Vai al contenuto
  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.

Jax

Recommended Posts

Terruzzi racconta: Jacques Villeneuve

Palle, cuore e grinta. Un vero campione, nonostante il peso insostenibile di quel cognome
 

 

Lo conosco da quando era grande così. Cresciuto in pista, insieme alla sorella Melanie, accudito dalla sua mamma Joann, alle prese con un papà  non proprio consueto, Gilles Villeneuve. Lo ricordo bambino, prima e dopo la morte di papà , un discolo sempre, nel piccolo giardino di casa, in rue de Giroflèes, a Montecarlo. Andava forte sugli sci, sempre a Vilars dove studiava in una solitudine pericolosa; non sembrava andasse altrettanto veloce in macchina quando cominciò, timidamente, schiacciato dal cognome. Aveva 11 anni nel momento in cui Gilles volò via; ne aveva 13 quando debuttò, a Imola, direi. Servirono chilometri, qualche lezione, il trasferimento negli Stati Uniti dopo un pugno di buone gare in Formula 3, tra Italia e Giappone. Poi, letteralmente, esplose. Miglior esordiente nel campionato Cart 1994, titolo vinto nel 1995, con clamorosa, strepitosa, indimenticabile vittoria nella 500 Miglia di Indianapolis.
Numero di gara: 27, il numero di papà . Così, tornò in Europa. Pilota Williams dal 1996. Anni, i suoi, 25. Una faccia da bimbo, da teppa, una personalità  notevolissima. Guai a chiedere di Gilles. Guai a trattarlo da “figlioâ€. Jacques Villeneuve e basta. Per farsi intendere cacciò in pista una pole al debutto, in Australia. Per farsi rispettare in via definitiva - dagli avversari e da tutti noi - cominciò a vincere, guidando con decisione una gran macchina. Primo centro al Nurburgring, sempre 1996. Davanti a Michael Schumacher. Era lui, Schumi, il suo termine di paragone, il suo obiettivo.

 

1995-Villeneuve.jpg

 

 

villeneuve-esp-96.jpg

 

 

 

Così, contro Schumi e per molti versi contro la Ferrari ingaggiò un magnifico duello, con titolo mondiale strappato letteralmente dalle grinfie di Michael a Jerez, 1997, quando attaccò e infilò la rossa con una mossa sorprendente al punto da costringere Schumi alla scorrettezza. Lui, Schumacher, fuori pista dopo sportellata palese e quindi punito dalla Federazione. Jacques, campione del mondo, con la sua chioma tinta biondo platino sul podio. Dopo aver minacciato platealmente Eddie Irvine in mezzo ai box, dopo aver confessato di masturbarsi prima di una gara, scopo relax personale. Palle. Cuore e grinta. Un vero campione, una manna per noi che avevamo non solo una storia strepitosa ma anche un protagonista poliglotta, dotato di cervello, lingua tagliente, simpatia.
Aveva completato una missione data per impossibile. Aveva superato papà . Nell’albo d’oro. Nella considerazione. Era Jacques. Punto. E solo allora poteva cominciare a raccontare di Gilles, lasciar correre le curiosità  altrui, sul suo animo bonificato.

 

7055.jpg

 

 

Michael-Schumacher-1200x800-9471cca13cf6

 

 

bX6t36E.jpg

 

2BB.jpg

 

Il resto conta poco, meno. Jacques, così determinato nel rincorrere il fantasma del babbo, mostrò qualche punto debole. Una fiducia mal riposta nel manager Craig Pollock, amico molto interessato a se stesso, meno a Jacques. In aggiunta qualche passo falso sul cammino dei sentimenti. Insomma, lentamente scomparve di nuovo. Aveva vinto 11 Gran Premi tra il 1996 e il ’97, fu un rosario di piazzamenti dal 1998 al 2006 passando dalla sventurata avventura BAR alla Renault, alla Sauber, alla BMW, non riuscendo più a trovare il suo filo brillante e fosforico. L’aveva perduto, insieme alla propria ombra, consumato in quella rincorsa ad altissima intensità . Però è sempre un piacere ascoltarlo, la sua testa resta libera, sveglia, attenta. Anche se osservandolo si nota qualche segno di fatica. Fatica a vivere in un equilibro sereno, forse, chissà . Ha quattro figli ormai, ha fatto pace con la sua mamma, con sua sorella, dice, ha alle spalle qualche avventura non felice in termini matrimoniali e finanziari. Gli anni, ora, sono 43, è un opinionista apprezzato e ricercato; ha speso moltissimo, forse troppo, dentro un tempo che, talvolta, vale doppio, porta via una magnifica energia.

