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sundance76

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  • 6 months later...

Lo hai letto?

Non ancora, ma sto scegliendo qualche altro libro da ordinare insieme a questo tramite l'ASI: credo che prenderò anche quello su Campari (stesso autore) e quello sul GP di Napoli a Posillipo.

Un amico giornalista mi ha detto che il libro gli sembra in gran parte debitore dei due volumi (in tedesco) di Gunther Molter, uno del 1994, dal titolo "Rudolf Caracciola, Titan Am Volant", e l'altro del 2009 dal titolo "Rudolf 'Caratsch' Caracciola. Io ho il primo, oltre a due versioni dell'autobiografia del pilota, una in tedesco del 1939 dal titolo "Mein leber als rennfahrer", e una in inglese, stampato negli Usa nel 1961-62, dal titolo "A racing car driver's world".

Se anche fosse una copia dei due libri di Molter, secondo me è sempre un bene, perchè rappresenta l'unico testo in lingua italiana su un campionissimo troppo dimenticato.

 

Modificato da sundance76
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Senza copyright a "sporcare" l'immagine, ecco uno scatto che immortala Caracciola sulla Mercedes W154 prima del via al GP di Francia 1938 a Reims.

Foto di Louis Klemantaski:

34edwdh.jpg

Quando becchi foto o filmati a colori, gli anni '30 non sembrano più un'epoca così lontana...

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Verissimo, anzi, sembrano persino piuttosto recenti... (sempre relativamente).

Questo mi fa pensare che abbiamo una percezione del passato come "lontano" anche per le rappresentazioni che abbiamo dello stesso: dai vecchi dipinti e affreschi, fino alle foto in bianco e nero. Rappresentazioni che lo alterano in buona parte, fino a farcelo sembrare posto in una dimensione spazialmente diversa.

Con la riproduzione attuale della realtà, in immagini e foto di altissima precisione, c'è da pensare che i nostri posteri non ci vedranno poi così distanti da loro, dovessero passare anche 100 o 200 anni.

Questo, ovviamente, presupponendo che le attuali riproduzioni saranno leggibili nel tempo.

Scusate la divagazione, ma a volte ci stanno anche queste cose. L'automobilismo è uno sport che fa pensare, per questo lo adoro.

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  • 1 month later...
  • 3 months later...
  • leopnd changed the title to Rudolf Caracciola
  • 2 weeks later...
Il ‎07‎/‎08‎/‎2014 at 00:23 , Silberpfeil ha scritto:

Durante la seconda guerra mondiale, Caracciola visse in esilio in Svizzera. Quindi deduco che non fosse iscritto, anzi. ;)

Beh, non mi sembra che fosse un oppositore, gli onori e i fasti degli anni d'oro del regime se li è goduti tutti. Scappare in Svizzera allo scoppio della guerra, magari profittando di qualche "buona" conoscenza. Non mi sembra molto lodevole, al mio paese si chiama diserzione. Per me è una macchia.

Modificato da Catone
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In questo momento, Catone ha scritto:

Beh, non mi sembra che fosse un oppositore, gli onori e i fasti degli anni d'oro del regime se li è goduti tutti. Scappare in Svizzera allo scoppio della guerra, magari profittando di qualche "buona" conoscenza. Non mi sembra molto lodevole, al mio paese si chiama diserzione. Per me è una macchia.

 

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Spettacolosa immagine del GP di Pescara 1938, nella discesa di Cappelle sul Tavo.

La Mercedes di Rudi, come ricordete, fu l'unica vettura tedesca al traguardo.

Una vittoria, la prima dell'anno, che cambia la stagione per Caracciola: una settimana dopo, 21 agosto, rivincerà anche al GP di Svizzera, lanciandosi verso il suo terzo titolo di Campione d'Europa in quattro anni.

fkt9uo.jpg

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Il 12/6/2016 at 17:17 , sundance76 ha scritto:

Spettacolosa immagine del GP di Pescara 1938, nella discesa di Cappelle sul Tavo.

