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World Endurance Championship 2014


alessandrosecchi

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Spettacolare duello per il primo posto in GT AM fra Collins (è proprio l'ex Stig) e Sam Bird.

 

I doppiati in GT come al solito se ne sbattono delle bandiere blu, e Vilander viene passato da Makowiecki.

 

Niente, mi sa che oggi è dura battere le Porsche. Altro terzo posto insoddisfacente :(

Modificato da Enigmista
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Silverstone - Gara

Dominio Toyota, Porsche così così, crollo Audi

 

Un anno fa, sulla stessa pista, avevano dovuto accontentarsi del terzo posto, osservando mestamente il box Audi mentre gli uomini d'argento festeggiavano un successo mai in discussione. Oggi, su un circuito di Silverstone dove si respirava l'aria delle grandi occasioni, gli uomini Toyota si sono rifatti con gli interessi. Doppietta per loro, anche in questo caso mai in discussione, e debacle totale per i rivali teutonici: due vetture KO per i tedeschi di Ingolstadt, una macchina ritirata e un discreto terzo posto per quelli di Stoccarda, staccati comunque anni luce in fatto di passo.

 

Poco conta che il successo finale di Sebastien Buemi, Nicolas Lapierre ed Anthony Davidson sia arrivato in una gara interrotta con mezz'ora di anticipo a causa di uno scroscio di pioggia talmente intenso da allagare completamente la pista di Silverstone. Il trionfo dei giapponesi, completato dalla seconda piazza di Alex Wurz, Stéphane Sarrazin e Kazuki Nakajima, a quel punto era già  maturato da tempo ed è stato più che meritato, figlio di un gran ritmo gara e di una gestione impeccabile da parte del box.

 

A riprova che le gare Endurance odierne somigliano molto di più a delle sprint prolungate, molto del primo atto del WEC si è deciso già  nel corso della prima ora. La 6 Ore ha preso il via con la pista umida, ma non abbastanza perché montare le intermedie sembrasse una scelta obbligata. Tutti con le slick quindi e Alex Wurz al comando dalla pole nei primi minuti. La situazione è però cambiata drasticamente alla mezz'ora, quando le prime gocce di pioggia si sono abbattute sul tracciato britannico. Buemi è stato il primo a passare alle intermedie, ed è stata la scelta che ha regalato all'equipaggio della Toyota n°8 il controllo della corsa.

 

Tutti gli altri hanno infatti deciso di restare con le slick pensando a un leggero scroscio passeggero, trovandosi per forza di cose in difficoltà  quando l'acqua ha continuato a cadere. A farne le spese nel modo peggiore è stato Lucas Di Grassi, sorpreso da una reazione brusca della sua R18 e finito nelle barriere ad alta velocità . Il brasiliano è poi riuscito a rientrare al box, ma danni al telaio hanno costretto gli uomini guidati da Wolfgang Ullrich a ritirare la vettura, senza che Loic Duval o Tom Kristensen riuscissero a disputare un singolo stint. Poco dopo sono arrivati i guai anche per la Porsche 919 n°19: Neel Jani è rientrato ai box senza l'anteriore sinistra e con la sospensione danneggiata, costringendo il box tedesco a un intervento lungo ben 16 minuti per rimandarlo in pista. La sua gara è finita comunque poco dopo, quando un problema alla trasmissione ha costretto la bianca coupé a rientrare ai box definitivamente.

 

Le due Toyota hanno così continuato a macinare strada davanti a tutti, guidate alla perfezione dalle scelte del muretto ogni volta che la pioggia è tornata ad affacciarsi sull'ex aerodromo del Northamptonshire. Già  in controllo della gara senza troppi patemi, i giapponesi si sono poi visti recapitare un regalo inatteso quando, nel corso della terza ora, Benoit Treluyer è finito a muro con l'unica Audi R18 superstite. Il pilota francese ha toccato un cordolo umido con le due ruote esterne e la differenza di grip fra i due lati della vettura ha fatto il resto, mandando la coupé di Ingolstadt in un testacoda incontrollabile che è terminato con un impatto che ha costretto la direzione gara a mandare in pista la Safety-Car, in modo che il tracciato potesse essere liberato dai detriti. Commovente lo sforzo del pilota di liberare la macchina dai pezzi di carrozzeria che ne impedivano il movimento, solo per scoprire poi di essere comunque rimasto insabbiato.