 

 

s1_1.jpg

 

 

 

viCYwh.jpg

 

 

article-1313222-0029DD2C00000258-743_634

 

m_1119538_1340261740_0_755.jpeg

 

 

139705987235996058225_140410_jv_f1_malay

 

Lo osservo in continuazione, continuo a fare il tifo per lui, sperando di vederlo sorridere mentre mostra ancora quell’espressione da bambino tosto che ammirammo, rapiti, affezionati subito, dopo aver amato moltissimo suo padre.

Perché insieme, nel nostro cuore da vecchi appassionati, Gilles e Jacques sono stati sempre.

 

 

                                                                              25 settembre 2014 di Giorgio Terruzzi

Modificato da Jax
  • Like 3
Link al commento
Condividi su altri siti

cmq Jax sono d'accordo con te, bisognerebbe rivalutare in positivo il valore di Jacques, soprattutto alla luce degli attuali piloti che sembrano tutti fenomeni... :up:

 

L'articolo di Giorgio Terruzzi spiega in breve qual è sempre stato il mio pensiero sul profilo di Jacques Villeneuve.

Posso ben dire di averlo seguito sempre,dal 1996 al 2006 con una costanza da squadra calcistica (nel mio caso il Napoli) ,l'ho seguito da tifoso vero nei trionfi (1996/97) quando da predestinato mise in discussione la supremazia assoluta e soprattutto la moralità  di Schumacher ,lo tifai poi nella speranza di una "restaurazione" sia in Williams nel 1998  ma soprattutto negli  illusori anni della BAR (1999/2002) ,anni che consumarono letteralmente Jacques sempre alla rincorsa di quei successi che non tornarono più, in un team giovane ed inesperto ,con vetture mai all'altezza,con cui però disputò tante gare all'altezza del suo talento da Campione del Mondo...

Purtroppo però in tanti, addetti ai lavori o semplici spettatori,distratti solo dalla lotta al vertice,non riuscivano  neanche lontanamente ad intravedere  il culo che Jacques si faceva con quelle vetture ,eppure di gran premi in BAR da ricordare ce ne sarebbero...

Dal 1996 al 2002 ,Villeneuve è stato sicuramente per valore il terzo miglior pilota della F1 alle spalle di Schumacher e di Hakkinen,anche se vorrei aggiungere che lo stesso Mika non mi sembrava tanto  al di sopra del Canadese,ebbe a differenza di Jacques l'opportunità  di avere una vettura vincente per più tempo e in un mondiale un rivale come Irvine... (Mika  era superiore nel confronto con il Canadese sul bagnato e nel lavoro di sviluppo oltre che come uomo squadra)

Jacques Villeneuve l'ho tifato anche  nel  2003  , quando tennero banco più  gli attriti  contrattuali tra lui e Richards  più che i risultati ,e la certezza che ormai Jacques  avesse compreso  di essersi mutilato la carriera per un  sogno Bar ormai infranto ,in una scuderia che stava diventando rapidamente la Honda e che non potè dimostrare neanche uno straccio di gratitudine verso il pilota che le aveva dato probabilmente, con la sua sola immagine, la possibilità  di nascere ,pensando bene di rimpiazzarlo con il Giapponesino Sato...

Jacques però da metà  2003  in poi ,era praticamente  diventato l'ombra di se stesso e questo da suo fan mi fu chiaramente  evidente...

Prima a mancare erano i risultati importanti (si pretendeva che vincesse con quelle vetture) quelli che danno clamore e ti fanno apprezzare dai media ,ma lui per gli occhi di un qualsiasi appassionato "purista" c'era sempre, la sua abilità  di guida in confronto all'inadeguatezza del mezzo era stata fin lì evidente...dal 2003 le cose cambiarono, Jacques si perse....

