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Jules Bianchi


Andrea Gardenal

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finalmente trovat online una buona definizione...

In seguito ad un trauma cranio encefalico o ad ipossia si produce un danno assonale diffuso (distruzione degli assoni che collegano tra loro i neuroni). 
Nel trauma cranio encefalico, l'origine del danno assonale è meccanica. Alla brusca frenata costituita dall'impatto dell'urto, la massa cerebrale viene proiettata dalla forza di accelerazione contro la calotta cranica.

 

Il peso che il cervello (incluso il midollo) assume nell'impatto è calcolabile in rapporto alla velocità  della persona (es. sciatore) o del veicolo al momento dell'impatto ed al tempo di frenata.

 

A seconda della dinamica dell'incidente, ci sono oltre alle accelerazioni lineari anche quelle di rotazione. Non ricordo la formula per il calcolo matematico (bisognerebbe guardare articoli di biomeccanica del trauma cranico), ma il peso del cervello in accelerazione e decelerazione diventa davvero enorme, nell'ordine di qualche centinaio di chili.

 

In questo modo, la compressione del tessuto cerebrale contro la calotta cranica produce un danno diffuso di tutte le cellule cerebrali.

 

All'arresto brusco della persona o del veicolo con l'impatto,

segue un "ritorno all'indietro" della massa cerebrale altrettanto violento, che causa un vero e proprio strappo delle connessioni cellulari (sinapsi e assoni). 

Nel danno ipossico invece, la distruzione dei neuroni e degli assoni è di natura chimica in seguito alla mancanza di ossigeno. 
Nei traumi cranici, il danno ipossico si può aggiungere a quello meccanico se il paziente va in coma profondo e non viene prontamente soccorso ed intubato. 
A tutto questo si aggiunge l'effetto tossico del sangue sui neuroni. Se si producono emorragie cerebrali, con la fuoriuscita di sangue si liberano cellule immunitarie che uccidono i neuroni circostanti. Oltre ai danni primari immediati, nei giorni che seguono al trauma cranico le cellule e gli assoni continuano a morire (danno secondario).
Se guardi su pubmed trovi comunque un sacco di letteratura. Eppure la gente continua a correre sulle nostre strade...

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Senza dubbio la ricostruzione piຠverosimile. Durante la percorrenza della curva dovrebbe essersi innescato l'effetto pendolo. Probabilmente quello che ho visto io in quel fotogramma (ruota anteriore destra puntata verso sinistra) era dovuto piຠa un tentativo di correzione che a un cedimento strutturale. 

Tutto questo escludendo rotture di altro genere, che però non riesco a ipotizzare a questo punto.

In ogni caso, mi è tornato alla mente l'incidente di Hamilton al Nà¼rburgring nel 2007, alla S-Schumacher. In quel caso ci fu la foratura dell'anteriore destra ma la dinamica fu abbastanza simile, con un impatto frontale molto violento. La differenza sostanziale è che, ovviamente, il corpo con cui impattò fu la barriera di protezione. Vorrei far vedere questo video a tutti i presunti luminari che si permettono di dare la colpa all'alta velocità  a cui presumibilmente stava andando Bianchi: non c'entra assolutamente nulla, anche i piຠviolenti impatti non portano ormai alcuna conseguenza ai piloti. Quindi smettiamola, cortesemente, di parlare di cupolini e cazzate simili: un muro di gomme basta e avanza. Ma niente ti protegge da una ruspa, anche un bambino delle elementari capisce che la tragedia poteva essere facilmente e banalmente evitata.

Bastava che la Marussia impattasse contro quel normalissimo muro e Jules avrebbe rimediato solo un brutto spavento, per poi uscire poco dopo sulle sue gambe.

E invece no, continuiamo a difendere l'indifendibile, continuiamo il festival dell'omertà  e dell'assurdo. Evviva il cupolino che ci salverà  da tutti i mali. 

si possono citare Kovalainen a Barcellona 2008, Raikkonen a Silverstone quest'anno, Damon Hill al Ring 1995 e Fisichella in qualifica Brasile 1997, per impatti full frontal...

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Senza dubbio la ricostruzione piຠverosimile. Durante la percorrenza della curva dovrebbe essersi innescato l'effetto pendolo. Probabilmente quello che ho visto io in quel fotogramma (ruota anteriore destra puntata verso sinistra) era dovuto piຠa un tentativo di correzione che a un cedimento strutturale. 

