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Fernando Alonso


Ayrton4ever

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Per me ogni pilota (ed ogni epoca) fanno storia a sè, i precedenti (positivi o negativi che siano) contano poco. E' da vedere. Può spaccare subito tutto, e addirittura vincere (ma la vedo dura), come può invece trovarsi in difficoltà. Personalmente non do per scontato nulla, gli faccio solo un grosso in bocca al lupo e poi si vedrà.

Modificato da Schumy81
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1 ora fa, aleabr ha scritto:

Del resto come non veniva considerato un rookie Barrichello nel 2012 non mi sento certo di considerare neppure Alonso un rookie. 

Sì che lo era, fecero un po' di casino con lo status ma alla fine lo riconobbero come rookie quale era.

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Io sinceramente trovo poco emozionanti le gare su ovale. Ho tentato più volte di seguirne qualcuna ma mi sono annoiato. Penso che sia perché non ne conosco i meccanismi fino in fondo e quindi non mi ci sono appassionato. 

Detto questo, Alonso ha preso una decisione di tutto rispetto sì, ma è anche perché al momento non ha cos'altro fare con quel mezzo che si è trovato a guidare per contratto. Io spero che si tolga qualche soddisfazione e che possa, lui per primo, continuare a divertirsi a correre. E per questo un occhio vedrò di darlo anche alla gara, ma non prometto che la seguirò tutta :)

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@Schumy81 

Non sono d'accordo. L'approccio con la pista è sempre quella, la pista e i suoi rischi sono fondamentalmente i medesimi dal 1909..se c'è una pista dove conta la storia, i numeri, i precedenti, l'esperienza acquisita questa è proprio Indianapolis.

Alonso è un campione, e i campioni, SE supportati da una vettura all'altezza, emergono. Speriamo si tenga a debita distanza dai muretti..se tutto va bene a fine gara Alo sarà nelle posizioni che contano.

Tuttavia Indy è prima di tutto una trappola: tocca schivare una gran serie di pericoli, e sperare di arrivare in fondo, cosa non sempre facile.

Modificato da 330tr
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Che Alonso sia un Campione siamo tutti d'accordo. Ma quando si tenta un "blitz" di questo tipo in una categoria così diversa, e su macchine così diverse, le variabili in gioco sono talmente tante che non si può dare nulla per scontato secondo me. Nemmeno di un Senna o di uno Schumacher mi sarei sentito di dire "figuriamoci, andrà lì e spaccherà tutto". Può succedere, ma anche no. Io naturalmente glielo auguro, non essendo mai stato un "anti" e dispiacendomi, anzi, di quanto poco abbia raccolto negli ultimi anni a dispetto del suo enorme talento.

Modificato da Schumy81
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Non stiamo parlando di vittoria...ma di relativa competitività!

Vincere è veramente difficile. Io ricordo sempre che il pilota più forte su questa pista, il più veloce della sua epoca sull'ovale dell'Indiana, Michael Andretti, non ha MAI vinto..e suo padre nonostante le innumerevoli partecipazioni ne ha conquistata solo una all'alba dei tempi..

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1 ora fa, Captain Blood ha scritto:

Io sinceramente trovo poco emozionanti le gare su ovale. Ho tentato più volte di seguirne qualcuna ma mi sono annoiato. Penso che sia perché non ne conosco i meccanismi fino in fondo e quindi non mi ci sono appassionato. 

Detto questo, Alonso ha preso una decisione di tutto rispetto sì, ma è anche perché al momento non ha cos'altro fare con quel mezzo che si è trovato a guidare per contratto. Io spero che si tolga qualche soddisfazione e che possa, lui per primo, continuare a divertirsi a correre. E per questo un occhio vedrò di darlo anche alla gara, ma non prometto che la seguirò tutta :)

Io pure, non metto in dubbio il livello di competitività della categoria ma non è il genere di corse che mi acchiappa.

