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Gianni Morbidelli


R18

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Polemiche prima dell'appuntamento portoghese: il Balance of Performance, che generalmente dovrebbe avere la durata di tre gare, viene immediatamente modificato dopo una sola prova. L'Audi, dominatrice a Zolder, vede reintrodotto il restrittore da 85 mm, mentre la Mercedes vede la C63 nuovamente abbassata dai 75 ai 60 mm. Nelle prove libere sono le C63 di Liuzzi, Biagi e Ferrara a dominare la scena: Gianni è quarto, staccato di nove decimi dalla Mercedes ufficiale numero 15. La situazione cambia nelle qualifiche, con Ferrara in pole position per appena due decimi sulla RS5 del pesarese, che si mette alle spalle sia Liuzzi che Biagi, che vanno ad occupare la seconda fila. La partenza si preannuncia, come sempre, critica per Morbidelli, e difatti la differenza di motore tra Mercedes e Audi si fa sentire, con Liuzzi e Biagi che sverniciano Morbidelli alla prima curva, con Gianni che riesce comunque a contenere l'attacco della Camaro di Sini con una grande staccata. Ferrara impone subito un gran ritmo, mentre Morbidelli impiega un solo giro per avere la meglio su Biagi. Il sorpasso sull'altra C63 ufficiale di Liuzzi avviene nel corso del quarto giro. A pista libera, Morbidelli stabilisce il giro veloce e durante l'ottava tornata la RS5 balza davanti alla Mercedes coupè della Roma Racing. Da lì inizia una cavalcata solitaria, con Ferrara che viene invece tradito dalla trasmissione della sua auto, che lo relega in settima posizione. Successo per Morbidelli su Liuzzi, Biagi e le BMW di Mugelli e Berton. Da regolamento, la griglia di gara-2 vede Gianni scattare in ottava posizione, mentre Ferrara è secondo. Ottima partenza del barese, che supera il poleman Trentin, sulla BMW, che perderà  poi altre posizioni fino a trovarsi settimo già  alla fine del primo passaggio. Morbidelli, nel frattempo, sopravanza anche l'altra M3 di Mugelli, mettendosi in scia alle Mercedes. Durante il secondo passaggio, ecco che l'Audi #45 ha la meglio anche sulla Mercedes di Biagi, che risponde repentinamente poche curve dopo. Al terzo giro, entrambi superano la BMW di Berton, partita ottimamente, e la stessa sorte toccherà  a Sini al quinto passaggio. Lo show di Morbidelli si consuma all'ottavo passaggio, allorché infila Biagi e Ferrara nella stessa tornata, mettendosi immediatamente in caccia del fuggitivo Liuzzi. La rimonta si completa all'undicesimo giro, quando Morbidelli supera anche Liuzzi, in difficoltà  con le gomme che gli impediscono di impostare correttamente le curve del tracciato di Portimà£o. Quarto centro consecutivo per Gianni, che si impone su Liuzzi, Ferrara (terzo nonostante un problema al polso), Liuzzi e Berton. Classifica di campionato che vede Morbidelli al secondo posto, staccato ora di sole tre lunghezze da Biagi nell'internazionale e di sei da Liuzzi nel tricolore, con tre appuntamenti rimanenti, tutti su piste favorevoli, sulla carta, all'Audi: Donington, Imola e Vallelunga.

 

 

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Modificato da Fede
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  • 1 month later...