Tutto questo escludendo rotture di altro genere, che però non riesco a ipotizzare a questo punto.

In ogni caso, mi è tornato alla mente l'incidente di Hamilton al Nà¼rburgring nel 2007, alla S-Schumacher. In quel caso ci fu la foratura dell'anteriore destra ma la dinamica fu abbastanza simile, con un impatto frontale molto violento. La differenza sostanziale è che, ovviamente, il corpo con cui impattò fu la barriera di protezione. Vorrei far vedere questo video a tutti i presunti luminari che si permettono di dare la colpa all'alta velocità  a cui presumibilmente stava andando Bianchi: non c'entra assolutamente nulla, anche i piຠviolenti impatti non portano ormai alcuna conseguenza ai piloti. Quindi smettiamola, cortesemente, di parlare di cupolini e cazzate simili: un muro di gomme basta e avanza. Ma niente ti protegge da una ruspa, anche un bambino delle elementari capisce che la tragedia poteva essere facilmente e banalmente evitata.

Bastava che la Marussia impattasse contro quel normalissimo muro e Jules avrebbe rimediato solo un brutto spavento, per poi uscire poco dopo sulle sue gambe.

E invece no, continuiamo a difendere l'indifendibile, continuiamo il festival dell'omertà  e dell'assurdo. Evviva il cupolino che ci salverà  da tutti i mali. 

 

 

Esatto,

 

Vedi anche gli incidenti di Schumacher alla Stowe (con una F.1 di 15 anni fa....) e di Kovalainen al curvone Renault a Barcellona.

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E intanto sul sito di Autosprint leggo una definizione completamente errata di danno assonale diffuso: <<Per “danno assonale diffuso†si intende, generalmente una lesione dovuta alla rotazione del capo in seguito al trauma rispetto al collo e al resto dl corpo. >> Assolutamente no, come postato su da un altro utente, indica la rottura per stiramento delle fibre assonali  (la cosiddetta "sostanza bianca") che decorrono sotto la corteccia cerebrale (la "materia grigia", dove ci sono i corpo cellulari dei neuroni) dovuta all'accelerazione della materia cerebrale stessa quando la testa subisce un urto. In pratica è come se i "fili" che connettono i vari neuroni tra loro subissero uno "strappo" e si rompessero. Ora, piccolo OT, nell'epoca di internet e della facile reperibilità  di informazioni di ogni tipo, il senso del giornalismo professionistico dovrebbe essere appunto quello di garantire prima di tutto la qualità  dell'informazione trasmessa. Il senso della loro professione sta tutto qui: quello che dicono dovrebbe essere più affidabile di quello che posso trovare io da solo bazzicando i vari media. Ma sfortunatamente questi continuano a diffondere notizie grossolanamente sbagliate (ricordiamo anche i famigerati "due" passaggi di bianchi sul luogo dell'incidente)! Capisco che un giornalista non può essere esperto di tutto, ma il suo dovere è appunto quello di documentarsi, possibilmente da fonti accreditate, prima di fornire le notizie. Se un internauta da casa sua è in grado di reperire da internet informazioni più accurate di quelle che diffondono loro, questi qui possono tranquillamente chiudere baracca, avendo fallito alla grande quello che, come giornalisti professionisti, sarebbe il loro principale mandato.

 

Questo problema affligge sempre + la stampa su carta in cui scrivono ancora come se fossero in cattedra e con la foga di arrivare troppo tardi prendono la prima fonte ad minchiam e la usano come se fosse l'unica verità  da propinare ai lettori, la cosa poteva andare anni fa ma non adesso per cui dato che arrivi tardi informati e scrivi cose vere.

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Questo problema affligge sempre + la stampa su carta in cui scrivono ancora come se fossero in cattedra e con la foga di arrivare troppo tardi prendono la prima fonte ad minchiam e la usano come se fosse l'unica verità  da propinare ai lettori, la cosa poteva andare anni fa ma non adesso per cui dato che arrivi tardi informati e scrivi cose vere.

 

Che poi dico....non hai un cazzo di concorrente in Italia....aspetta e verifica no?

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Sull'edizione della gazzetta odierna ( che riprende ricostruzioni inglesi ) si da risalto in un articolo ai "dati GPS e telemetrici" che avrebbero iscritto l''uscita di Jules a 212 kmh… valutato il video, la velocità  ed i tempi di "rallentamento" prima dell'impatto ipotizzano che Bianchi abbia subito nel crash una decelerazione di 50 (cinquanta) G...

