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Indycar Series 2015


Andrea Gardenal

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http://www.passionea300allora.it/2015/08/08/indycar-2016-ufficiale-lingresso-in-calendario-di-road-america/

 

E con questa fanno 8 gare per ora confermate (compreso il doppio appuntamento di Detroit)

Toronto però nell'articolo non l'hai messa...

 

Anzi no, non è proprio definitiva definitiva, ma molto probabile per il 16-17 luglio (gara che tornerà ad essere doppia).

Modificato da The Rabbit
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Ho copiato pari pari la lista presente sull'articolo di indycar.com.

 

Molti appuntamenti sono in procinto di essere confermati, ma al momento manca l'ufficialità.

 

Personalmente spero che sia possibile aggiungere ancora una decina di gare. Con Barber, Texas, Toronto (x2), Iowa, Mid-Ohio, Sonoma e Fontana ci si andrebbe molto vicini; resta da vedere quale sarà la sorte di Milwaukee, Pocono ed eventualmente Phoenix

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Italiaracing accenna ad un contatto tra Newgarden e Ganassi, Francesco confermi?

Se ne parlava già, subito dopo la prima vittoria. Evidentemente Chip aveva messi gli occhi sul tennesseean. 

 

Credo che Ganassi dopo il dream-team Pencke da inizio stagione si è messo a caccia per migliorare la squadra in maniera pesante!

 

Credo che il CFH potrebbe doversi cercare un nuovo pilota e puntare su Filippi full-time.

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Boh è dal 2012 che viene associato a Penske, o meglio c'era la speranza che lo prendesse, ma non è mai successo niente. L'uomo del futuro per Chip doveva essere Karam, ma non sono sicuro che riusciranno a confermare gli sponsor l'anno prossimo. Dixon e Kanaan dovrebbero essere a posto, Kimball non so. Considerando le prestazioni non esaltanti di quest'ultimo e il ritmo "blando" del brasiliano su stradali e cittadini, l'arrivo di Newgarden sarebbe auspicabile per non far gravare ancora su Dixon la responsabilità di tutto. Sicuramente con questi risultati nel taschino, il suo talento "mediatico" e il passaporto americano trovare gli sponsor non dovrebbe essere troppo difficile. E' chiaro che un Newgarden di successo può essere solo una notizia positiva per l'IndyCar. 

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IMHO gli unici sicuri sono solamente Texas e Iowa, oltre naturalmente a Indianapolis. Fontana è fuori, Milwaukee è senza promotore e se non ricordo male Pocono non ha un contratto per la prossima stagione e molto dipenderà dall'affluenza alla 500 Miglia di settimana prossima. Si parla con sempre maggiore insistenza del ritorno di Phoenix, tanto che è stata addirittura identificata una possibile collocazione in calendario (sabato 2 aprile), ma personalmente finché non vedo non credo

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Harvey e Piquet sono stati i 2 tester migliori nei test di metà settimana. Sugli articoli in rete parlano dei due migliori 'debuttanti'. 

 

Ora, dare a Piquet del debuttante dopo 1 stagione e mezza di F1, una stagione (con titolo) di formula.e, mi pare piuttosto riduttivo. 

 

Continuo a ribadire che per debuttante considero uno che non ha mai corso un GP di INDY, F1 o CART e anche di formula.e, seppur le prestazioni siano notevolmente inferiori delle altre 3 regine. 

 

Piquet e Chilton non sono affatto 2 debuttanti. 

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Più che altro si dice sempre che F1 e Indycar sono imparagonabili, e i fatti tutto sommato danno ragione a questa tesi, pertanto mi sembra tutto sommato corretto tenere distinti i due ambiti

 

In fondo non mi sembra che quando MIchael Andretti piuttosto che Zanardi, Da Matta o Bourdais sono approdati in Formula 1 abbiano avuto chissà quali vantaggi dall'aver corso in CART/Champ Car; analogo discorso al contrario vale per Gugelmin, Blundell, Christian Fittipaldi, Barrichello ecc.

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Se uno parla di IndyCar, Piquet è un debuttante :asd: che considerino Formula 1 e formule americane così collegate come fai tu penso ce ne siano pochissimi al mondo (e non è un difetto eh, non fraintendermi).

No Fede, lo so, e non fraintendo, anche perché nel ristretto pacchetto ci sei pure te. 

 

Purtroppo quell'ignoranza di cui Paolo93 si faceva in parte detentore, corre sovrana in generale. Solo che lui ce l'ha per giovine età, il più, come mio padre, ce l'hanno per ignoranza=superficialità. 

 

E così ti ritrovi gente che si riempie la bocca di F1, e poi non sa neppure chi cavolo sia un Dario Franchitti. 

 

C'è così tanto legame fra la INDY, la F1 e la CART in oltre 100 anni di storia che la gente manco si immagina.

 

Quando guidi una monoposto il cerchio delle opzioni è molto ristretto, e allora ci sono solo 2 posti (presto 3 spero), dove puoi veramente essere al top: INDY e F1.

 

Anche Barrichello era un debuttante come Montoya, visto che il 1° non aveva mai corsa neppure una corsa in INDY e Montoya solo 1 nel '99. Mansell venne considerato un debuttante nel 1993 in CART! Dove sta la logica fra le due cose? Nessuna.

 

Mi paiono cose dell'altro mondo. 