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Vorrei rispondere un po a tutti essendo un pizzico più esperto (da quello che ho potuto leggere). 

Allora analizziamo un po i dati. Fernando Alonso non mi sento di definirlo un debuttante neppure se la INDY è così diversa. Possiamo fare mille esempi a pro e contro le mille opinioni che abbiamo espresso perché il caso di Alonso è molto atipico considerando tutto il tempo che non c'è stato un balzo come il suo. 

Barrichello nel 2012 approdò in KV accanto a Kanaan e Viso e sinceramente eravamo tutti contenti perché vedevamo la squadra di Vasser con un parco partenti interessante. 2 veterani brasiliani di cui un Campione (Kanaan), un veterano ventennale come Rubens e Viso che sulla carta.... poi invece la stagione fu piuttosto deludente perché Kanaan fu l'unico a portare a casa dei risultati. Anzi Barrichello andò mediamente meglio sui ring che sui misti. Questo lasciò tutti perplessi. Viso poi fu una delusione totale. 

Poi diciamocela tutta, la KV non era poi sto fulmine di guerra e chiunque altro ha avute difficoltà senza riuscire ad emergere. Coyne ha fatto molto meglio con piloti mediamente più scarsi. Solo ultimamente sono migliorate le cose. Quindi nonostante Ruby abbia corsa tutta la stagione e tutte le piste ha fatto peggio con la KV che con la Williams in F1. 

Ora veniamo alle Andretti tanto per fare una sorta di analisi del programma così che anche chi non conosce ne segue la INDY avrà un quadro per poter inquadrare lo stato delle cose.

Alonso correrà con una Andretti. Le Andretti in teoria dovrebbero essere la 3a forza in pista. Dopo Penske e Ganassi ci sono loro.

Penske motorizzata Chevrolet schiererà uno squadrone da guerra: Montoya, Castro-Neves, Power, Pagenaud e l'enfant terible Newgarden. 

Ganassi motorizzata Honda è l'altro squadrone da battere ma ha un parco piloti decisamente più fragile: il duo Dixon-Kanaan (le due belve da pista da cui bisogna sempre guardarsi comunque) ma poi per il resto si vola bassi bassi: Kimball-Chilton sono 2 piloti che svergognano davanti ai 2 capi squadra.

Andretti (Honda): la squadra di Michael fino all'anno scorso prendevano delle labbrate un po da tutti non solo dai 2 grandi avversari. Quest'anno con la reimpostazione Honda sembrano raddrizzati, poi domenica scorsa in California, nella Montecarlo della INDY, quindi su un cittadino hanno avuto 4, dico 4 ritiri su 4 vetture. Quindi non è per nulla incoraggiante. Comunque lo squadrone è mediamente valido: il capitano è il buon RHR (titolato 2012) resta sempre il punto di riferimento del team. Sato è subentrato a Munoz e il giapponese fino ad ora ha fatto solo bene alla squadra. Rossi dovrebbe essere il nuovo che avanza ma è ancora tutto da scoprire. Marco è la promessa mancata di sempre quindi non è ormai più nulla. Fernando quindi correrà con un team con molte ombre e poche certezze. Resta il Harvey che con il vecchio asturiano sarà della squadra ad Indy. Harvey è un britannico che nella Indylight (F2 americana) 2014-2015 è arrivato sempre 2°. Il fatto è che le Andretti spiegano bene 6 (SEI) macchine alla maratona. 6 vetture sono tante da preparare e questo non è vantaggioso per settare a modo tutte le vetture. Ora Alonso sarà supportato dalla McLaren che però non avrà suoi meccanici e tecnici ma 'indigeni' professionisti presi per l'occasione. 

Delle altre squadre c'è da guardare le Schmidt di Hildebrand-Aleshin-Howard. Il canadese è una delle ottime carte sul catino ed il russo si è dimostrato molto ben a suo agio sui ring americani. L'inglese che corre per l'occasione ha corso gare di riempimento con varie squadre fra il 2008 ed il 2011. Non ha particolari note sul CV. 

