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Superbike World Championship 2014


R18

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Si è fatto troppo personaggio e poco pilota, un campione per quanto mi riguarda certe occasioni in queste anni non se le sarebbe fatte sfuggire, i limiti caratteriali se li porterà  per sempre.

Ecco, secondo me questo è il suo problema. Come pilota, a dispetto di quello che tanti pensano, non è scarso.

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Nessuno che parla della doppietta della pippa di Ravenna? Rimediamo va' :)

 

Sepang, Gara 1: Marco Melandri ritrova la vittoria

L'Aprilia però fa una sorta di harakiri: Guintoli chiude secondo con Sykes ritirato. Laverty completa il podio

 

L'Aprilia ha dominato la prima gara di Sepang del Mondiale Superbike, ma in un certo senso si potrebbe anche dire che la Casa di Noale ha fatto una sorta di harakiri, visto che ad imporsi è stato Marco Melandri, portando via punti preziosi a Sylvain Guintoli nella giornata in cui Tom Sykes è caduto alla prima curva, facendo uno zero pesante per la sua classifica.

 

E proprio questo episodio è stato una discriminante importante per la corsa, perché ha subito spezzato il gruppo in due tronconi: Loris Baz è scivolato nel cambio di direzione tra la prima e la seconda curva e la sua Kawasaki è andata letteralmente a falciare la moto gemella di Sykes e la Suzuki di Alex Lowes.

 

Un incidente che ha eliminato tutti e tre, ma soprattutto ha spezzato il gruppo in due tronconi, con i primi cinque che si sono ritrovati decisamente più avanti rispetto agli altri. Di questo gruppetto facevano parte appunto le due RSV4 ufficiali di Melandri e Guintoli, ma anche quella di Toni Elias, oltre alla Ducati di Chaz Davies ed alla Suzuki di Eugene Laverty.

 

Sono bastati pochi giri poi per capire che Guintoli e Melandri avevano tanto di più da dare rispetto agli altri tre, ed infatti hanno iniziato a fare il vuoto alle loro spalle girando quasi un secondo al giro più veloce. Per buona parte della corsa è stato davanti Guintoli, ma poi nel finale il ravennate è riuscito ad avere il sopravvento, ritrovando una vittoria che gli mancava dalla tappa di Mosca dello scorso anno e salendo per la prima volta sul gradino più alto del podio con l'Aprilia.

 

Come detto, guardando alla classifica iridata, forse permettere a Melandri di imporsi non è stata una gran mossa da parte di Romano Albesiano e soci, perché se da una parte è vero che Guintoli ha potuto recuperare 20 punti su Sykes, riducendo a 17 lunghezze il suo distacco, è altrettanto vero che il francese ha perso per strada 5 punti importanti. Tra le altre cose ora il britannico è al centro medico per accertamenti alla mano destra, che è molto dolorante dopo il suo incidente.

 

Più indietro poi è stata bella anche la lotta per la terza posizione, nella quale alla fine ha avuto la meglio Eugene Laverty, nonostante una caviglia malconcia a causa della caduta rimediata nei test di questa settimana in sella alla Suzuki MotoGp. Per il nordirlandese si tratta di un risultato però molto importante per il morale, visto che era dalla vittoria di Phillip Island che mancava l'appuntamento con il podio.

 

Dietro di lui hanno completato la top five Davies ed Elias, mentre merita di essere sottolineata anche la grande rimonta di Jonathan Rea: l'incidente della prima curva lo ha rallentato, facendolo precipitare al 20esimo posto, ma il britannico della Honda è risalito fino alla sesta piazza, conquistando anche lui 10 punti che lo mantengono al secondo posto nel Mondiale. Il quadro delle prime posizioni si chiude con Leon Haslam e Davide Giugliano, debilitato da una forte intossicazione alimentare, con David Salom che si è imposto tra le EVO grazie all'ottimo nono posto ottenuto in sella alla sua Kawasaki.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/38671/world-sbk-sepang-gara-1-melandri-ritrova-la-vittoria-davanti-a-guintoli-con-sykes-ko

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Sepang, Gara 2: Melandri batte Guintoli all'ultima curva

Grande doppietta dell'italiano e dell'Aprilia, con il francese che torna a -13 da Sykes, terzo davanti a Baz ed Elias

 

La tappa di Sepang ha restituito un grande Marco Melandri al Mondiale Superbike. Le Aprilia RSV4 hanno mostrato una superiorità  importante sulle pieghe del tracciato malese, ma il pilota ravennate è stato bravissimo a portarsi a casa una doppietta, regolando in entrambe le manche il compagno di squadra Sylvain Guintoli.