Continuai a tifare fedelmente  Villeneuve,Jacques,  tra anno sabbatico e difficoltoso ritorno in  F1 , anni travagliati in cui mostrò  solo taluni sprazzi di classe in Sauber,in un Circus ormai radicalmente cambiato ,come ambiente e soprattutto a livello tecnico,con vetture imbottite di elettronica e traction control e cambiamenti regolamentari  a cui il Canadese non si abituò mai... 

Nel 2006 in BMW,non era un pilota malvagio, e fu anche sfortunato perché ad Indianapolis per la rottura del propulsore perse punti importantissimi e forse un podio e molte volte fu costretto a partire dalle ultime posizioni in griglia a causa dei cambi motore...ed in più ebbe anche, fin dall'inizio il messaggio della BMW molto chiaro, era lì solo per la clausola contrattuale stipulata l'anno precedente con la Sauber, infatti lo oltraggiarono mettendolo come secondo di Nick Heidefeld ...cosa inammissibile a mio avviso per il rispetto dovuto ai campioni della F1.

Peccato che  gli appassionati "facili" od occasionali non siano capaci di vedere oltre la lotta al vertice ,rapiti solo dalla dea Vittoria ,quelli che non vivono col cuore e si rifanno solo alle statistiche e non colgono le grandi sfumature che era in grado di offrire la Formula 1...

Jacques Villeneuve, è stato un personaggio romantico,l'ultimo della F1 moderna,un uomo che ha avuto il coraggio di mettersi in discussione perdendo purtroppo la sua scommessa (anche se resta un pilota che ha vinto tanto in tutto il mondo) uscendone sportivamente e forse mentalmente distrutto ,consumato oltremodo ; ha pagato a caro prezzo  nell'ambiente Italiano ,quello formato all'epoca da media e tifosi schiumanti bramosia di un titolo mancante dal 1979,  l'esser stato il primo pilota ad aver sconfitto in pista Michael Schumacher, quello di esser stato il Villeneuve che aveva battuto la rossa ,con sprezzo ed aggressività  in faccia al rosso papà  Gilles,simbolo della Ferrari.

Jacques è stato probabilmente per i Ferraristi e gli Schumacheriani dell'epoca, quello che Annibale fu per Roma, ed è stato vittima appena possibile di ridimensionamenti e dannatio memoriae ...

Nel circus invece non fu mai digerito e mal sopportato quando vinceva per il suo esser antipolitico ,molte volte si scontrò apertamente contro il potere FIA, ha pagato l'esser stato l'ultimo uomo davvero mentalmente libero dalla politica della F1 (come dimostra ancora oggi su Sky) e l'essere stato ad ogni modo scomodo per chiunque e poco diplomatico.

Ad inizio 2007 davvero non riuscivo a capire come certa gente potesse stare in F1 e Jacques no, anche se ,lo ripeto da tifoso,non era più   il Villeneuve visto fino al 2002...

Ad ogni modo questo è quanto e debbo dire che quando vedo i piloti di oggi ed i record che ottengono, penso sempre che Jacques,da dietro le telecamere, sappia ed interiormente si dispiaccia nella consapevolezza che avrebbe tranquillamente avuto il talento di fare ad esempio quello che Hamilton fa oggi...

Già  i decantati piloti di oggi,comparse in una F1 molto più semplice, dove si debutta a 17 anni ,dove le vetture non sono particolarmente impegnative e veloci, in circuiti con vie di fuga aereoportuali, in una F1 in cui andare al limite è facile e prendersi i rischi ancora di più, perché questi ormai non si pagano ...

Jacques ha corso tra America e Europa in un periodo in cui morire era ancora possibile e la sfida del limite era pericolosa, era una F1 agonisticamente,umanamente e tecnicamente stratosferica rispetto a quella di oggi,con uomini fatti  e non ragazzini ,che avevano il rispetto per il rischio e sapevano rischiare,scene con piloti da Play Station come oggi,non si vedevano.

Oggi i duelli a cui assistiamo molto spesso si risolvono o con un rapido sorpasso fin troppo semplice  o con una stupida collisione, l'essenza dei duelli stessi è cambiata ,da un lato per via regolamentare, DRS,dall'altro perché i piloti attuali il rischio del limite ed il rispetto non lo conoscono,non hanno più l'abitudine del corpo a corpo,della difesa e dell'attacco studiato,solo Alonso e Button resistono in questo ,mentre Hamilton è l'unico pilota anni 2000 che valorizza quest'aspetto.