La Rahal schiererà il buon Graham che può essere sempre un eventuale protagonista mentre Servia è l'altro ispanico della gara con Alonso. 

La Foyt potrebbe essere una sorpresa con il duo: Munoz-Daly, coppia promettente. Veach è un'incognita debutterà ad Indy quindi non si può dire molto tranne che in IndyLight era andato abbastanza bene. Ma lo si diceva anche di Hawksworth e poi..... 

La Carpenter, perso Newgarden volato al General Penske, ha scelto Hildebrand, che non è un fulmine mentre il veterano Ed Carpenter può sempre dire la sua. 

La Coyne potrebbe sorprendere nuovamente. Bourdais si è rivitalizzato ed è sempre un 4 volte Campione CART che potrebbe fare la sua 'porca' figura. Jones sembra un buon manico, ha vinta la Indy Light l'anno passato e per ora ha fatto abbastanza bene con una casseruola come la Coyne.

Le altre wild car come D&R schiereranno Karam che sarebbe un buon manico ma un po irruento. Andrebbe sgrezzato. Harding porterà Chaves, giovane e non male ma ancora inespresso dopo 2 stagioni nella massima serie. Juncos forse schiererà Kaiser debuttante americano di cui si sa poco. 

Mancano ancora 2 posti da coprire per raggiungere i 33, ma bisogna vedere chi saranno. Non credo nessuno particolarmente degno di nota, a meno che il buon vecchissimo Buddy Lazier voglia fare nuovamente la follia!!!!

Adesso vi ho fatto un quadro spero quanto mai orientativo. Sicuramente il Garde e Fede potrebbero aggiungere altri dati per darvi un'idea ancora più chiara della gara che andrà a fare Alonso.

L'ultima cosa i titolati in pista.

Montoya: Campione CART 1999

Alonso: Campione F1 2005-2006

Bourdais: Campione CART 2004-2005-2006-2007

Kanaan: Campione INDY 2004

Dixon: Campione INDY 2003, 2008, 2013, 2015

Hunter-Reay: Campione INDY 2012

Power: Campione INDY 2014

Pagenaud: Campione INDY 2016

Lazier (se si schierasse): Campione INDY 2000

 

Vediamo se sarà già un titolato a portarsi a casa la 500 oppure come l'anno scorso un 'terrestre'. 

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3 ore fa, MauroC ha scritto:

In effetti mi ha sempre colpito l'accessibilità di questa gara, immagino faccia parte della visione aperta delle corse USA ma la si potrebbe leggere come bisogno di prestigio/visibilità.

Il fatto che il percorso inverso sia inconcepibile, contribuisce all'idea di una F1 su un livello superiore, in quanto iperselettiva e accessibile a pochi, men che meno a stagione in corso.

Se poi uno arriva e vince, tanti saluti...

Sinceramente io l'ho sempre vista al contrario: è la F1 (in primis nella figura del suo ormai ex padre padrone, Ecclestone) ad essersi sempre "protetta" dall'esterno per non mettersi in discussione; i salti al contrario sono resi impossibili da questa schermatura e dai contratti, ma non credo che un Dixon (che la F1 la provo pure a suo tempo), un Power o un Castroneves sfigurerebbero approdando in un gp...semmai sarebbe una volta di più evidente quanto conta (in parte anche giustamente, vista la filosofia della F1) la macchina su cui poggi le terga. Ma quando è successo che un top driver facesse un blitz in F1 (tipo Lotterer l'anno scorso sulla Catheram) o quando vediamo rokie salire in macchina nelle FP del venerdì e andare come  i titolari o quasi, emerge abbastanza chiaro quanto la F1 sia probabilmente più abbordabile di una gara così "specifica" come la 500 miglia. 