La Mercedes di Rudi, come ricordete, fu l'unica vettura tedesca al traguardo.

Una vittoria, la prima dell'anno, che cambia la stagione per Caracciola: una settimana dopo, 21 agosto, rivincerà anche al GP di Svizzera, lanciandosi verso il suo terzo titolo di Campione d'Europa in quattro anni.

fkt9uo.jpg

Tutto uguale no, sarebbe pretendere troppo.

Comunque una stradina:zrzr:

nEkOUO.png

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6 ore fa, sundance76 ha scritto:

@duvel confermi che questa foto si riferisce al G.P. di Tripoli 1935?

Te lo domando perché, a naso, credo che sia tratta dal secondo libro di Molter (l'unico che mi manca ancora).

23h6iqu.jpg

Sul mio libro di Molter (che è sicuramente il secondo dato che il primo, che non posseggo, è del '97) questa foto è assente.

Caracciola nel 1935 corse 2 Grand Prix col numero 26, Tripoli e San Sebastian, ma su "Silver Arrows in camera" c'è un immagine di Nuvolari ai box con la Bimotore con un'inquadratura del tutto simile (striscia bianca compresa). Voto quindi Tripoli ma certamente l'avevi già intuito, mancherebbe la certezza assoluta:up:

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2 ore fa, duvel ha scritto:

Sul mio libro di Molter (che è sicuramente il secondo dato che il primo, che non posseggo, è del '97) questa foto è assente.

Caracciola nel 1935 corse 2 Grand Prix col numero 26, Tripoli e San Sebastian, ma su "Silver Arrows in camera" c'è un immagine di Nuvolari ai box con la Bimotore con un'inquadratura del tutto simile (striscia bianca compresa). Voto quindi Tripoli ma certamente l'avevi già intuito, mancherebbe la certezza assoluta:up:

Strano, non c'è nemmeno nel mio.

A questo punto mi chiedo quale sia la fonte....

Comunque in questa foto ai box di San Sebastian-Lasarte (G.P. di Spagna), si evince che non esiste una pensilina tanto solida come quella di Tripoli, dalla quale il fotografo ha realizzato lo scatto.

x58qi9.jpg

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  • 1 month later...

"Io discendo da famiglia italiana, anzi terrona come dite voi. I miei avi erano campani, si chiamavano Caracciolo, poi si trasferirono in Renania dove sono nato. Ma se e' vero che il sangue di una generazione può dirsi puro anche dopo 300 anni credo di essere ancora in tempo per dichiararmi quasi napoletano".

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Pensavo a una cosa.

Nel 1936 la Mercedes-Benz ebbe la più disastrosa stagione della sua storia (almeno fino al 2010): ottenne due vittorie a inizio anno con Caracciola, a Monaco e Tunisi, e poi sprofondò in un crisi tecnica irrisolvibile, mentre l'annata veniva dominata da Rosemeyer sull'Auto Union (primo all'Eifel, a Pescara, al GP di Germania, al GP di Svizzera e al GP d'Italia con relativo titolo di Campione Europeo, l'equivalente dell'attuale mondiale piloti), validamente contrastato da Nuvolari su Alfa Romeo (primo a Barcellona, in Ungheria e a Livorno).

Ebbene, pur nella seconda parte di quella stagione disastrosa, Caracciola sapeva lanciare scampoli di classe incredibili.

Rudolf non era uno specialista delle pole position, ma al GP di Svizzera, sul pericolosissimo circuito del Bremgarten a Berna, fece la pole staccando di un  secondo e quattro decimi l'Auto Union di Rosemeyer (col quale in gara ebbe un pesante diverbio, proseguito in albergo).

Ennesima prova di un talento magari meno spettacolare degli altri Titani, ma secondo a nessuno.

2e4cksp.jpg

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