 

La vittoria arrivata nella seconda manche però forse è stata ancora più gustosa, perché la corsa si è decisa solamente all'ultima curva, dopo che Marco si è reso protagonista di una bella rimonta, resa ancora più difficile dal fatto che la distanza è stata accorciata a solamente 10 giri in seguito alla rottura del motore della MV Agusta di Claudio Corti, che aveva inondato la pista d'olio.

 

La svolta di questa seconda gara sembrava essere arrivata nel corso del secondo giro, quando Guintoli ha trovato il sorpasso ai danni di Toni Elias tra la curva 7 e la curva 8, mentre Melandri è andato lunghissimo una curva più tardi tentando la stessa manovra, finendo così per perdere due posizioni a favore delle Kawasaki di Tom Sykes e Loris Baz.

 

Marco però non si è perso d'animo e dopo aver scavalcato le due ZX-10R si è messo all'inseguimento del compagno di squadra a suon di giri veloci, arrivando nella sua scia nel corso della penultima tornata. L'ultimo giro quindi è stato davvero infuocato: Melandri ha aperto le danze attaccando alla curva 9, ma è andato lungo, permettendo a Guintoli di tornare davanti. L'italiano poi ci ha riprovato con successo alla curva 14, consentendo però a Sylvain di prendergli la scia sul lungo rettilineo opposto.

 

Inevitabilmente quindi la lotta per la prima posizione si è risolta all'ultima curva: "Guinters" ha provato a spingere al limite la sua staccata, superando all'interno la RSV4 gemella. Il francese però è andato troppo oltre il limite ed ha dovuto allargare la traiettoria, lasciando un varco a Melandri all'interno e spianandogli la strada verso la doppietta.

 

In ogni caso, anche il secondo posto è un risultato molto importante per Guintoli, perché gli consente di recuperare altri 4 punti nei confronti di un Tom Sykes che ha guadagnato il gradino più basso del podio nonostante una mano ancora dolorante: ora il britannico della Kawasaki è davanti di 13 lunghezze, con Rea, sesto in gara 2, che invece segue a -22. Con la doppietta di oggi poi potrebbe rilanciarsi anche Melandri, che però resta a 54 lunghezze.

 

Detto del sesto posto di Rea, davanti al britannico della Honda si sono inseriti anche Baz ed Elias, senza riuscire però ad impensierire Sykes nella lotta per il terzo posto. Alle spalle di "Johnny" invece troviamo due coppie con l'alternanza Suzuki-Ducati: la prima è quella composta da Eugene Laverty e Chaz Davies, seguita da Alex Lowes e Davide Giugliano, la cui 1199 Panigale ha sicuramente accusato qualche problema, visto che nella prima parte di gara era nel trenino dei migliori.

 

Per quanto riguarda le EVO, nella gara pomeridiana è arrivata la risposta di Leon Camier, che con il 12esimo posto ha portato al successo la sua BMW S1000RR, rifilando ben 7" alla Kawasaki di David Salom, che si è dovuto difendere fino alla fine dall'altra ZX-10R di Jeremy Guarnoni. Solo 15esimo Niccolò Canepa, mentre la Bimota di Ayrton Badovini continua ad essere trasparente per la classifica, non avendo ancora ottenuto l'omologazione. Peccato, infine, per la caduta di Alessandro Andreozzi, che invece in gara 1 era andato a punti.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/38692/world-sbk-sepang-gara-2-melandri-batte-guintoli-all-ultima-curva

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Gomme inedite per Misano (da Omnicorse):

 

Nella classe regina verranno messe a disposizione dei piloti una nuova soluzione anteriore alternativa della SC2 di gamma, la T0020, che utilizza una mescola che come durezza si posiziona a metà  strada tra la SC1 e la SC2 e che deriva dai test di Imola di maggio, e una nuova opzione posteriore dedicata esclusivamente ai piloti Superbike (non utilizzabile pertanto da quelli EVO), la T0722, in mescola SC0, la prima soluzione morbida progettata ad hoc per i piloti Superbike.

Modificato da Peraltada
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SBK, Yakhnich va, MV Agusta rimane

Il gossip relativo al divorzio tra il team Yakhnich ed MV Agusta (che aveva affidato ai russi la gestione sportiva) gira da qualche settimana nel paddock della Superbike. Alla vigilia del round di Misano, sembra che la voce abbia trovato conferme.