3 ore fa, Andrea Gardenal ha scritto:

La questione dell'esperienza è molto fuorviante: l'anno scorso Rossi (uno a caso insomma) ha percorso qualcosa come 1900 km di test durante i giorni di prove che hanno preceduto la 500 Miglia: per fare un confronto, Alonso ha percorso meno di 900 km nei test prestagionali di quest'anno con la McLaren. Insomma, avrà tutto il tempo del mondo per ambientarsi con la vettura, la pista e le problematiche che Indianapolis porta con sé.

Per quanto riguarda il debutto proprio ad Indianapolis, devo dire che non c'erano molte alternative: è vero che prima di Indy c'è Phoenix, ma il modo di correre su un ovale corto e su un superspeedway sono completamente diversi.

Hai ragione, ma come ha detto anche Dallara, ciò che un pilota un pilota "europeo" (inteso come scuola) deve soprattutto metabolizzare sono le scie in gara alle altissime velocità, e i ruota a ruota protratti in quelle condizioni. Se da un lato è vero che questi aspetti non li puoi provare realmente prima di gareggiare, è anche vero che pianificare la partecipazione con un maggikore anticipo, magari conoscere prima la macchina su altre tipologie di tracciato, ecc., male non avrebbe fatto. Non pensavo invece ad un esordio su ovale corto, dove i problemi sarebbero stati gli stessi se non anche maggiori, visto che è una tipologia di corsa ancora più specifica!

2 ore fa, 330tr ha scritto:

Scusate, ma forse ci dimentichiamo una cosa. Alonso è un pilota con un'esperienza immensa. E la pista di Indy in fondo è solo un altro circuito. Se con una F1 e un circuito tipico ci potrebbe mettere 5 giri ad assimilarlo, qui, sorretto dai consigli della squadra, avrà tutto il tempo di imparare. Le prove saranno importanti e speriamo non piova, ma poi avrà la gara medesima durante il suo svolgimento per prendere totale confidenza col mezzo e i suoi limiti.

D'altronde esempi precedenti non mancano: Mansell prima della 500 miglia aveva corso solo, sfracellandosi, a Phoenix, ovale corto. E non vorrei sbagliare, ma Graham Hill era debuttante e vinse, Stewart fece vedere i sorci verdi a tutti finché resse la macchina ecc.

Ci sono le premesse affinché un così grosso campione possa fare molto bene.

Vedi quello che ho scritto sopra. Non si tratta di imparare la pista, si tratta di imparare un diverso modo di correre, per una gara che tra l'altro dura 3 ore

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Ah ma io non esprimevo una mia opinione ma un opinione diffusa al di qua dell'Atlantico.

Per me il solo fatto che si possa pensare di mettere in pista una new entry da aprile a maggio, è qualcosa di straordinario, in positivo :)

Qunto ad Alonso penso che abbia le stesse probabilità di schiantarsi a muro che avrebbe un campione indy al debutto a Montecarlo.

 

La Indy non l'ho mai seguita, mi interessai negli anni 90 alla CART sull'ondata dei succcessi di Mansell e Zanardi ma nel dualismo tra CART e IRL, di cui ammetto di aver capito ben poco, stavo dalla parte dei perdenti, quindi persi di interesse negli anni successivi.

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34 minuti fa, MauroC ha scritto:

La Indy non l'ho mai seguita, mi interessai negli anni 90 alla CART sull'ondata dei succcessi di Mansell e Zanardi ma nel dualismo tra CART e IRL, di cui ammetto di aver capito ben poco, stavo dalla parte dei perdenti, quindi persi di interesse negli anni successivi.

Mauro provo a farti un sunto rapidissimo. Fino al 1979 c'erano lo USAC (la IRL o Indycar di oggi) e la F1. 

Nel 1979 Dan Gurney creò un 3° Campionato che prendesse il meglio di entrambe: la CART (Championship Auto Racing Team). 

