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Ferrari


Ayrton4ever

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  • 1 month later...
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Che Ferrari vedremo fra qualche giorno? Dopo una vettura originale e coraggiosa come la SF70-H non mi aspetto una nuova rivoluzione, ma piuttosto un affinamento degli stessi concetti, insieme alla correzione di quei pochi punti deboli - fra tutti il passo troppo corto - che le impedivano di essere al top sui circuiti medio-veloci. Mi immagino un bel miglioramento, non credo commetteranno errori clamorosi, l'unico vero "problema" è che dall'altra parte c'è una squadra dal potenziale tecnico devastante, che ne inventa sempre una più del diavolo. In ogni caso, mi accontenterei di una Rossa al livello di quella dell'anno scorso, più rapida sulle piste che l'anno scorso erano critiche e complessivamente più affidabile. Sarebbe bello potersela giocare fino all'ultimo, quest'anno. Speriamo bene.

Modificato da Schumy81
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http://www.corriere.it/sport/18_febbraio_18/nuova-ferrari-tutta-rossa-ritorno-origini-2d20fa98-147b-11e8-81fe-8b94b4e31ffd.shtml

 

Secondo Terruzzi la nuova Ferrari sarà tutta rossa con qualche tocco di grigio (?) per gli sponsor. Sparisce il bianco. Qualcosa di simile, quindi, alle Rosse (in senso letterale) del 2007/2008. Vedremo...

Modificato da Schumy81
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  • 4 weeks later...
  • 2 weeks later...
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  • 2 months later...

 

Nel disgraziato GP di Monza '33 (gara di contorno al GP d'Italia), dove morirono Campari, Borzacchini e Czaykowski, la Scuderia Ferrari schierò anche questa americana Duesenberg voluta dal Conte Carlo Felice Trossi: classico 8 cilindri, con una cilindrata 4.4.
Si disse che proprio l'olio perso dalla Duesenberg innescò gli incidenti (per maggiori dettagli, tuttavia, vedere il libro di Francesco Parigi "Campari, il fidanzato dell'Alfa Romeo", edizioni Noferini).
Io la trovo meravigliosa.

Foto di Giovanni Strazza

w85mb7T.jpg

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5 ore fa, sundance76 ha scritto:

 

Nel disgraziato GP di Monza '33 (gara di contorno al GP d'Italia), dove morirono Campari, Borzacchini e Czaykowski, la Scuderia Ferrari schierò anche questa americana Duesenberg voluta dal Conte Carlo Felice Trossi: classico 8 cilindri, con una cilindrata 4.4.
Si disse che proprio l'olio perso dalla Duesenberg innescò gli incidenti (per maggiori dettagli, tuttavia, vedere il libro di Francesco Parigi "Campari, il fidanzato dell'Alfa Romeo", edizioni Noferini).
Io la trovo meravigliosa.

Foto di Giovanni Strazza

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Le gomme montate mi ricordano quelle che si utilizzavano a Indianapolis.....che questa vettura provenisse appunto dalle corse sugli ovali?.... 

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34 minuti fa, elvis ha scritto:

Le gomme montate mi ricordano quelle che si utilizzavano a Indianapolis.....che questa vettura provenisse appunto dalle corse sugli ovali?.... 

Potrebbe essere, visto che la Duesenberg è americana, ma non ho ricordi precisi. Servirebbero  @Elio11 o il desaparecido @aleabr.

 

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23 ore fa, sundance76 ha scritto:

Potrebbe essere, visto che la Duesenberg è americana, ma non ho ricordi precisi. Servirebbero  @Elio11 o il desaparecido @aleabr.

 

Ho voluto anch'io un po' approfondire. Ho letto che questa vettura era stata assemblata da August Duesemberg utilizzando uno dei sette telai costruiti nel 1927 per corse su pista e sostituendo il motore originario da 1,5 litri con un più performante 8 cilindri costruito da Fred Clemons di 4,25 litri di cilindrata. L'anno era il 1930 e la macchina da corsa era stata commissionata ai due tecnici americani da facoltosi uomini d'affari di Indianapolis. L'intenzione era quella di farla correre alla 500 miglia. Non mi sembra però che poi vi partecipò e nel 1933, appunto, venne acquistata dalla Scuderia Ferrari per il conte Trossi che la portò in gara a Monza.  Dopo la riparazione del guasto subito al motore, la vettura americana restò inattiva per lungo tempo ed in seguito acquistata dallo statunitense Whitney Straight  che la portò in Inghilterra per farla correre sul circuito di Brooklands. Qui fece parecchia strada in mano a vari piloti e vari proprietari. Sopravvisse alla guerra e dopo varie peripezie finì nel 1996 in eredità al Museo del circuito per opera del suo ultimo proprietario, il grande giornalista inglese Denis Jenkinson.

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  • 1 month later...

È ancora da confermare, no?
In ogni caso, Arrivabene ha sbagliato tutto, l'anno scorso, dopo la morte di Marchionne: gestione interna, comunicazione, persino gestione in pista. Tuttavia, non ha fatto male dal suo arrivo fino ad ora.
Binotto è una personalità di spicco nel Reparto Corse Ferrari. Ha la fiducia di tutti e, nonostante offerte importanti, ha deciso di restare a Maranello per continuare un percorso iniziato due anni fa.
Potrebbe essere un buon cambiamento.

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