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Gianni Morbidelli


R18

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Grazie tante Gabriele, molto lusingato e contento di saperne di più su uno dei miei piloti preferiti :)

Ho aperto il thread su Gianni proprio perché mi piace come pilota, magari mi documenterò un po' anche su Naspetti, che come hai detto tu era anch'egli un gran pilota, che si è trovato spesso a correre sia insieme, sia contro Morbidelli.

Comunque, ecco le foto delle due auto guidate da Morbidelli nel GT Italiano del 2005:

Lamborghini Murciélago

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Saleen S7-R:

Cacchio,hai ragione!!! :unsure:

Scusate ,ma ha ragione Gio ormai sono sull'orlo della demenza senile. :(

E meno male che ho pure scritto che ricordavo benissimo quel Gp...

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Grazie tante Gabriele, molto lusingato e contento di saperne di più su uno dei miei piloti preferiti :)

Ho aperto il thread su Gianni proprio perché mi piace come pilota, magari mi documenterò un po' anche su Naspetti, che come hai detto tu era anch'egli un gran pilota, che si è trovato spesso a correre sia insieme, sia contro Morbidelli.

Comunque, ecco le foto delle due auto guidate da Morbidelli nel GT Italiano del 2005:

Lamborghini Murciélago

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Saleen S7-R:

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Per quanto riguarda il non avere lasciato la Formula 1 quando invece sarebbe stata la scelta migliore, questo è un leit motiv per diversi piloti anche al giorno d'oggi: la Formula 1 è il sogno, la categoria più importante, e una volta che ti ci ritrovi dentro non ne vuoi più uscire. Ma, talvolta, pensarla così risulta errato e spesso la carriera di un pilota viene rovinata così. E rialzarsi, Gianni ne è una dimostrazione, è difficile e richiede tanto tempo.

Fede non per fare il pignolo, ma la seconda foto non è ancora una lamborghini??

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  • 2 weeks later...

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Con Fabrizio Giovanardi e Johnny Herbert, Le Castellet 2010.

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Con Heinz-Harald Frentzen e Tonio Liuzzi, Dubai 2008.

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Vallelunga 2010.

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Con Andrea Bertolini e Alessandro Pierguidi, Vallelunga 2011.

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Con Michael Schumacher, non saprei proprio dire l'anno però...

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Con Nigel Mansell e Alain Prost, 1990.

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A occhio direi che è il 1996. E' l'unico anno dell'era Schumacher in cui i piloti il logo Marlboro sulla tuta Ferrari è confinato in un angolo in alto a sinistra del petto, e non occupa l'intera zona inferiore, all'altezza dello stomaco

Vero, non avevo notato.

Me l'ero chiesto anche perché Gianni ha una tuta abbastanza neutra, invece di quella Jordan.

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  • 1 month later...
  • 3 months later...

Uppo il thread per parlare un po' del suo inizio di stagione in Superstars.

 

A Monza molto bene, l'ho visto dal vivo e devo dire che per lui non deve essere stato facile. Oltre al tanto freddo, gli sarebbe servita anche la pioggia per tenere testa alle Mercedes di Liuzzi, Biagi e Ferrara, e infatti nella sessione bagnata di libere è stato il più veloce. In qualifica ha stupito alla grande, segnando il miglior intertempo nel tratto finale (Ascari, rettilineo opposto e Parabolica) ma prendendo comunque più di un secondo da Liuzzi. Le due partenze hanno fatto impressione, da gran che la sua RS5 era lenta in rettilineo. Nella prima gara è stato superato dalle due file alle sue spalle, perdendo quattro posizioni, poi un bel sorpasso su Berton e Bacci che fa il resto andando in testacoda durante il terzo giro che ha coinvolto anche Sini. Una botta di culo ogni tanto, dai. Bello anche l'inseguimento a Larini con la simultanea crisi di gomme del toscano della Jaguar, con il sorpasso avvenuto durante il settimo giro. Poi poco altro, le C63 davanti sono irraggiungibili. Gara-2 ancora peggio: parte quinto e viene divorato da metà  schieramento, pure dalla Porsche malandata di Fantini (che ha tagliato la prima curva però) e dalla Cadillac di Benedetti. Alla fine del primo giro è decimo, e inizia un'altra bella rimonta, perché dopo cinque tornate è quinto. Biagi, Ferrara e Liuzzi sono irraggiungibili, ma Bacci no. Certo, ha una C63 anche lui, ma non è poi così competitivo come gli altri tre: ad ogni giro riduce il gap fino all'undicesima tornata, quando con un attacco aggressivo ma corretto alla seconda di Lesmo riesce a superare il fiorentino. Un altro quarto posto che suona come una vittoria, un weekend comunque eccelso, limita alla grande i danni.