Dopo avere dominato il round belga e quello portoghese, ecco la nuova stangata per Donington: il Balance of Performance penalizza ulteriormente la RS5, aggiungendo 40 chili come zavorra al peso minimo, restringendo la flangia al motore ed alzando ancora l'auto da terra. I risultati sembrano vedersi, nelle libere le Mercedes ufficiali volano, con Liuzzi in testa e Biagi subito alle sue spalle. Sesto posto per Morbidelli, ad oltre un secondo di distacco e preceduto anche dalle BMW dell'idolo locale Turkington e di Berton e dalla Camaro di Francesco Sini. Molto combattute, come al solito, le qualifiche, che vedono Luigi Ferrara e la sua C63 Coupè emergere, nonostante i problemi che nelle libere non gli avevano permesso di coprire più di sette tornate appena. Solo 16 millesimi separano il barese da Liuzzi, con Berton e Morbidelli in seconda fila davanti a Biagi e Turkington. Solita partenza al rallentatore in gara-1, con Biagi che guadagna una posizione, ma con Gianni che resiste stoicamente agli attacchi di Turkington. Al termine del secondo giro, Biagi attacca Berton all'ultimo tornantino, il bolognese passa facendo allargare il pilota della BMW e permettendo anche a Morbidelli di guadagnare una posizione. Si scatena l'ennesimo duello tra la Mercedes #3 e l'Audi #45, con la prima che prende terreno nei tratti rettilinei e la seconda che si riavvicina nei lunghi curvoni: l'attacco arriva all'undicesimo giro, quando Biagi allarga alla Coppice e Morbidelli si infila di forza. Ma i colpi di scena devono ancora arrivare: nel corso dello stesso passaggio, la Lexus di Romanini si rompe al tornante Melbourne, lasciando olio in pista. Al passaggio successivo, frenata disperata di Ferrara, che mantiene comunque l'auto in pista, mentre non va altrettanto bene a Liuzzi, che esce lungo, e a Morbidelli che va in testacoda, evitato per pochissimo da Biagi e Mugelli. Di tutto ciò approfitta Berton, che si ritrova secondo, davanti a Biagi e Liuzzi, che ingaggiano un duello spalla a spalla che vede il bolognese pizzicare l'erba alla Starkey's Bridge. Di questa lotta ne trae vantaggio Morbidelli, che si riavvicina al duo Mercedes e supera Liuzzi nel corso del penultimo passaggio. Al traguardo, Ferrara precede Berton, Biagi, Morbidelli e Liuzzi, con Mugelli, Bacci, Trentin, Giudici e Turkington a chiudere la zona punti. Per effetto dell'inversione della griglia, Morbidelli scatta quinto in gara-2, ed è una grande partenza, perché nel primo passaggio si libera di Liuzzi (fermo ancora prima del semaforo verde), Mugelli e Trentin, lanciandosi subito all'inseguimento del fuggitivo Biagi. Il pilota della Mercedes è un osso duro, e si difende a forza di giri veloci, ma le gomme iniziano a dargli noia ben presto, e nel corso dell'undicesimo giro si deve arrendere all'offensiva della RS5 ufficiale, che passa in testa e si invola. Vittoria comoda per Morbidelli, quinta in stagione, che gli vale la leadership del campionato internazionale, a pari merito proprio con Biagi. Sul podio di gara-2 sale anche Mugelli, che precede Berton, Trentin, Turkington, Papini, Schiattarella, Ascani e Giudici. Le classifiche, tuttavia, sono ancora sub-judice per il reclamo sporto dall'Audi contro le due Mercedes ufficiali, che avrebbero gareggiato con dei particolari irregolari. Ne sapremo di più per il weekend di Imola, penultimo della stagione, il 28 e 29 settembre.

 

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  • 4 weeks later...

Lo hanno messo nella vetrina più scarsa del MEF, ammettilo :asd:

Con Wurz, Diniz e Dumfries :asd: Povero Gianni

 

A proposito di Diniz, il casco blu scuro con le frecce rosse l'ha mai portato in gara in Formula 1? Io me lo ricordo solo con le frecce gialle, mentre quello esposto dovrebbe risalire ai tempi della Formula 3000

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  • 3 weeks later...

Ho sempre ritenuto Morbidelli un bel pilota, che per quanto riguarda la F1 avrebbe potuto ottenere piu' di quello che ha ottenuto. Ricordo distintamente il capolavoro di Adelaide '95 ed altre prestazioni di rilievo, sia a livello velocistico che di risultati. Se pensiamo al post Patrese, quindi agli anni '90 e fino a quando io ho seguito la F1 (Nurburgring '01) credo che dopo Nannini sia stato l'italiano piu' valido.

Eppoi era pure scanzonato e simpatico, il che non guasta

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  • 4 weeks later...
  • 1 month later...

Pergusa, ottavo round del Superturismo nazionale 1995: doppietta di Morbidelli sulla BMW 318i ufficiale preparata dalla CiBiEmme Engineering in collaborazione con BMW Italia.

 

https://www.youtube.com/watch?v=RvmmVfk5V7M

 

https://www.youtube.com/watch?v=Hn-M8I26Z2Q

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  • 3 weeks later...

