Ayrton Senna

[61066]

Adesso attendo l'arrivo di Giugni.

 

Io gliel'ho detto. Gli ho anche fatto leggere il mio primo post su di lui.

Lo spero tanto.

[RoccoL]

Io gliel'ho detto. Gli ho anche fatto leggere il mio primo post su di lui.

Lo spero tanto.

 

Sai che bello poter ricostruire quell'epoca del Kart?....dalla A alla Z.

Insistere,insistere e poi ancora insistere

[senna n1]

Se con te Gio ha detto che era un casco giallo come tanti, in base a quello che ho postato prima ha tracciato un bel profilo su ayrton facendo capire come fosse già  un fenomeno anche sui kart e molto temuto dagli avversari.

[senna n1]

Paolo raccontaci un po di aneddoti su ayrton nei kart. ..

un messaggio per ragastas. .

nessuno meglio di te può farlo

[Ragastas]

Comunque penso che quello che ci può dare maggiori informazioni su di lui è l'utente ragastas.

Eccomi qua.

Visto che sono coetaneo di Ayrton Da Silva, consco bene Roberto Giugni, che era uno dei miei idoli della fine deglia anni '70. Correvo anche io, in una categoria promozionale, la Cadetti, mentre Giugni era già  nella Super.

Non ha mai battuto Ayrton, ci ha corso contro ed è stato sverniciato più volte da Da Silva, allora vera promessa del karting Mondiale.

Ho detto Mondiale Kart, il massimo punto d'arrivo di tutto il Motorsport. (a parte quei 2 o 3 che vanno in F1), Roberto ha raggiunto livelli altissimi, come pochi.

Amico in pista e fuori di Elio de Angelis e rivale dei vari Modena (!) Pirro, Barilla, Sassi, Langes e altri nomi che hanno fatto la storia italiana.

 

Poi Roberto ha proseguito la sua avventura sportiva con la Formula Fiat Abarth, vincendo molto e senza riuscire a mettere insieme un paio di stagioni. Nonostante il talento, noi appassionati sappiamo che si continua solo grazie a munificenti sponsor. 

Correvo anche io in quel periodo, come dicevo, contro Ivan Capelli, Antonioli, Montani ecc. ma ci fermavamo tutti, ammirati e increduli a vedere dove mettevano le ruote questi qui della 100 Super e Giugni era il nome, che al microfono di Pellegrini risuonava più spesso. Veramente un fenomeno, un talento puro.

Credo sia il Terry Fullerton dell'automobilismo italiano. Uno dei maggiori protagonisti del kart nazionale, che ha battuto i migliori al mondo, ma senza continuare nell'automobilsmo.

 

Questa primavera ci siamo trovati un paio di volte, ho le foto a casa, a San Pancrazio, il kartdromo di Parma, oggi diviso in due tra un misero e arrogante Decathlon e l'altra metà  della pista, ancora asfaltata.

[senna n1]

Eccomi qua.

Visto che sono coetaneo di Ayrton Da Silva, consco bene Roberto Giugni, che era uno dei miei idoli della fine deglia anni '70. Correvo anche io, in una categoria promozionale, la Cadetti, mentre Giugni era già  nella Super.

Non ha mai battuto Ayrton, ci ha corso contro ed è stato sverniciato più volte da Da Silva, allora vera promessa del karting Mondiale.

Ho detto Mondiale Kart, il massimo punto d'arrivo di tutto il Motorsport. (a parte quei 2 o 3 che vanno in F1), Roberto ha raggiunto livelli altissimi, come pochi.

Amico in pista e fuori di Elio de Angelis e rivale dei vari Modena (!) Pirro, Barilla, Sassi, Langes e altri nomi che hanno fatto la storia italiana.

 

Poi Roberto ha proseguito la sua avventura sportiva con la Formula Fiat Abarth, vincendo molto e senza riuscire a mettere insieme un paio di stagioni. Nonostante il talento, noi appassionati sappiamo che si continua solo grazie a munificenti sponsor. 

Correvo anche io in quel periodo, come dicevo, contro Ivan Capelli, Antonioli, Montani ecc. ma ci fermavamo tutti, ammirati e increduli a vedere dove mettevano le ruote questi qui della 100 Super e Giugni era il nome, che al microfono di Pellegrini risuonava più spesso. Veramente un fenomeno, un talento puro.

Credo sia il Terry Fullerton dell'automobilismo italiano. Uno dei maggiori protagonisti del kart nazionale, che ha battuto i migliori al mondo, ma senza continuare nell'automobilsmo.

 

Questa primavera ci siamo trovati un paio di volte, ho le foto a casa, a San Pancrazio, il kartdromo di Parma, oggi diviso in due tra un misero e arrogante Decathlon e l'altra metà  della pista, ancora asfaltata.

Quindi non ha mai battuto senna? No perché se lo dico io tutti gli altri mi saltano addosso. ..

grazie del tuo prezioso intervento. ..

se ti capita ti ho anche inviato un messaggio privato. ..leggitelo

[Ragastas]

Paolo raccontaci un po di aneddoti su ayrton nei kart. ..

un messaggio per ragastas. .

nessuno meglio di te può farlo

Nel novmbre dell '79 devo mollare tutto per andare a militare.