Come direbbe Jacques....   "My Racing is Romantic"

  • Like 2
Link al commento
Condividi su altri siti

...Nel circus invece non fu mai digerito e mal sopportato quando vinceva per il suo esser antipolitico ,molte volte si scontrò apertamente contro il potere FIA, ha pagato l'esser stato l'ultimo uomo davvero mentalmente libero dalla politica della F1 (come dimostra ancora oggi su Sky) e l'essere stato ad ogni modo scomodo per chiunque e poco diplomatico...

 

 

quoto in pieno ed aggiungo che trovarsi ad essere, con quel carattere, unico "contro-altare" al dominio crescente, in termine di personalità , di M. Schumacher gli ha garantito l'odio imperituro di molti… da qui "Pippeneuve" e florilegi vari… Lui, il rivale cattivo… Mika quello buono :D , cavalleresco… si è visto poi a posteriori , da ultimi commenti :asd:

 

Anche a me è sempre piaciuto e finché ha guidato ( e prima di Alonso ), è stato il pilota che ho seguito con più affetto nella F1 degli ultimi anni '90 primi 2000… con One e pochi altri m'ha regalato emozioni vere.

 

Ho anche conosciuto vecchi appassionati, orfani di Gilles che non gli perdonarono mai di essere figlio di cotanta gloria, di aver vinto ( alla fine ha vinto il Villeneuve sbagliato :(   ) ma questa è un'altra storia.

Modificato da Lotus
  • Like 2
Link al commento
Condividi su altri siti

aspettate i ferraristi non gli perdonarono mai il fatto che nei primi anni di carriera, per non farsi schiacciare dalla pressione prese le distanze dal padre...

cmq una volta non so quando nel 1997 o 1998 in un fuori onda gli chiesero di Senna e il suo mito e lui sbottò : ma cosa Senna? mio padre è il mio mito, lui è un mito, non Senna !

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

quoto in pieno ed aggiungo che trovarsi ad essere, con quel carattere, unico "contro-altare" al dominio crescente, in termine di personalità , di M. Schumacher gli ha garantito l'odio imperituro di molti… da qui "Pippeneuve" e florilegi vari… Lui, il rivale cattivo… Mika quello buono :D , cavalleresco… si è visto poi a posteriori , da ultimi commenti :asd:

 

Anche a me è sempre piaciuto e finché ha guidato ( e prima di Alonso ), è stato il pilota che ho seguito con più affetto nella F1 degli ultimi anni '90 primi 2000… con One e pochi altri m'ha regalato emozioni vere.

 

Ho anche conosciuto vecchi appassionati, orfani di Gilles che non gli perdonarono mai di essere figlio di cotanta gloria, di aver vinto ( alla fine ha vinto il Villeneuve sbagliato :(   ) ma questa è un'altra storia

 

Sono assolutamente d'accordo , Villeneuve era percepito come il cattivo della situazione, era chiaro che il rivale successivo, in questo caso Mika Hakkinen , sarebbe stato quello più rispettato da Schumacher, poiché dopo quanto accaduto a Jerez 1997(recidivo di Adelaide 1994), il tedesco aveva assoluta necessità  di dimostrarsi più rispettoso e corretto verso il suo nuovo avversario per il titolo.

Naturalmente i Media e gli "Schumacheriani" seguirono e parteciparono al rispetto che il crucco dava al Finlandese , pertanto, Hakkinen (che comunque era certamente un personaggio più pacato e moderato di Villeneuve) divenne il prototipo del cavaliere medievale senza macchia, il miglior paladino che potesse contrastare il tedesco, il pilota rispettato da Michael e quindi il più degno rivale.

La realtà  è che Jerez 1997 fu una vera battaglia di Canne in cui l'Annibale-Villeneuve lasciò una tale onta sul popolo Romano-ferrarista e sul suo condottiero Schumacher (uscito distrutto anche dal profilo umano) ,che il suo nome fu dannato e inserito nella lista di proscrizione, Jaques Villeneuve delendus est , e così è stato ,come per la sfortunata Carthago , anche lei delenda est, secondo Catone il censore.