 

Pare assodato comunque che abbia alzato il piede, anche se di poco, perché Chilton è passato li a 230 kmh ed il compagno a 220...

 

:(

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Sull'edizione della gazzetta odierna ( che riprende ricostruzioni inglesi ) si da risalto in un articolo ai "dati GPS e telemetrici" che avrebbero iscritto l''uscita di Jules a 212 kmh… valutato il video, la velocità  ed i tempi di "rallentamento" prima dell'impatto ipotizzano che Bianchi abbia subito nel crash una decelerazione di 50 (cinquanta) G...

 

Pare assodato comunque che abbia alzato il piede, anche se di poco, perché Chilton è passato li a 230 kmh ed il compagno a 220...

 

:(

 

Secondo me ha picchiato a meno di 150

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Qualcosa si muove… come pensavo essere pilota rappresentato dal figlio del Presidentissimo porterà , alla fine, qualche risultato oltre le solite cazzate: magrissima consolazione! :(

 

Flavio Vanetti per “il Corriere della Seraâ€

 

Le prime comunicazioni ufficiali sulla sue condizioni di salute sono finalmente giunte e, come temuto, sono purtroppo drammatiche: Jules Bianchi, a causa dello schianto contro un muletto adibito a gru nel corso del 43° giro del Gp del Giappone, «ha riportato un diffuso danno assonale: le situazione è critica, ma stabile».

Così dice un testo che i genitori hanno diffuso assieme ai responsabili dell’ospedale di Yokkaichi e alla Marussia, la scuderia del venticinquenne pilota di Nizza. «I medici — prosegue la nota — stanno fornendo il miglior trattamento possibile e li ringraziamo per il loro operato.

Inoltre siamo grati della presenza del professor Gerard Saillant, presidente della Commissione Medica della Fia e del professor Alessandro Frati, neurochirurgo dell’Università  La Sapienza di Roma, che ha raggiunto il Giappone su richiesta della Scuderia Ferrari. Il professor Saillant e il professor Frati hanno riconosciuto le eccellenti cure fornite dal Mie General Medical Center e hanno ringraziato i colleghi giapponesi. L’ospedale continuerà  a monitorare e a curare Jules. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti quando sarà  più appropriato farlo». 

 

La lesione assonale diffusa è un danno che riguarda la sostanza bianca cerebrale: senza emorragie associate può anche essere recuperabile nell’arco di qualche settimana. Ma nei casi più gravi ha alte statistiche di decesso (un terzo dei pazienti) o di danni permanenti e irreversibili.

Nel caso di Bianchi mancano troppi elementi per un giudizio corretto: sarebbe necessario conoscere l’esito delle Tac e poter valutare altre condizioni specifiche. Ma se la situazione è definita critica, è evidente che i medici hanno a disposizione dati che non inducono all’ottimismo. Del resto l’impatto contro quella gru è stato di una violenza pazzesca ed è il risultato di una serie di coincidenze che saranno da chiarire al più presto. 

 

Il presidente della Fia, Jean Todt, ha ordinato a Charlie Whiting, direttore di gara, di presentare con urgenza una relazione sui fatti, inclusa la comparsa di una bandiera verde di via libera esposta in maniera inappropriata. Si immagina, in particolare, che Whiting dovrà  spiegare come mai dopo l’incidente di Adrian Sutil, al giro precedente e nello stesso punto di Bianchi, non è uscita la safety car: il francese ha impattato contro la gru che stava rimuovendo la Sauber del tedesco. 
 

L’inchiesta della Fia sarà  affiancata, probabilmente, da un’altra, autonoma, invocata da Bernie Ecclestone. Meglio abbondare con le indagini che cercare di far finta di nulla: al partito della «sfortuna inevitabile» ieri si è iscritto anche il capo degli organizzatori giapponesi, ma crediamo di più al parere di un ex campione quale Alain Prost: Â«àˆ assolutamente inaccettabile che la gru stesse operando senza la safety car in pista». 

Vedremo.

Modificato da Lotus
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Alberto, AS non ha concorrenti (purtroppo? per fortuna?) come settimanale su carta stampata, ma come sito certamente sì (e vedo spesso link a questi siti qui). Questo comunque non scusa una informazione sbagliata o superficiale. Per contro, ricordo, per esempio che, nel caso di Schumacher, omnicorse (mi pare proprio Nugnes) andò ad intervistare un neurologo, che peraltro si espresse in modo chiaro per noi profani e corretto (cioè senza sbilanciarsi in un senso o nell'altro).

