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Sicuramente uno dei più grandi motociclisti di sempre, ma molto difficile valutare se sia stato il più grande, perché è arduo paragonare varie epoche per determinare chi abbia fatto meglio. Ne parlava una lettera scritta a Motosprint una settimana fa, è una questione molto complessa.

 

Di certo, è stato il massimo rappresentante di un'epoca straordinaria, molto molto molto lontana da quella odierna.

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Mammamia conosci bene anche Agostini?

L'IDOLO in assoluto.

L'ho visto correre a Modena, nel circuito "a cuore" dentro la città . Cadere al Mugello, sarà  stato il '78, a tanti raduni, come quello annuale a Varà no Melegari.

Anni fa ho conosciuto un signore, non ricordo se di Lovere anche lui, ma comunque bergamasco, che una volta in pensione, ha progettato e costruito un motore per elicotteri. Tra l'altro un impegno importante, per le responsabilità  e sopratutto i costi.

Mi raccontava che da giovane era molto amico con Giacomo Agostini e lo accompagnava sempre alle gare.

Diceva dell'isola di Man: aveva fatto le prime prove ed era uscito stanchissimo. Avevamo una collinetta, dietro l'albergo e per la prima volta, lo obbligai a correre a piedi, su e giù per questa collina.

Nessuno allora si allenava, anzi tutti bevevano e fumavano, così capirono che anche un po' di sano e buon allenamento avrebbe potuto far bene......altre epoche.

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  • 1 month later...
  • 1 year later...
  • 11 months later...

Eppure nonostante l'immagine perfetta da giovane di plastica , ha vinto 10 TT...

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk e scritto dalle mie dita.

 

Beh..giovane di plastica non direi...anche perche' quando Ago era giovane i piloti morivano e/o si facevano male una settimana si e l'altra pure....

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Giacomo Agostini ha percorso una carriera eccezionale da pluricampione riconosciuta da tutta la stampa e "addetti" ai lavori, eppure, sbaglierò, non mi è mai sembrata supportata e riconosciuta come tale dagli appassionati di motociclismo.

Mi spiego: ho sempre sentito elogi su Hailwood, Sheene, Pasolini, Bergamonti, si sentono tuttora meraviglie da reduci ammiratori di Saarinen, ma su Agostini mi sembrano tutti alquanto freddini.

Anche mio papà  che assieme a tutti i suoi amici era appassionato di motociclismo ancor più delle 4 ruote, era dell'idea che Agostini era sì un gran campione ma troppo spesso senza concorrenza per via della superiorità  del mezzo; c'era inoltre quell'immagine un po' da "fighetto" che stonava con lo spirito dei campioni dell'epoca. Boh, certo, ricordo una fiera del Ciclo e Motociclo a Milano nella metà  dei 70: Agostini ascoltava un tizio su con gli anni molto ben vestito che se lo "leccava" tutto, un amico di mio padre mi prende per mano e andiamo da lui, "Giacomo per favore un autografo per il ragazzo", lui mi guarda di striscio e senza proferir parola sfila di tasca una cartolina con la firma stampata e me la porge...mi sentii imbarazzato, come poco tempo prima quando all'uscita dello stadio comunale di Bergamo attendevo l'uscita del mio idolo calcistico Gianni Rivera, quando arrivò dribblò tutti compreso il sottoscritto senza filarsi nessuno....Però col tempo ho concluso che non dev'essere semplice per un campione essere sempre disponibile e che non sarebbe giusto giudicarli male per un autografo mancato.

Invece più avanti negli anni lo si vedeva talvolta al baretto di S. Vigilio di Bergamo alta (dove abitava e credo abiti ancora) ed era più disponibile, erano gli anni del Marlboro Team Yamaha che gestiva nello stesso condominio industriale nel quartiere di Redona dove in un'altra ditta lavorava mio papà : era una goduria dal di fuori vedere quelle moto, anche se Agostini lo si vedeva molto raramente.

Io credo sia un tipo abbastanza riservato, non si mette molto in mostra, nella  mia città  annualmente si tiene l'Historic Grand Prix e Carlo Ubbiali, l'altro campionissimo di Bergamo, lo scorso anno ha sfilato a cavallo della sua vecchia MV all'età  di 85 anni (!!). Agostini mai, neppure l'ombra. Forse è questo che l'appassionato vecchio stampo non gradisce.

In tempi recenti m'è capitato un paio di volte di incrociarlo al benzinaio vicino a casa mia, nei pressi dello stadio, ha rifornito il suo scooterone (!), va alla cassa e anche senza togliersi il casco lo riconosci comunque, "buongiorno Giacomo" e risponde con un cenno, "sorridendo" con gli occhi. Distinto. Vai Giacomo, sei un grande

 

L'ho incontrato due volte e ho avuto la tua stessa sensazione.

 

La prima volta è stato in occasione della rievocazione della 200 Miglia del 2010.

 

Ero in compagnia di due amici che hanno vissuto dal vivo quell'epoca.

In particolare Sinatra, classe 1955, che è ancora oggi un suo tifoso irriducibile e sempre pronto a "dare battaglia" ai pasoliniani, andò in visibilio quando lo vide a cavallo della Yamaha con cui vinse a Daytona e si avvicinò assieme a Cooper (classe 1951) per una foto.

Sinatra è più basso di Capirossi (e Capirex glielo ha fatto notare :asd: ) e nella foto è rimasto seminascosto dietro al meccanico, ma comunque Ago non ebbe alcuna reazione, non un accenno di saluto, niente. Era solo attento all'inquadratura.

 

Poi Sinatra si è rifatto impugnando il manubrio della TZ e godendo come un maialino :asd:

 

Witfn9O.jpg

 

9K9cCPT.jpg

 

u2bOQbN.jpg

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