Nell'arco di 3-4 anni tutto e tutti si trasferirono dallo USAC alla CART lasciando il Campionato Americano con la sola Indy 500 valevole per entrambi i campionati. Il titolo USAC a partire dal 1984 nel proprio calendario aveva la sola 500 miglia mentre la CART aveva un calendario tale e quale quello della F1. 

Questo fino al 1996 quando Tony George tolse la 500 miglia dalla CART, rinominò lo USAC in IRL (Indy Racing League) e si ricominciò con 3 gare nella prima stagione (tutte Ring): Orlando, Phoenix e Indianapolis. 

Negli anni la IRL ha ripresto potere e la CART si è sempre più indebolita fino alla sua stessa chiusura nel 2007 ritornando ad uno stato di cose precedenti il 1979. 

Nel 2014 ha aperto la formula.e e le ruote scoperte sono tornate ad avere nuovamente 3 Campionati:

la INDY nata nel 1902

la F1 nata ufficiosamente nel 1906 e ufficialmente nel 1946

la formula.e nata nel 2014 che è andata a riempire il vuoto lasciato dalla CART esistita dal 1979 al 2007

Sono 3 tipologie molto diverse di automobilismo a ruote scoperte anche se la INDY e la F1 sono le più simili. 

Spero averti chiariti un po i dubbi fra le 2 americane. 

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Io ricordavo la grossa distinzione tra CART (poi champ car giusto?) e IRL dove la 2a prevedeva solo gare su ovali, per questo motivo aveva poco appeal per il sottoscritto.

Man mano che la CART (o Champ?) andava in malora, il mio interesse per le corse americane è scemato. In un periodo in cui paradossalmente diventava più semplice seguirle ma tant'è.

Gli aspetti politici di questa battaglia non li ho mai approfonditi.

Modificato da MauroC
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In questo momento, MauroC ha scritto:

Io ricordavo la grossa distinzione tra CART (poi champ car giusto?) e IRL dove la 2a prevedeva solo gare su ovali, per questo motivo aveva poco appeal per il sottoscritto.

Man mano che la CART (o Champ?) andava in malora, il mio interesse per le corse americane è scemato. In un periodo in cui paradossalmente diventava più semplice seguirle ma tant'è.

Bravo hai indovinato. Infatti il periodo in cui la CART (e le corse USA) sono diventate sempre più appetibili per gli europei, a partire dai primi anni '90, prima con l'arrivo e vittoria di Mansell e poi con la Europe Invasion, cioè con l'arrivo in massa di piloti europei in CART e con l'aumento dei tracciati misti a sfavore di quelli ad anello. Per di più il periodo che va dal 1994 al 1999 collima con la morte di Senna, l'arrivo di Villenueve e le vittorie a ruota di Zanardi e Montoya. In quel periodo la CART aveva raggiunta una popolarità nel mondo praticamente uguale alla F1. La IRL sguazzava in un livello più basso e molto più chiuso nella realtà USA in quanto tutto ruotava attorno ai Ring. Che poi considera Mauro che lo USAC/IRL è stato un calendario di quasi tutti anelli dagli anni '30 circa fino agli anni '70 quando si ricominciò seppur saltuariamente a correre su qualche tracciato misto: Rafaela in Argentina, Sonoma in California, Brands Hatch in Inghilterra. Poi dalla fine dei '70 fino ai primi 2000 la IRL ha continuato solo su anelli. Dal 2005 ha reintrodotti alcuni tracciati misti in calendario fino ad oggi dove hanna una divisione spaccata di 1/3 per ogni tipologia: anelli, misti permanenti e misti non permanenti. 

La CART invece ha sempre avuto un calendario misto fino agli ultimissimi anni quando hanno praticamente fatti fuori tutti i ring. L'ultimo rimasto fino al 2006 era Milwaukee. Nel 2007 la CART aveva tutte gare miste, per lo più cittadini e ancor più clamoroso su 15 gare 3 erano in Europa: Jerez, Zolder ed Assen. L'obbiettivo era quello di correre sempre più in Europa. Si parlava di Donnington o Brands Hatch e il Mugello. 