E quindi ecco che Schumacher ed Hakkinen divennero i grandi cavalieri al torneo, mentre Jacques piuttosto un ladro rapace, un intruso che aveva vinto con un'astronave non meritando neanche il cognome che portava, perché il vero Villeneuve doveva essere uno solo, Gilles ,l' immortale asso ferrarista;  Jacques ,per i malevoli, da campione del mondo si trasformò perfino  in un raccomandato, uno che era entrato in formula 1 ,solo per il cognome, come se aver vinto Indianapolis e Formula Cart non fosse stato un biglietto di presentazione più che autorevole, e tutto questo processo ebbe inizio l'anno dopo, dopo aver sconfitto Schumacher, dalla seconda gara del 1998 in poi, quando a tutti fu chiaro che il Canadese non avrebbe potuto difendere il titolo.

Infatti ricordo benissimo che nel 1996  Jacques era considerato un pilota formidabile ed alimentava discrete simpatie, era (ora anche insieme ad Hamilton) il miglior debuttante nella storia della Formula 1 , considerato un predestinato , uno che certamente avrebbe vinto qualcosa di importante.

Dopo aver battuto Schumacher, con la decadenza della Williams, le sue scelte sbagliate ed il suo carattere che comunque prestava il fianco alle polemiche, il meccanismo ,voluto o anche inconscio della damnatio memoriae si attuò.

Proprio per questo si pensa che dopo il titolo mondiale Jacques sia scomparso, come  se  fosse sempre  stato il pilota demotivato e stanco visto dal 2003 in poi, ma non è stato così .

Jacques , e ci tengo a ribadirlo, dal 1998 al 2002 nonostante   i mezzi a sua disposizione non propriamente  eccelsi, disputò  delle ottime gare e in quel periodo continuava ad essere ancora il terzo miglior pilota della classe regina.

Concludo apprezzando l'aneddoto postato da Mauresan  di sopra , chiarendo dopo tanti anni , come Jacques fosse così rispettoso del padre ed anche di se stesso, da essere stato probabilmente l'unico figlio d'arte a tentare di costruirsi una carriera senza sfruttare il nome e l'immagine del genitore, cercò solo di costruirsi una sua immagine ed una sua carriera e credo proprio che alla fine ci sia riuscito.

Modificato da Jax
  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 weeks later...

Bellissimi video,quelli del 1998 rendono appieno le difficoltà  di guida, di uno degli anni più difficili in cui guidare una   F1,con vetture senza elettronica e scivolose come saponette.

Nel 2000 così come nel 2001 (che posterò) si vedono le ultime vere F1 a mio avviso,con potenze notevoli ,V10 da 830 cavalli,aereodinamiche efficenti ma con linee ancora pulite,  ed elettronica assente (2000) e comunque limitata ed embrionale nel 2001.

Dal 2002  in poi le cose cambiarono...con elettronica sempre maggiore e circuiti che saranno via via distrutti....senza contare lo sconvolgimento regolamentare del 2003.

Jacques era un pilota "fatto" per le vetture anni novanta primissimi duemila. il Canadese non si adattò mai ai cambiamenti regolamentari e ad una F1 che cominciò a premiare i piloti "puliti"(alla Button e Raikkonen) e a penalizzare quelli con il "piede pesante" e da staccata (Alesi, Villeneuve,Montoya)

 

Vi posto  due video di Jacques del 2001 ,ascoltate il V10 Honda...

 

Imola 2001 (notate il primo intertempo con quella BAR...) qualifiche...

 

 

Germania (2001) prove libere passo gara...(Jacques arrivò poi terzo nell' "ultimo " Hockenheim)

 

 

 

 

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Questo   invece è  il video completo  di uno degli incidenti peggiori della carriera di Jacques...

Australia 2001,la BAR Honda 003 (settima in quel momento)  decolla sulla Williams BMW FW 23 di Ralf Schumacher, quel volo causò la morte di un commissario e lo spostamento di una vertebra al pilota Canadese...

Ricordo le polemiche,secondo molti,Villeneuve,concentrato troppo su Ralf,avrebbe perso il punto di staccata,secondo altri  che videro le telemetrie,Ralf,in crisi di pneumatici frenò in anticipò sorprendendo Villeneuve che stava studiando il sorpasso all'esterno.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Forse in pochi sanno che Jacques,per divertirsi,incise anche un disco musicale intitolato "Private Paradise".

