli accordi di paceDopo due anni di azioni belliche, 1734 e 1735, (tra il 26 maggio e il 5 giugno 1734 nella battaglia di Colorno, il 29 giugno 1734 noto come battaglia di San Pietro, avvenuto nei pressi di Parma e precisamente alla Crocetta: fu una battaglia molto sanguinosa nella quale caddero migliaia di soldati e il comandante supremo austriaco e il 19 settembre 1734 nella battaglia di Guastalla), la Francia e l'Austria sottoscrissero il 3 ottobre 1735 un preliminare di pace contenente il riassetto degli Stati italiani.Gli accordi prevedevano l'assegnazione del Granducato di Toscana a Francesco III Stefano di Lorena, una volta scomparso Gian Gastone, ultimo rappresentante della dinastia de' Medici, per compensare l'assegnazione della Lorena al Leszczyński.L'Austria manteneva il porto franco di Livorno ma cedeva a don Carlo di Borbone lo Stato dei Presidii, il Regno di Napoli e la Sicilia.Lo stato sabaudo veniva potenziato con l'acquisizione delle Langhe e dei territori occidentali del milanese e veniva autorizzato, inoltre, alla costruzione di piazzeforti nei territori appena conquistati. L'Austria si vedeva riconosciuta la Prammatica Sanzione del 1713 e le veniva restituito il Ducato di Parma e Piacenza.I preliminari di Vienna del 1735, innanzi descritti, furono recepiti prima nel terzo trattato di Vienna del 1738 e poi nella Pace di Parigi del 1739 che sistemò definitivamente la questione della Lorena.L'epilogoGli accordi sottoscritti dalla Francia e dall’Austria con il trattato di Vienna del 1738 avrebbero dovuto costituire per gli Stati italiani una sistemazione definitiva e stabile nel quadro della politica di equilibrio tra tutte le maggiori potenze europee della prima metà del XVIII secolo. Invece l'assetto geopolitico dell'Italia, nato a conclusione della guerra di successione polacca, sarebbe stato nuovamente turbato nello spazio di qualche anno.La Pace di Parigi, nel chiudere la guerra di successione polacca, sancì anche il ridimensionamento della potenza asburgica che era uscita notevolmente rafforzata dalla conclusione della precedente guerra di successione al trono di Spagna.Infatti, se è vero che sul trono polacco era salito il candidato austro-russo, è altrettanto vero che il nuovo sovrano navigava più nell’orbita russa che non in quella asburgica. Così come se è vero che all’Austria fu assegnato il Granducato di Toscana nonché il Ducato di Parma e Piacenza è altrettanto vero che tale assegnazione avvenne a prezzo della cessione della Lorena alla Francia, dei territori occidentali del milanese al Piemonte, nonché dei Regni di Napoli e di Sicilia a don Carlo di Borbone.La pace tanto attesa in Europa sembrava che fosse stata finalmente raggiunta. Fu una illusione di breve durata. Di lì a qualche anno sarebbe scoppiato un altro grande conflitto, la guerra di successione austriaca, che avrebbe avuto come protagonista proprio la dinastia più potente del continente, gli Asburgo. 11 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
salva202 Inviata September 27, 2015 at 15:11 Share Inviata September 27, 2015 at 15:11 copia-incolla da wikipedia? puoi fare di meglio... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Yoong Inviata September 27, 2015 at 15:17 Share Inviata September 27, 2015 at 15:17 La gara non m'ha detto granchè, se non che Singapore è stato un episodio. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Paolo93 Inviata September 27, 2015 at 16:52 Share Inviata September 27, 2015 at 16:52 Per me il team radio di Alonso era premeditato. Non è la prima volta che accusa pubblicamente la propria squadra, ma il fatto che lo abbia fatto proprio in Giappone mi da di premeditazione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
FEDELE DA MO' Inviata September 27, 2015 at 16:53 Share Inviata September 27, 2015 at 16:53 La mia interpretazione è che è stato meno noiso leggere la storia dei conflitti dell'Europa dove c'è un ingarbuglio tramante e continuo per il potere che vedere il Gran Premio di Suzuka dove il potere si è confermato saldamente in mano a Mercedes e Hamilton. ( Singapore è stato un atto dovuto "concessione" per insaporire la pietanza ????)Ho visto solo gli ultimi 23 giri, quindi il nulla, tranne Hamilton accarrezzare la macchina dopo aver tagliato il traguardo. Grande e Grande Vettel....se mai qualcuno ha ancora dubbi su chi sono questi due queste sono le gare che lo dimostrano. Quando c'è battaglia c'è spettacolo, apprensione ed emozioni....ma quando c'è una cronometro e senza alcun riferimento da chi ti è davanti corri contro la noia e la routine e non sbagli nulla significa essere GRANDE. Grazie a entrambi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
S1lb3rpf31l Inviata September 27, 2015 at 17:04 Share Inviata September 27, 2015 at 17:04 Credo che 4 pagine di discussione sia il record di tutti i tempi. 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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