Con Ivan Capelli, alcuni mesi prima ci siam messi d'accordo di ritrovarci a Jesolo, in maggio per vedere se questo giovane brasiliano fosse davvero così bravo, come si poteva leggere su Karting, di stare davanti a Wilson e sopratutto Fullerton.

Mi prendo una licenza e da Gemona del friuli, un pò in treno e un pò in autostop arrivo a Jesolo. Lì mi ritrovo anche con Ivan e andiamo in giro, prima delle gare, a parlare coi piloti che conoscebamo. ci siamo fermati anche da Da Silva e avevamo scambiato due parole. Ivan,perchè io non conosco l'inglese.

Poi le gare e Terry, che sotto una pista mezza bagnata e mezza asciutta stà  davanti a questo giovane ventenne.

Da lì in poi. Jesolo è sempre rimasta sul gozzo ad Ayrton, tanto è vero che nel periodo McLaren, piu di una volta, prendeva l'aereo e veniva a girare in kart sotto l'acqua.

 

Scusate, ho scritto Ivan Capelli. Mi sembra di ricordare fosse lui col quale abbiamo girato per Jesolo, perchè ho davanti la figura di suo papà . Magari mi confondo e l'accordo era con un'altro, Forse Buzzetti, l'attuale concessionario Opel di Milano, non so, ma non voglio fare un nome per un'altro.

 

Un'altra cosa, la rivista Karting era stata fondata da Andrea Ficarelli di Reggio Emilia.

Ne aveva fato pochi numeri, perchè arrabbiato con la Federazione Karting, poi i pochi numeri non hanno retto il businnes.

Nel '77 nella gara unica di Campionato Italiano Cadetti, Ficarelli vince una caotica Finale, ma viene squalificato e la vittoria va al locale Cuminatti, nella piemontese pista di Viverone.

Non ho mai capito bene a cosa dovesse essere imputata la squalifica, ma lui, nemmeno ventenne, aveva fondato questa rivista per screditare la Federazione, che allora parlava di kart solo tramite un piccolo trafiletto su Autosprint e sulla rivista L'Automobile, per gli abbonati ACI.

Ma questo bimestrale, parlava di kart in modo innovativo e come non si era mai visto. Dava molto risalto a Senna, diverse interviste e già  da allora sembrava che fosse un talento unico. La vedeva lunga Ficarelli.

[RoccoL]

Eccomi qua.

Visto che sono coetaneo di Ayrton Da Silva, consco bene Roberto Giugni, che era uno dei miei idoli della fine deglia anni '70. Correvo anche io, in una categoria promozionale, la Cadetti, mentre Giugni era già  nella Super.

Non ha mai battuto Ayrton, ci ha corso contro ed è stato sverniciato più volte da Da Silva, allora vera promessa del karting Mondiale.

Ho detto Mondiale Kart, il massimo punto d'arrivo di tutto il Motorsport. (a parte quei 2 o 3 che vanno in F1), Roberto ha raggiunto livelli altissimi, come pochi.

Amico in pista e fuori di Elio de Angelis e rivale dei vari Modena (!) Pirro, Barilla, Sassi, Langes e altri nomi che hanno fatto la storia italiana.

 

Poi Roberto ha proseguito la sua avventura sportiva con la Formula Fiat Abarth, vincendo molto e senza riuscire a mettere insieme un paio di stagioni. Nonostante il talento, noi appassionati sappiamo che si continua solo grazie a munificenti sponsor. 

Correvo anche io in quel periodo, come dicevo, contro Ivan Capelli, Antonioli, Montani ecc. ma ci fermavamo tutti, ammirati e increduli a vedere dove mettevano le ruote questi qui della 100 Super e Giugni era il nome, che al microfono di Pellegrini risuonava più spesso. Veramente un fenomeno, un talento puro.

Credo sia il Terry Fullerton dell'automobilismo italiano. Uno dei maggiori protagonisti del kart nazionale, che ha battuto i migliori al mondo, ma senza continuare nell'automobilsmo.

 

Questa primavera ci siamo trovati un paio di volte, ho le foto a casa, a San Pancrazio, il kartdromo di Parma, oggi diviso in due tra un misero e arrogante Decathlon e l'altra metà  della pista, ancora asfaltata.

 

Adesso altri aneddoti non sarebbe male saperli....qualche foto,qualche documentazione.

Confido in te.

[senna n1]

Paolo sei un grande. Ficarelli si che aveva visto giusto. Lo raccontava anche in uno speciale su Rai sport il 1 maggio scorso. Attendo una tua risposta ad un messaggio privato che ti ho inviato. Grazie di nuovo.

[Wexx]

Lunga e bella intervista a Fullerton in occasione del ventennale della morte di Ayrton, simile ma molto più ampia di quella che apparve sul Fatto Quotidiano che vi dicevo a suo tempo. Si parla anche di Patrese e Mansell e, sul finale e non proprio in encomio, allude a Vettel:

 

http://www.motorsport.com/f1/news/an-interview-with-terry-fullerton-ayrton-senna-s-favorite-adversary-449910/

 

Alla fine il giornalista cita una frase che Bruce McLaren pronunciò al funerale di tale Timmy Mayer, la riporto qui:

 

“The news that he had died instantly was a terrible shock to all of us, but who is to say that he had not seen more, done more and learned more in his few years than many people do in a lifetime?