 

Da lì in poi per le Toyota è stata una cavalcata, visto che la Porsche di Mark Webber, Brendon Hartley e Timo Bernhard non è mai sembrata nemmeno lontanamente in grado di attaccare. Per gli uomini di Stoccarda un podio al debutto non è poco, ma la strada da fare sembra ancora molta, anche dal punto di vista della gestione delle strategie ai box, che hanno visto le due 919 Hybrid schierarsi in griglia con un assetto a basso carico assolutamente inadatto alle condizioni. Le vicissitudini degli ufficiali hanno regalato la gioia del quarto posto finale al team Rebellion con la Lola-Toyota guidata da Nicolas Prost, Nick Heidfeld e Mathias Beche, che ha quantomeno addolcito il disappunto per il ritiro dell'altra vettura del cui equipaggio faceva parte anche Andrea Belicchi.

 

In Classe LMP2 il successo è andato alla Morgan-Nissan della G-Drive: Pla-Rusinov-Canal sono stati in testa a lungo, ma un problema con un faro che ha costretto il team a una sosta supplementare per un cambio di cofano ha rimesso in gioco la Oreca della KCMG, che nella seconda metà  di gara si è portata davanti con un giro di vantaggio grazie anche a una bella prestazione di Matt Howson. A permettere al team G-Drive di riportarsi sotto è stata la neutralizzazione causata dall'incidente di Treluyer, l'aggressività  di Olivier Pla e uno stop and go di 10 secondi comminato ai rivali per eccesso di velocità  ai box hanno fatto il resto, permettendo al pilota transalpino di riportarsi davanti e prendere definitivamente il largo. Terza piazza per Zlobin-Minassian-Mediani, vittime di problemi tecnici e staccati alla fine di 7 giri.

 

In Classe GTE Pro dominio Porsche, con Holzer-Makowiecki-Lietz che hanno chiuso con 45" di vantaggio sui compagni di team Pilet-Bergmeister-Tandy. Il motore posteriore a sbalzo delle 911 si è rivelato ancora una volta un vantaggio inestimabile specialmente in condizioni di pista umida, e gli alfieri del team Manthey ne hanno approfittato al meglio. Gimmi Bruni e Toni Vilander sono rimasti in lotta a lungo per il successo finale, ma le prestazioni della Ferrari n°51 della AF Corse sono andate peggiorando nel corso della gara. A complicare le cose è arrivato un principio d'incendio nel corso di una sosta ai box, e alla fine anche l'Aston Martin di Stefan Mucke e Darren Turner è riuscita a passare loro davanti, prendendosi il podio. Quinta piazza, subito alle spalle dei compagni di marca, per Davide Rigon e James Calado.

 

In GTE Am dominio Aston Martin, con Poulsen-Heinemeier Hansson-Thiim davanti a Della Lana-Lamy-Nygaard. Terza piazza per Wyatt-Rugolo-Bird con la prima Ferrari, ma le vetture britanniche sono state davanti per l'intera durata della corsa nonostante i vari cambi di condizioni meteo.