46 anni oggi, e nessuna notizia giunge sul suo 2014. L'opzione WTCC con Ravaglia è sfumata dopo la notizia dell'ingaggio di Chilton, la Supertouring Series non si sa nemmeno se prenderà  il via (almeno quest'anno), chissà  se Audi deciderà  di impiegarlo nell'Italiano GT, nella peggiore delle ipotesi...

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  • 1 month later...

http://italiaracing.net/notizia.asp?id=43625&cat=18
 
Secondo quanto appreso da ITALIARACING, e già  riportato il 6 novembre scorso, Gianni Morbidelli sarà  al via del WTCC. Il pesarese starebbe per accordarsi con la Munnich Motorsport per guidare una delle due Chevrolet Cruze che la squadra tedesca è in procinto di schierare. Per Morbidelli quindi si è riaperta la porta del mondiale dopo essere stato vicino alla Roal e per la Munnich la possibilità  di rimanere nel WTCC con un programma di altissimo livello. Se la notizia venisse confermata per la serie iridata sarebbe un bel colpo visto che dopo la rinuncia della Bamboo si temeva che le Cruze potessero essere solamente quattro. In questo modo invece le TC1 al via saranno sei. Il mondiale inoltre ritrova un pilota di gran livello e dal piede pesante. Chi guiderà  la seconda Chevy della squadra non è ancora chiaro ma potrebbe trattarsi dello stesso René Munnich.

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Notiziona! Specie perché perché dovevano schierare solo un paio di vecchie Seat ogni tanto, e invece faranno tutto il campionato. Vediamo cosa saprà  fare, sono molto curioso, anche se la macchina non avrà  il massimo dello sviluppo perché la Casa non è impegnata ufficialmente.

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  • 2 weeks later...

Morbidelli: "Voglio rimettermi in gioco!"

Il neo acquisto della Mà¼nnich Motorsport è sereno, ma consapevole delle difficoltà  che lo aspettano con la Cruze

 

E' di ieri l'annuncio ufficiale che la ALL-INKL.COM Mà¼nnich Motorsport affiderà  una Chevrolet Cruze TC1 della RML a Gianni Morbidelli per la stagione 2014 del WTCC: il pesarese, che nella sua lunga carriera ha collezionato 67 GP in F1 e il Titolo tricolore di F3 del 1989, ha anche dato dimostrazione delle sue doti al volante di vetture Turismo, fra Campionato Italiano ed Europeo, affrontati con l'Alfa Romeo.

 

Negli ultimi tempi il 46enne si è distinto in Superstars, dove ha vinto 4 Titoli, fra il 2007 ed il 2013, al volante di Audi e BMW. Figlio di Giancarlo Morbidelli, fondatore e innovativo progettista dell'omonima azienda motociclistica vincitrice di 4 Mondiali negli anni '70, Gianni non è un volto nuovo del WTCC: nel 2006, infatti, ha preso parte al campionato con l'Alfa Romeo, salendo sul secondo gradino del podio in Brasile e Messico.

 

"Ho ricordi di un campionato molto bello e difficile, ma organizzato perfettamente. Ho ottenuto due buoni risultati, ma è stata un'esperienza troppo breve per puntare a qualcosa di più."

 

Quindi senti di aver lasciato qualcosa a metà , è per questo che hai deciso di tornare?

"Volevo continuare a correre ad alti livelli, se sono qui è perchè voglio rimettermi in gioco e continuare a vivere forti emozioni. Sarà  una grande sfida!"

 

Rispetto al 2006 troverai vetture profondamente diverse, figlie dei nuovi regolamenti...

"Si tratta di un bel passo avanti. Tecnicamente sono auto molto più sofisticate, ma anche più belle. Ci si dovrà  impegnare molto di più sui set-up; questa è la mia sensazione, dopo aver parlato con chi in pista ha già  provato."

 

In Superstars hai vinto quattro Titoli in sei stagioni: pensi che questa esperienza ti possa tornare utile anche nel WTCC?

"Ogni esperienza fatta ti torna utile nella tua carriera. Le Superstars però sono molto diverse dalle vetture del WTCC; negli ultimi anni ho guidato auto a trazione integrale, dovrò dunque rivedere il mio stile di guida e il modo di sistemare la macchina."

 

Avrai una Chevrolet Cruze, colei che ha dominato gli ultimi quattro anni del WTCC: pensi che la nuova TC1 sarà  altrettanto competitiva?