I rappresentanti della Casa di Schiranna smentiscono, quelli dell'equipe russa (con una forte componente tecnica tricolore) sono trincerati nel più classico "no comment", ma è probabile che il GP della Riviera di Rimini marcherà  l'addio tra le parti, che si erano unite in un progetto ambizioso – riportare un marchio storico al vertice in Superbike e Supersport, a 38 dall'ultima vittoria a livello mondiale (Agostini, Nà¼rburgring, 1976) – alla fine dello scorso anno.

Le ragioni? Pare non si tratti, come vociferato, di problemi economici del partner russo o tensioni legate alla situazione geopolitica orientale, quanto di questioni finanziarie. Fonti che preferiscono rimanere anonime sostengono che Yakhnich (noto finanziere in Russia) volesse acquistare un pacchetto azionario di MV, che però avrebbe opposto un veto. Da qui la possibilità  che il team russo torni (con il pupillo Vladimir Leonov) a schierare una Yamaha, moto con la quale ha vinto il mondiale lo scorso anno con Sam Lowes. Altra ipotesi, ma meno probabile, il ritiro dalle competizioni.

MV, dal canto suo, si farebbe carico della continuità  delle attuali squadre sia di Jules Cluzel che di Claudio Corti (la stragrande maggioranza dei tecnici, così come i piloti stessi, sono attualmente sotto contratto con Yakhnich, che peraltro avrebbe sempre pagato in tempo o addirittura in anticipo), in attesa dell'ingresso di altri soci di rilievo (voci di corridoio hanno addirittura menzionato Mercedes, e già  FIAT aveva mostrato interesse nei mesi scorsi).

Nel frattempo, a Misano, Cluzel sarà  affiancato da Massimo Roccoli, pilota attualmente impegnato nel CIV proprio su una F3 (schierata dal team Laguna Moto Racing), sulla quale ha ottenuto una doppietta nell'ultimo round di Imola. L'italiano parteciperà , da wild-card, con i colori della squadra con la quale compete nel campionato italiano. In futuro, potrebbe passare sotto l'egida della Casa varesina.

Read more: http://www.gpone.com/2014061713946/Yakhnich-va-MV-Agusta-rimane.html#ixzz34w0XI7xz

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A Misano l'Aprilia correrà  con questa (bella) livrea rievocativa della prima vittoria che la casa di Noale conquistò su questo circuito nel 1987 con Loris Reggiani.

Molto bella, decisamente più intrigante di quella attualmente in uso.

01-aprilia-sbk-misano-2014.jpg

02-aprilia-sbk-misano-2014.jpg

L'originale

loris-reggiani-1987.jpg

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Ufficiale il divorzio tra MV Agusta e Yacknich Motorsport

 

Dopo diversi giorni di voci, questa mattina è arrivato l'annuncio ufficiale: Giovanni Castiglioni, Presidente di MV Agusta ed Alexander Yakhnich, Presidente di Yakhnich Motorsport hanno siglato un accordo, attraverso il quale, MV Agusta Motor S.p.A. rileva tutte le attivitaÌ€ del team che attualmente disputa il Campionato Mondiale Superbike e Supersport.

"Abbiamo raggiunto importanti traguardi con la F3 nel Mondiale Supersport e stiamo continuando ad investire nello sviluppo della F4 per il mondiale Superbike in previsione del nuovo regolamento 2015" ha commento Giovanni Castiglioni. "Vogliamo aumentare sensibilmente i nostri impegni ed investimenti nelle corse per raggiungere nella prossima stagione, in entrambi i campionati, obiettivi ancora più rilevanti".

A partire da Misano Adriatico questo weekend (20-22 giugno), sarà già MV Agusta a gestire direttamente tutte le attività sportive attraverso il proprio Reparto Corse.

Il rafforzamento dell'impegno di MV Agusta nelle corse è sottolineato anche dall'accordo raggiunto con i piloti. L'azienda italiana ha infatti firmato un contratto con Claudio Corti e Jules Cluzel che li vedrà in sella alle moto varesine anche nel 2015, mentre è stato disdetto quello con il pilota russo Vladimir Leonov.