 

Domenica 20 aprile 2014, gara

1 - Davidson/Lapierre/Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 167 giri

2 - Wurz/Sarrazin/Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 1 giro

3 - Bernhard/Webber/Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 2 giri

4 - Prost/Heidfeld/Beche (Lola B12/60-Toyota) - Rebellion - 8 giri

5 - Rusinov/Pla/Canal (Morgan-Nissan) - G Drive - 13 giri

6 - Howson/Bradley/Matsuda (Oreca 03-Nissan) - KCMG - 15 giri

7 - Holzer/Makowiecki/Lietz (Porsche 991 RSR) - Manthey - 20 giri

8 - Pilet/Bergmeister/Tandy (Porsche 991 RSR) - Manthey - 20 giri

9 - Turner/Mucke (Aston Martin V8 Vantage) - Aston Martin - 20 giri

10 - Bruni/Vilander (Ferrari 458) - AF Corse - 20 giri

11 - Rigon/Calado (Ferrari 458) - AF Corse - 21 giri

12 - Griffin/Parente (Ferrari 458) - RAM - 21 giri

13 - Zlobin/Minassian/Mediani (Oreca 03-Nissan) - SMP - 22 giri

14 - MacDowall/O'Young/Rees (Aston Martin Vantage) - Bamboo - 23 giri

15 - Poulsen/H.Hansson/Thiim (Aston Martin Vantage) - Aston - 23 giri

16 - Lamy/Della Lana/Nygaard (Aston Martin Vantage) - Aston - 23 giri

17 - Wyatt/Rugolo/Bird (Ferrari 458) - AF Corse - 24 giri

18 - Ried/Bachler/Al Qubaisi (Porsche 911 RSR) - Proton - 25 giri

19 - Mowlem/Patterson/Collins (Ferrari 458) - RAM - 26 giri

20 - Cioci/Venturi/Perez Companc (Ferrari 458) - AF Corse - 26 giri

 

Ritirati

Potolicchio/Roda/Ruberti - 118 giri

Fassler/Lotterer/Treluyer - 94 giri

Perrodo/Collard/Vaxiviere - 83 giri

K.Ladygin/A.Ladygin/Shaitar - 65 giri

Dumas/Jani/Lieb - 30 giri

Kraihamer/Belicchi/Leimer - 24 giri

Di Grassi/Duval/Kristensen - 24 giri

 

http://italiaracing.net/notizia.asp?id=44350&cat=69

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Entrambe le Audi R18 hanno il telaio danneggiato!

Potrebbero non essere riparate in tempo per Spa e ad Ingolstadt stanno cercando una soluzione

 

Il Mondiale Endurance FIA è iniziato davvero nel peggiore dei modi per l'Audi: non solo le due R18 e-tron quattro sono state costrette al ritiro nella gara di apertura di Silverstone, ma entrambe le vetture hanno riportato dei danni al telaio negli incidenti capitati domenica.

 

Per questo nel reparto corse della Casa di Ingolstadt è iniziata una vera e propria corso contro il tempo per riparare le vetture in vista della 6 Ore di Spa-Francorchamps della settimana prossima, anche perchè in Belgio dovrebbe scendere in pista anche la terza vettura, quella dell'equipaggio Jarvis/Bonanomi/Albuquerque che poi sarà  schierata alla 24 Ore di Le Mans.

 

"Entrambi i telai sono danneggiati al punto che abbiamo dovuto rispedirli in fabbrica e non so neanche se ce li ridaranno in tempo" ha spiegato Wolfgang Ullrich. "Probabilmente dovremo trovare un'altra soluzione, anche se non sarà  semplice".

 

Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare le test car, che dovrebbero essere almeno due, anche se chiaramente la speranza di tutti è di poter avere quelle da gara.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/37028/fia-wec-entrambe-le-audi-r18-hanno-il-telaio-danneggiato

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Una bellissima gara, combattuta soprattutto nella prima ora e mezza per la testa della corsa tra Lotterer e Wurz (quasi si prendevano a sportellate tra un doppiaggio e l'altro). Poi la sosta anticipata della Toyota #8 ha praticamente chiuso i giochi per il successo.

 

Gran duello anche per il primato in classe GTPro tra la Porsche e la Ferrari.

 

La Toyota si è nascosta per tutto l'inverno, ma credo che il loro potenziale e alto (soprattutto per Le Mans).