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Alberto, AS non ha concorrenti (purtroppo? per fortuna?) come settimanale su carta stampata, ma come sito certamente sì (e vedo spesso link a questi siti qui). Questo comunque non scusa una informazione sbagliata o superficiale. Per contro, ricordo, per esempio che, nel caso di Schumacher, omnicorse (mi pare proprio Nugnes) andò ad intervistare un neurologo, che peraltro si espresse in modo chiaro per noi profani e corretto (cioè senza sbilanciarsi in un senso o nell'altro).

 

 

Peggio ancora...visto che sono arrivati 3 gg. dopo alla notizia (sbagliata) della bandiera verde che avrebbe dato il via libera a Bianchi.

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Io sono senza parole. Ho letto tutto questo topic cercando anche le parole giuste per intervenire, ma già  voi avete fatto uno splendido lavoro nel mantenere la serietà , che altrove latita. 

 

Purtroppo l'unica cosa da dire è che il danno subito da Jules è brutto, bruttissimo, ma non ci si poteva aspettare altro dopo che il video del botto ha superato (in peggio) una mia ipotetica ricostruzione dell'incidente - ho chiesto a mio zio che è neurochirurgo e mi sono fatta spiegare qualcosa di più dettagliato sul danno assonale, ma è veramente il peggio che gli potesse capitare :'(

 

Questa volta la vedo veramente buia. E credo che però, come sempre, lo spettacolo andrà  avanti - anche se non vorrei, per una volta. Ma parlo di un mondo ideale dove la pentola d'oro è sempre in fondo all'arcobaleno. :(

 

Sono veramente affranta.

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I colpevoli che indagano su se stessi... non so se ridere o piangere ma penso che, viste le circostanze, la seconda ipotesi sia piຠappropriata...

Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk

:D è sempre stato così… dalla morte di Balestre la possibilità  di vedere una federazione autorevole ed autonoma è morta, anch'essa, in culla… con il duopolio Mosley/Ecclestone  FIA, FOCA e "sindacato" piloti hanno formato un coacervo d'interessi che ha portato alle meraviglie d'Asia, ai regolamenti più assurdi, ai tilkodromi nel deserto sponsorizzati dalle satrapie del petrolio, alla "dittatura" del Clan Whithing e alla gru in pista aperta di Suzuka… Ho sperato, con Vatanen, per un attimo, ma...

Modificato da Lotus
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Questo problema affligge sempre + la stampa su carta in cui scrivono ancora come se fossero in cattedra e con la foga di arrivare troppo tardi prendono la prima fonte ad minchiam e la usano come se fosse l'unica verità  da propinare ai lettori, la cosa poteva andare anni fa ma non adesso per cui dato che arrivi tardi informati e scrivi cose vere.

infatti, il punto per chi fa giornalismo professionistico non è fare la gara di velocità  con milioni di altre fonti (tanto perdi lo stesso), ma in primis l'autorevolezza dell'informazione data e la capacità  di divulgare in maniera chiara argomenti complessi alla massa di utenti. A condizione che si rispettino questi requisiti, il valore del giornalismo è altissimo ancora oggi, anzi soprattutto oggi, quando il problema, appunto, non è la disponibilità  della notizia, ma la correttezza della stessa. Non sono d'accordo con chi, proprio in virtù delle caratteristica di abbondanza, velocità  e varietà  dell'informazioni reperibili in rete, ritiene il giornalismo tradizionale obsoleto ed inutile. Il punto è che se tutto si riduce alla gara di velocità , e si sacrifica la qualità , si finisce per dare ragione  proprio a questi ultimi. Siamo OT, comunque.

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:D è sempre stato così… dalla morte di Balestre la possibilità  di vedere una federazione autorevole ed autonoma è morta, anch'essa, in culla… con il duopolio Mosley/Ecclestone FIA, FOCA e "sindacato" piloti hanno formato un coacervo d'interessi che ha portato alle meraviglie d'Asia, ai regolamenti più assurdi, ai tilkodromi nel deserto sponsorizzati dalle satrapie del petrolio, alla "dittatura" del Clan Whithing e alla gru in pista aperta di Suzuka… Ho sperato, con Vatanen, per un attimo, ma...

Esattamente, per questo motivo non sono affatto ottimista. Ormai s'è instaurato un sistema-Ecclestone che gli sopravviverà . Magari cambierà  tutto... per non cambiare niente.

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