Il pilota francese Cluzel sarà affiancato a Misano dalla Wild Card Massimo Roccoli, vincitore delle due più recenti gare del Campionato Italiano Velocità in sella alla MV Agusta F3.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/39081/ufficiale_il_divorzio_tra_mv_agusta_e_yacknich

Modificato da Peraltada
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Libere 1

1 Marco Melandri Aprilia RSV4 Factory 01'36''938 16
2 Sylvain Guintoli Aprilia RSV4 Factory 01'37''123 17
3 Chaz Davies Ducati 1199 Panigale R 01'37''217 15
4 Tom Sykes Kawasaki ZX-10R 01'37''327 16
5 Davide Giugliano Ducati 1199 Panigale R 01'37''421 14
6 Loris Baz Kawasaki ZX-10R 01'37''580 17
7 Alex Lowes Suzuki GSX-R 1000 01'37''698 17
8 Jonathan Rea Honda CBR 1000RR 01'37''983 17
9 Eugene Laverty Suzuki GSX-R 1000 01'38''010 16
10 Toni Elà­as Aprilia RSV4 Factory 01'38''295 17
11 Leon Haslam Honda CBR 1000RR 01'38''326 15
12 Niccolò Canepa Ducati 1199 Panigale R 01'38''384 16
13 David Salom Kawasaki ZX-10R 01'38''886 16
14 Ayrton Badovini Bimota BB3 01'39''226 16
15 Ivan Goi Ducati 1199 Panigale R 01'39''596 15
16 Fabien Foret Kawasaki ZX-10R 01'39''627 16
17 Sheridan Morais Kawasaki ZX-10R 01'39''691 9
18 Sylvain Barrier BMW S1000 RR 01'39''737 16
19 Christian Iddon Bimota BB3 01'39''748 11
20 Claudio Corti MV Agusta F4 RR 01'39''815 13
21 Matteo Baiocco Ducati 1199 Panigale R 01'39''860 11
22 Jeremy Guarnoni Kawasaki ZX-10R 01'40''205 10
23 Alessandro Andreozzi Kawasaki ZX-10R 01'40''224 13
24 Bryan Staring Kawasaki ZX-10R 01'40''265 16
25 Riccardo Russo Kawasaki ZX-10R 01'40''447 17
26 Imre Tà³th BMW S1000 RR 01'42''099 12
27 Aaron Yates EBR 1190RX 01'42''162 17
28 Michaà«l Savary MV Agusta F4 RR 01'43''187 14
29 Péter Sebestyén BMW S1000 RR 01'44''096 20
30 Geoff May EBR 1190RX 01'51''425 6

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Libere 2:

1 Davide Giugliano Ducati 1199 Panigale R 01'36''370 16

2 Tom Sykes Kawasaki ZX-10R 01'36''497 19

3 Marco Melandri Aprilia RSV4 Factory 01'36''500 20

4 Chaz Davies Ducati 1199 Panigale R 01'36''636 19

5 Loris Baz Kawasaki ZX-10R 01'36''661 18

6 Alex Lowes Suzuki GSX-R 1000 01'36''698 18

7 Sylvain Guintoli Aprilia RSV4 Factory 01'36''860 17

8 Jonathan Rea Honda CBR 1000RR 01'37''024 19

9 Eugene Laverty Suzuki GSX-R 1000 01'37''149 18

10 Toni Elà­as Aprilia RSV4 Factory 01'37''234 21

11 Leon Haslam Honda CBR 1000RR 01'37''352 16

12 Niccolò Canepa Ducati 1199 Panigale R 01'37''931 17

13 Ayrton Badovini Bimota BB3 01'38''241 17

14 Claudio Corti MV Agusta F4 RR 01'38''393 15

15 David Salom Kawasaki ZX-10R 01'38''664 19

16 Fabien Foret Kawasaki ZX-10R 01'38''709 20

17 Sheridan Morais Kawasaki ZX-10R 01'38''712 13

18 Matteo Baiocco Ducati 1199 Panigale R 01'38''717 17

19 Ivan Goi Ducati 1199 Panigale R 01'38''762 15

20 Sylvain Barrier BMW S1000 RR 01'39''081 19

21 Christian Iddon Bimota BB3 01'39''214 16

22 Jeremy Guarnoni Kawasaki ZX-10R 01'39''215 18

23 Alessandro Andreozzi Kawasaki ZX-10R 01'39''435 20

24 Bryan Staring Kawasaki ZX-10R 01'39''635 18

25 Riccardo Russo Kawasaki ZX-10R 01'39''729 19

26 Imre Tà³th BMW S1000 RR 01'40''239 19

27 Péter Sebestyén BMW S1000 RR 01'41''777 20

28 Aaron Yates EBR 1190RX 01'42''405 11

29 Geoff May EBR 1190RX 01'42''634 19

30 Michaà«l Savary MV Agusta F4 RR 01'43''807 5

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