 

Visto e considerato che i dati restano i medesimi, e magicamente le 'ufficialità' mutano con il muoversi delle nubi in cielo, il mio (nostro) metodo tanto ristretto, lo reputo quantomeno più coerente, in barba a chi considerava Da Matta o Andretti un debuttante giunti in F1 o Mansell in CART e Alboreto in INDY.

 

Ma perfavore....

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L'interesse di Formula 1 e IndyCar è tutt'altro rispetto a quello di essere in qualche modo accomunate, quindi è "normale" anche ciò che si vede (parlo della questione rookies).

Mi spiace solo che la IndyCar oggi sia vista come un ripiego di levatura infima in confronto alla Formula 1. Ne parlavamo nel topic di Zanardi, ai tempi della CART non era assolutamente così.

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Più che altro si dice sempre che F1 e Indycar sono imparagonabili, e i fatti tutto sommato danno ragione a questa tesi, pertanto mi sembra tutto sommato corretto tenere distinti i due ambiti

 

In fondo non mi sembra che quando MIchael Andretti piuttosto che Zanardi, Da Matta o Bourdais sono approdati in Formula 1 abbiano avuto chissà quali vantaggi dall'aver corso in CART/Champ Car; analogo discorso al contrario vale per Gugelmin, Blundell, Christian Fittipaldi, Barrichello ecc.

 

L'interesse di Formula 1 e IndyCar è tutt'altro rispetto a quello di essere in qualche modo accomunate, quindi è "normale" anche ciò che si vede (parlo della questione rookies).

Mi spiace solo che la IndyCar oggi sia vista come un ripiego di levatura infima in confronto alla Formula 1. Ne parlavamo nel topic di Zanardi, ai tempi della CART non era assolutamente così.

 

L'unica cosa che posso dirvi è che, quando si parla di viaggiare ad oltre 350 orari su di una monoposto ci sono solo 2 posti al mondo dove puoi farlo e che quando paragoni qualunque altra cosa automobilistica su pista con le 2 regine è sempre il concetto di sportellate che sulle ruote coperte puoi prenderti e su INDY e F1 non puoi assolutamente permetterti. Su una INDY o una F1, non puoi andare 'leggero' come accade in NASCAR, Turismo, GT, ne guidi una vettura che tutto sommato puoi 'quasi' trovare per strada. Anche se piloti un prototipo (LMP/SSCA) bene o male puoi prenderti delle libertà o 'lussi' che con una monoposto a 300/350 orari non potrai mai prenderti. E' qui che entra quello che solo INDY e F1 possono essere l'una o l'altra. 

 

Possano esserci grandi differenze tecnologiche dovute a 2 politiche e visioni piuttosto differenti, ma alla fine sei su una monoposto a ruote scoperte e le difficoltà del caso le trovi solo in questi 2 campionati a certe velocità. E questo dagli albori delle corse.

 

Alla fine ragazzi è come confrontare un Puma (che fa parte della famiglia dei gatti) con un Leone, una Tigre, un Giaguaro o un Leopardo (che fanno parte tutti delle pantere). Non puoi confrontare ne Puma ne Leone con una Jena!

 

Quando hai la testa fuori e le 4 ruote così fuori e sei su un 'siluro' con più o meno spoiler ed alettoni, che tu sia a Indianapolis o Monza, vai ad oltre 350 all'ora e ci sono solo la INDY e la F1 che ti ci possono portare. Una volta anche la CART e a Dio piacendo forse un giorno anche la formula.e

 

Ha ragione A. quando dice che chi ha corso in una delle 3 si è poi trovato avvantaggiato nelle altre 2, ma è anche vero che in molti casi è stato così, e che nonostante oggi vi siano enormi differenze, in tempi non troppo sospetti, almeno fino agli anni '70 le similitudini erano talmente tante che McLaren, March, Lotus e Penske correvano quasi con le stesse vetture da entrambe le parti. Come la Lotus 56 o le tante McLaren che ancora agli inizi degli '80 correvano in USAC e CART. 

 

Lo stesso per molti piloti che hanno costruita la propria carriera saltando qua e la quasi senza soluzione di continuità: Mario Andretti in primis, che iniziò a correre in USAC nel 1964 e poi passando scanzonatamente anche nella stessa stagione fra lo stesso USAC, F1 e CART ha chiusa la sua carriera nel 1994 vincendo fra l'altro in tutte e 3 le serie: USAC, F1 e CART, addirittura nell'ordine in cui erano nati i 3 campionati. Lo stesso dicasi per Mansell, Villeneuve o Alboreto che nei pochi GP di IRL a cui prese parte ha mostrato subito adattamento e manico senza per altro sembrare un fenomeno. Praticamente continuando a fare quello che ha fatto in F1. 

 

Sinceramente 70 anni di corse mi paiono un po tanti prima di dimenticarli con un colpo di straccio. E credo (e spero) che sarà sempre così.... 

 

Mi sarà sempre difficile scindere le 2(3) realtà. Guarda caso l'ambiente motoristico dei piloti in monoposto gira sempre intorno e sono più radi i casi di chi arriva da fuori o va fuori da questi ambiti. 

 

Anzi mi è sempre sembrato naturale che chi possa vedere la F1 possa sentirsi più vicino ad una INDY che non ad una Moto GP o anche ad un Rallye o pure ad un turismo. 

 

Così come mi sembrava naturale quando seguivo le moto guardarmi sia Moto GP e SBK. Oppure seguire il mondiale turismo, vedersi il DTM o il GT e la Super Stars.

 

 

Modificato da aleabr
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