 

 

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  • Like 1
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Poi Brno, e qui iniziano già  i guai (diciamo in parte). Ancora molto bene nelle libere umide, un secondo rifilato alla Camaro di Francesco Sini, poi un terzo posto nella seconda sessione. Il tracciato ceco, in teoria, dovrebbe favorire la RS5, ma in qualifica, pur pagando appena 180 millesimi al poleman, finisce solo in quinta posizione: le Mercedes, nonostante la zavorra sportiva, sono ancora le più veloci, con Biagi in pole e Liuzzi terzo. Ancora una partenza lenta in gara-1, giusto il tempo di farsi superare da Ferrara, che partiva alle sue spalle, e passare Giovanardi, e dietro succede un patatrac che fa uscire la safety car. Dopo tre giri si riparte, e subito c'è il sorpasso sulla BMW di Berton, ci sono ancora le tre Mercedes davanti, ma Gianni gira forte e il divario è meno evidente. Si avvicina a Ferrara, ma il podio glielo regala la C63 di Liuzzi che si spegne durante il nono giro, relegando Tonio in quinta posizione. Sembra girare tutto per il verso giusto, ma tempo un giro e la RS5 si ammutolisce e la gara termina, memore dei tanti problemi che lo hanno colpito l'anno scorso escludendolo dalla lotta per il titolo (vinto poi dal compagno di squadra Kristoffersson). Gara-2 inizia dunque dall'undicesima casella con uno scatto furioso: sei posizioni recuperate solo nel primo giro, poi nel terzo giro supera Gabbiani per il quarto posto, ma lo scontro tra quest'ultimo e Mugelli provoca l'uscita della safety car. Alla ripresa, Gianni approfitta dello scontro tra Liuzzi e Sini per guadagnare la seconda posizione, ma alle sue spalle si fa viva la minaccia di Thomas Biagi, che sta rimontando dopo una partenza difficile. Ne esce un entusiasmante duello, con Gianni che controlla Thomas nei rettilinei e mantiene la posizione anche grazie a staccate furibonde, non permettendo alla Mercedes ufficiale di passargli davanti e rispondendo subito quando accade. Berton è irraggiungibile, ma è un'ottima seconda piazza che fa molto comodo in ottica campionato, dati i ritiri di Liuzzi e Ferrara. Un Berton molto ispirato comunque passa in terza posizione, lasciando Gianni in quinta a -34 dal leader, Biagi.

 

 

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Modificato da Fede
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  • 4 weeks later...

Weekend decisamente sfortunato anche allo Slovakia Ring. Gianni paga oltre un secondo ai migliori sia nelle libere che in qualifica, con Liuzzi che rifila oltre un secondo a tutti gli avversari nella giornata di sabato. Settimo posto in griglia, a quattro decimi dal leader di campionato, Biagi, che lo precede. Solita partenza difficile, frutto anche della flangia al motore imposta dal Balance of Performance per i risultati delle ultime gare del 2012, ma alla fine del primo giro Gianni riesce a recuperare la posizione di partenza. Durante la seconda tornata si libera di Mugelli, iniziando una serrata lotta con l'altra BMW Dinamic di Giovanni Berton, del quale ha la meglio già  nel corso del primo giro, con uno spettacolare attacco all'interno. Poche curve e la trasmissione della RS5 cede, costringendo Gianni al ritiro, secondo stagionale dopo quello di Brno. Liuzzi prosegue indisturbato e vince davanti a Biagi e allo stesso Berton. Tredicesima posizione sulla griglia di gara-2, grazie al forfait della Jaguar di Andrea Larini. Partenza di rabbia, nel corso del primo giro supera Ascani, Baccarelli e Sini e approfitta del ritiro di Liuzzi (che vede la sua Mercedes andare a fuoco) per portarsi in nona posizione. Tutto neutralizzato dalla safety car, che entra in pista per permettere ai marshall di coprire l'olio sparso dallo stesso Liuzzi e ci rimane fino al termine del quinto giro. Morbidelli supera il poleman Benedetti ma è vittima di un fuoripista, che non compromette particolarmente la sua vettura. Il giro successivo si ritira la Porsche di Giovanardi e c'è il sorpasso sulla BMW di Trentin, poi Gianni ha la meglio anche su Mugelli e Bacci. Spettacolare sorpasso anche su Biagi nel corso del terzultimo giro, che gli vale la terza posizione, diventata poi seconda per i problemi accusati dalla C63 Coupè di Ferrara nel penultimo passaggio. All'ultimo giro la RS5 viene rallentata improvvisamente, sembra dalla ghiaia imbarcata nella precedente uscita di pista, e Morbidelli si deve arrendere al ritorno di Biagi, che non gli impedisce tuttavia di conquistare un meritatissimo terzo posto. Biagi comanda la classifica con 105 punti contro gli 80 del vincitore di gara-2, Berton, i 76 di Liuzzi, i 57 di Ferrara e i 53 di Morbidelli. Domenica quarto appuntamento della stagione, sul circuito belga di Zolder.