In molti lo hanno criticato,anche ingenerosamente  a mio avviso ,perchè ci sono delle canzoni valide ed è comunque da apprezzare lo "sforzo" artistico di un musicista dilettante che scrive parole e musica e canta e suona tipo un cantautore.

Posto il video di una canzone che mi è piaciuta,cantata di Francese intitolata "Vaguement" e poi  ne posto anche un'altra,quella che Jacques e la sorella Melanie  cantano insieme ,dedicata al padre,intitolata "Father".

 

 

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

A volte mi dico "Cavolo, è un peccato che a 26 anni, dopo tante vittorie in poche stagioni tra F. Indy e F1, la carriera di Villeneuve si sia incredibilmente arenata in un decennio di secca totale", ma poi mi rispondo "Eh, ma tu non saresti ultrafelice se Alesi, invece di quell'unica gara in Canada, avesse vinto 11 Gran Premi, un Campionato Mondiale, una Indy 500 e un titolo CART?"

 

E' banale, ma è tutto relativo...

  • Like 4
Link al commento
Condividi su altri siti

A volte mi dico "Cavolo, è un peccato che a 26 anni, dopo tante vittorie in poche stagioni tra F. Indy e F1, la carriera di Villeneuve si sia incredibilmente arenata in un decennio di secca totale", ma poi mi rispondo "Eh, ma tu non saresti ultrafelice se Alesi, invece di quell'unica gara in Canada, avesse vinto 11 Gran Premi, un Campionato Mondiale, una Indy 500 e un titolo CART?"

 

E' banale, ma è tutto relativo...

 

Beh si, qui si entra nel relativismo...

Diciamo che sia Alesi che Villeneuve avrebbero potuto fare di più..

Jacques e Jean (avevo fortissime simpatie per il Francesino) tutto sommato erano due piloti simili in quanto stile di guida,Jean era più aggressivo o meglio lo era sempre,Jacques sapeva esserlo altrettanto però aveva decisamente più "cervello" e visione di gara.

Jacques era più veloce di Jean sia sul ritmo gara che nelle qualifiche,anche se sul bagnato il pilota di Avignone era secondo solo a Schumacher...

Ad ogni modo Alesi si è trovato in squadre importanti al momento sbagliato,Jacques ha avuto poco tempo per vincere con una vettura competitiva e lo ha fatto,dopodichè bisognerebbe analizzare la Formula 1 dell'epoca,dove vi era sempre la sfida tra Schumacher con la sua triade di ingegneri (Todt,Brawn e Byrne) ed un altro solo  pilota, con vettura progettata da Newey .

Alesi avrebbe meritato,per il suo talento di vincere almeno 7 gran premi (mi ricordo certe vittorie perse immeritatamente nel 1995...), Jacques ,leggendo le statistiche ha vinto tanto ,ma avrebbe potuto consolidarsi maggiormente se non avesse scommesso la sua carriera sulla BAR di Pollock...di certo Villeneuve aveva tutte la carte in regola (a mio avviso)  di fare quel che oggi fa Hamilton,se si fosse maggiormente "protetto" .

Villeneuve perse la sua scommessa e la sua reputazione ne soffrì,insieme alle sue motivazioni in una F1 che si evolse un pò "contro" il suo stile di guida",peccato che alla fine degli anni novanta le uniche due vetture competitive erano Ferrarri e McLaren.

Comunque .vale per entrambi i piloti,le statistiche non rendono merito al loro impatto sulla F1 degli anni 90 e primi duemila.

Modificato da Jax
  • Like 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Villeneuve in Williams si e cucinato Frentzen che andava forte per davvero , ovvio conosceva squadra e macchina , ma la realtà  è questa , chiedete a Trulli chi considera più forte tra Button e Frentzen per farvi un idea...

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

 

Ma se  per poco non lo licenziavano, si è salvato giusto coi piazzamenti fatti a fine stagione che hanno permesso alla Williams di vincere il costruttori (col macchinone che avevano), avrà  fatto grandi cose in altre stagioni ma il 97 è stato un anno dal rendimento mediocre.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...