To do something well is so worthwhile that to die trying to do it better cannot be foolhardy. It would be a waste of life to do nothing with one’s ability, for I feel that life is measured in achievement, not in years alone.â€

[leopnd]

Silverstone 1983...

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[sundance76]

- CONTINUA -

 

 

Con uno stacco di due anni, riprendo la pubblicazione di quell'inserto:

 

[ClaudioHarley]

Silverstone 1983...

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FINALMENTE!

Senza polemica alcuna, ma stiamo continuando a parlare di Senna n1 , comportamenti  da tenere e quant' altro da circa 3 pagine e ci dimentichiamo del senso di questo post.

[mur354n80]

Monaco 1991

[sundance76]

 

[attenomis]

Mi farebbe piacere poter intervenire per portare un pizzico di leggerezza in un momento in cui la discussione in questo interessantissimo topic sta un po' degenerando.

A tal proposito, faccio riferimento al post di RoccoL con la fotografia di Ayrton scolaro e alla simpaticissima risposta di Ayrton4ever: "orecchie inconfondibili"!

In effetti, Ayrton era consapevole che le sue orecchie non fossero precisamente apollinee, ma, da persona intelligente ed ironica quale era, sapeva scherzarci sopra.

Aneddoto n.1 / Nel 1986, durante un'intervista rilasciata alla televisione brasiliana, gli venne presentato il vignettista Paulo Caruzo che, nel corso della trasmissione, avrebbe dovuto disegnare una sua caricatura. A quel punto, Ayrton si toccò le orecchie e, nell'ilarità  generale, pregò Caruzo di prestare  particolare attenzione e di non infierire sulle sue..." parti aerodinamiche"!

Aneddoto n.2 / Senna aveva costituito con il giornalista brasiliano Galvao Bueno e il fotografo italiano Angelo Orsi una specie di trio dagli spiritosi soprannomi. Bueno era "il pappagallo", Orsi era "il tucano" per via del naso, e Ayrton era..."Dumbo"!!! Indovinate perchè...

[The Magic]

Con uno stacco di due anni, riprendo la pubblicazione di quell'inserto:

 

 

Grazie Franci! Ora sono a scuola, dopo lo scarico.

[The Magic]

Ho scoperto ora l'esistenza di questo Giugni, a dimostrazione, di quanto poco ne so del mondo kartista anni 70/80 Ayrton e pochi altri a parte... Ma se sia Claudio che Gio han detto che era un talento vero, ci credo e mi fa piacere da amante delle corse che ci siano stati piloti in grado di battere Ayrton.

[attenomis]

A dieci anni da... Imola ( non voglio usare altre parole), Viviane, intervistata da una giornalista brasiliana, ci ha regalato, tra il divertito e il commosso, questo ricordo del fratello.

Ayrton era un bambino iperattivo e permanentemente affamato.

Lungo la strada per arrivare a scuola c'erano tre pasticcerie che vendevano dei dolcetti a base di carne di cui era particolarmente ghiotto. E così, tutte le mattine, accompagnato dalla mamma, consumava lo stesso rito.

Si fermava nella prima pasticceria ( primo pit-stop! ), acquistava il primo dolcetto e, camminando verso la scuola, si affrettava a finirlo prima di arrivare alla seconda pasticceria.

Qui si fermava nuovamente ( secondo pit-stop! ), acquistava il secondo dolcetto e si affrettava a finirlo prima di arrivare alla terza pasticceria.

Qui si fermava ancora ( terzo pit-stop: se fosse stato un Gran Premio non avrebbe mai vinto! ) e acquistava l'ultimo dolcetto; una volta mangiato anche questo, era finalmente pronto per andare a scuola!

 

Ecco, a me piace pensare che quella fame di bambino sia la stessa con cui Ayrton, fino all'ultimo, ha saputo mordere la vita per gustarla in tutta la sua pienezza...

[leopnd]

Ayrton Senna e Mauricio Gugelmin lasciano il circuito di Silverstone dopo i test del 1992...

 

Modificato October 15, 2014 at 19:51 da leopnd

[leopnd]

Test al Nà¼rburgring nel 1984...

 

[61066]

[attenomis]

 

In questo link la macchina dovrebbe essere quella appena postata da gio;  l'omaggio ad Ayrton è  invece con certezza quello di un grande amico...

 

(Scusate, ma non so postare direttamente i video)

[attenomis]

Per andare su youtube cliccate sul link con il destro del mouse e poi con il sinistro su apri, perchè non mi ha accettato l'indirizzo per esteso (non chiedetemi perchè: è tutta la sera che combatto, ma ci tenevo tanto a postare questo video).E adesso vi prometto di andare in silenzio stampa per qualche giorno !!!

[Ayrton4ever]

Imola '85? Monza '85? a me pare la Rivazza...