 

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Weekend trionfale sul circuito di Zolder: pista che si annunciava adatta alle caratteristiche dell'Audi RS5, unita al Balance of Performance che, dopo tre gare pressoché dominate, ha penalizzato le Mercedes con flange al motore, zavorra aggiuntiva e innalzamento della vettura dal suolo. Prove libere che, nonostante ciò, vedono Liuzzi al comando davanti al nuovo compagno di squadra di Morbidelli, il pilota ufficiale Audi del FIA GT, Laurens Vanthoor, che sostituisce Ferdinando Geri. Settimo posto per Morbidelli, staccato di più di un secondo. La musica cambia in qualifica, quando Gianni stampa un 1'36"055 che relega la C63 di Liuzzi a quattro decimi, Vanthoor è invece costretto a partire dal fondo da un problema alla trasmissione. Per il pesarese è la prima pole position dal luglio dell'anno passato, quando scattò dalla prima casella sotto l'acquazzone di Spa-Francorchamps. Gara-1 che prende il via sotto safety car per la pioggia, con Gianni che impone subito il suo ritmo e lascia la compagnia di Liuzzi, Ferrara e Kuppens, per l'occasione in forza alla Scuderia Giudici sulla BMW M3 E92. Da dietro Vanthoor recupera come un indemoniato sfruttando le quattro ruote motrici sull'asfalto umido, agganciando la seconda posizione nel corso del nono giro. In sei tornate, il belga recupera quasi tre secondi a Morbidelli, ma un errore nel corso dell'ultimo giro lo relega ad oltre sette secondi, con conseguente stop nel giro di rientro a causa di un altro problema alla trasmissione. Previsto dunque lo start dall'ottava casella in gara-2: partenza al rallentatore, come spesso accade a causa della minore velocità  in rettilineo della RS5, Gianni viene infilato dalla Porsche di Nicola Larini, ma mantiene l'ottava posizione in virtù del dritto di Liuzzi alla prima curva. Ben presto, Larini è costretto a fermarsi per un problema all'albero della trasmissione, con l'altra Panamera di Giovanardi che perde posizioni nel corso della quarta tornata. Al quinto giro, Gianni infila Kuppens, superando poi Berton nel giro successivo e approfittando del ritiro di Ferrara nel corso del settimo. Conquista dunque la terza posizione, lanciandosi all'inseguimento della C63 di Raffaele Giammaria, scattata al comando e mattatrice delle prime tornate fino a quando non ha dovuto cedere il passo a Vanthoor, decisamente più veloce. Gianni supera Giammaria durante l'undicesimo giro, ed ecco che progressivamente Vanthoor lascia recuperare terreno al compagno di squadra: gira su tempi altissimi, perdendo 2"8 al quattordicesimo giro e 3"2 nel successivo, poi ancora 1"7. All'ultima curva, Vanthoor si fa da parte lasciando sfilare Gianni, che ottiene così la ventiduesima vittoria in Superstars. Giammaria chiude al terzo posto, davanti ad un sofferente Thomas Biagi, addirittura nono in gara-1, poi Kuppens, Berton e Liuzzi, autore di un altro fuoripista durante il penultimo passaggio. Si riducono notevolmente le distanze in campionato, con Biagi a 119 punti, seguito ora da Morbidelli a 96, poi Berton a 91 e Liuzzi a 90, più staccato Ferrara, a quota 71. Prossimo appuntamento sul circuito portoghese di Portimà£o, il 21 luglio.

 

 

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