"Ho piena fiducia negli uomini della RML, persone serie, esperte e qualificate, come ampiamente dimostrato nelle ultime stagioni del WTCC. Siamo consapevoli che la prima metà  della stagione ci vedrà  in difficoltà  rispetto ai nostri avversari, dato che loro hanno iniziato molto prima lo sviluppo e, oggi, hanno un vantaggio abissale sotto questo aspetto. Affronteremo le prime gare con l'obiettivo di raccogliere informazioni, adattarci alla macchina e svilupparla. Non sarà  facile, ma fa parte del gioco."

 

Sarai nuovamente in pista con Muller e Tarquini, colleghi già  affrontati in passato: pensi che potranno lottare per il Titolo?

"Sono due campioni e ho una grande stima per loro; sono certo che potranno lottare per la vittoria finale. Tuttavia è ancora presto per fare previsioni, nella mia carriera ho imparato che nessuno va sottovalutato."

 

Nella tua carriera hai corso su un sacco di circuiti: guardando quelli in calendario, qual è il tuo preferito? Ce n'è uno che non conosci?

"Suona strano, detto da uno che ha 25 anni di attività  alle spalle, ma praticamente metà  delle piste sono nuove per me! Comunque sono molto contento di poter tornare in azione a Suzuka e all'Hungaroring."

 

Ti sei posto un obiettivo per questa stagione?

"Se parti con delle preoccupazioni hai già  un approccio sbagliato. Sono consapevole delle difficoltà  che dovremo affrontare, ma non so di preciso cosa ci aspetta. Vista la situazione, la cosa migliore è restare sereni e lavorare nel miglior modo possibile. Ho voglia di divertirmi! Se ci riuscirò, allora potremo fare bene. D'altra parte, mi considero fortunato perchè faccio un lavoro che amo!"

 

http://www.omnicorse.it/magazine/35579/morbidelli-voglio-rimettermi-in-gioco

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  • 1 month later...

E oggi Gianni è stato il primo non Citroà«n ad aggiudicarsi una gara del WTCC 2014. Una gara in cui ha sfruttato la cattiva partenza di Valente e ha saputo contenere gli attacchi di Monteiro, grazie anche (bisogna dirlo) al fatto che a Budapest le macchine non si sorpassavano neanche per sbaglio. Vittoria importante,la prima vittoria nel WTCC anche se nel 2000 vinse cinque gare nell'ESTC (doppiette proprio all'Hungaroring e a Misano e vittoria a Cerklje ob Krki in gara-2), diretto predecessore del campionato odierno.

 

Morbidelli: "Chi si aspettava la vittoria?"

Alla Mà¼nnich continuano la tradizione vincente di Budapest: dopo Huff nel 2013, oggi è stata la volta del pesarese.

 

Gianni Morbidelli ha vinto a sorpresa Gara 2 del WTCC all'Hungaroring. Dopo le parole dette nell'intervista di ieri, non ci si poteva certamente aspettare un risultato del genere.

 

Eppure il veterano della Mà¼nnich Motorsport, dopo essere scattato benissimo, beffando Hugo Valente, ha condotto dal primo all'ultimo giro una gara da maestro, sfruttando la velocità  della sua Chevrolet Cruze sui (pochi) rettilinei di Budapest e chiudendo ogni varco ad un agguerrito Tiago Monteiro.

 

"Questa mia prima vittoria può essere sembrata facile, vista da fuori, ma in realtà  non lo è stata per niente. Ieri, durante le Libere, ho avuto problemi ai freni, quindi non pensavo certo di vincere. Mi aspettavo di vedere arrivare negli specchietti le Citroà«n, invece sono rimaste dietro. In compenso ho stretto i denti per tenermi alle spalle Tiago Monteiro per i 14 giri; fortunatamente è stata una gara quasi perfetta, senza errori. Il fatto che qui sia difficile superare mi ha sicuramente aiutato; in alcune curve Tiago era più veloce, sui rettilinei guadagnavo io. La vittoria è dedicata a tutto il team Mà¼nnich Motorsport perché ha lavorato davvero duramente per arrivare al livello in cui siamo oggi."

 

http://www.omnicorse.it/magazine/37466/morbidelli-chi-si-aspettava-la-vittoria

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  • 1 month later...

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