 

Disastro Audi: sono stupito che nonostante fosse la vettura meglio equilibrata aerodinamicamente ( velocità  di punta basse ma gran percorrenza in curva, tipo la Red Bull degli anni passati) entrambe le vetture sono finite fuori pista. Commovente Treluyer che non si dava per vinto e voleva riportare a tutti i costi al box l'Audi #2 per poter proseguire la corsa.

Audi ne esce con i telai danneggiati su entrambe le vetture e dovranno sbrigarsi per la corsa di Spa, anche se ci sono le vetture test ....

 

La Porsche, nonostante sapesse che in gara pioveva, hanno usato un assetto scarico ( configurazione Le Mans ) per cercare di trovare il giusto bilanciamento per la maratona francese. Per questo non sono mai stati in grado di reggere il ritmo delle Toyota.

Strano che sempre a Jani si rompe la sospensione (era già  successo nel prologo del Paul Ricard).

 

Devo dire che non mi ha stupito più di tanto il dominio della Porsche in GTPro, dato che questa vettura evolutiva girà  già  dal Bahrein dello scorso hanno mentre la Ferrari non mi è sembrata abbia fatto un passo avanti. Le Aston Martin, gran favorite 2013, sono penalizzate dall'altezza da terra e dal BOP, ma a Silverstone con la pioggia questo gli è valso un inatteso terzo posto dietro alle Porsche.

 

Più di Calado, mi ha impressionato Sam Bird (simile a Calado la sua carriera), che corre per la Ferrari ma in GTAm, capace di girare con tempi inferiori alla Ferrari #71 della GTPro. Bravo anche Bachler della Porsche Junior Team in GTAm

 

Infine, ho visto Webber sul podio con un'espressione più rilassata e non più tirata come negli ultimi tempi della F1, segno che è felice della sua scelta sulla nuova avventura motoristica.

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Più di Calado, mi ha impressionato Sam Bird (simile a Calado la sua carriera), che corre per la Ferrari ma in GTAm, capace di girare con tempi inferiori alla Ferrari #71 della GTPro.

Infatti più volte mi sono chiesto cosa ce l'abbiano messo a fare in mezzo agli amatori. Ok che i quattro ufficiali nella GTPro sono validissimi, però lì è alquanto sprecato.

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Esatto The Rabbit!

Silverstone e Spa servono per la "messa a punto" del BOP per Le Mans.

Per la seconda parte del campionato si decide dopo la 24 ore.

 

Nella entry list di Spa mancheranno ancora la Lotus in LMP1-H e la Strakka Dome in LMP2.

La Millennium Racing in LMP2 non ha ancora sboccati i fondi per correre (forse a rischio anche Le Mans).

In GT mancherà  la RAM Racing (sia in GTPro che GTAm).

Subentra la Jota con Marc Genè al debutto in LMP2 (è tester Audi oltre che Ferrari F1), anche se nell'Audi #3 non ci sarà  Jarvis.

 

Ecco la entry list ufficiale: http://www.fiawec.com/wpphpFichiers/1/Courses/20/entrylist.pdf

 

Il campionato è bello, ma ci sono poche vetture ...

Siamo al terzo anno è spero che si vada sempre in un crescendo del campionato.

Spero che un domani si possano avere vetture gestite da team privati (si vociferava Penske per Porsche come in ALMS, oppure Team Joest Racing e Audi North America per le vetture di Ingolstadt). Inoltre, spero che ci siano gare al Nurburgring, Monza, Suzuka e Jerez.

Per il Nurburgring potrebbero spingere Audi e Porsche, ma anche Toyota che ha la base a Colonia. Poi c'è un buco nel calendario di 3 mesi...

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Sono tutti problemi evidenziati più volte, il calendario è povero e anche il parco partenti tra i prototipi lo è. Tra le LMP2 poi ci sono più macchine nella ELMS che qui, non è possibile.

Lotus comunque correrà  nella LMP1-L, non hanno l'ibrido.

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