Lo USAC storicamente dal 1902 correva su tutti i tipi di circuiti. Fino agli anni '30 (lo scoppio della guerra) le corse nei calendari del Campionato Americano e quello Europeo si scambiavano continuamente.

Le corse più prestigiose erano: Indianapolis, la Vanderbilt Cup (New York o Santa Monica), Monza, Montecarlo, la Elgin cup e il GP di Francia erano corse da piloti e scuderie americane ed europee.

Dopo la guerra le 2 realtà si sono sempre più allontanate fino agli '80 quando ormai erano 2 mondi distaccati completamente. La CART li ha riavvicinati almeno dal punto di vista dei piloti. Non era di rado che piloti che correvano in F1 correvano in CART e viceversa. 

Chissà che piano piano il gesto di Alonso non serva a riavvicinare le 2 sorelle divise. 

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In questo momento, giovanesaggio ha scritto:

Questo non lo capisco, la F.E è diversa da tutti gli altri campionati proprio per sua natura, che cosa ha in comune con la CART? Cioè, è proprio un altro modo di intendere le corse:nonso: Non sono molto esperto a dire il vero, ma non vedo questa vicinanza tra la formula E e le altre categorie a ruote scoperte (presenti o passate che siano).

Eh lui ha quest'idea qua.

Gliel'ho fatto notare già tre anni fa che è un poco stramba. Ma @aleabr è così, prendere o lasciare :asd: 

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5 minuti fa, The Rabbit ha scritto:

Eh lui ha quest'idea qua.

Gliel'ho fatto notare già tre anni fa che è un poco stramba. Ma @aleabr è così, prendere o lasciare :asd: 

Prendere, prendere, ci mancherebbe :D

Però ogni categoria ha la sua dignità storica, se così vogliamo chiamarla. Insomma, senza un denominatore comunque lasciamo CART e f.e dove stanno, ognuna con la propria storia, la propria filosofia e i propri personaggi :)

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No ragazzi avete ragione, è una mia 'mania' il voler recuperare la CART in una qualche misura e cercare nella formula.e una sua sorta di 'erede'. 

La CART a detta di molti è stato il più bel campionato della storia proprio perché quello più avventuroso di tutti. 

A mio modo di vedere, come dice giovanesaggio, ogni campionato ha una sua storia molto propria anche se ci si pensa bene il travaso fra un campionato di monoposto e l'altro è molto vivo. 

Proprio la formula.e, tranne qualche raro caso è composto tutto da formulisti e scuderie che arrivano da altrettante formule. 

DAMS dalla F2/GP2 (stava per essere promossa in F1 a suo tempo).

Virgin dalla F1

Aguri da INDY e F1

Andretti dalla INDY 

Dragon/Penske dalla INDY

Trulli dalla F1

TCR/NextEv era un team che arrivava dalla A1 GP e Premiere Legue

Solo Abt Jaguar arrivano dalle ruote coperte e Mahindra dalle moto. 

Cioè voglio dire che non ti vedi piovere addosso scuderie dal Turismo, WEC o Rally. 

Insomma se ci sono campionati vicini la formula.e questi sono F1, INDY & Co.

Il parco partenti della formula.e è al 98% composto di piloti da F1, INDY etc.....

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13 ore fa, 330tr ha scritto:

Scusate, ma forse ci dimentichiamo una cosa. Alonso è un pilota con un'esperienza immensa. E la pista di Indy in fondo è solo un altro circuito. Se con una F1 e un circuito tipico ci potrebbe mettere 5 giri ad assimilarlo, qui, sorretto dai consigli della squadra, avrà tutto il tempo di imparare. Le prove saranno importanti e speriamo non piova, ma poi avrà la gara medesima durante il suo svolgimento per prendere totale confidenza col mezzo e i suoi limiti.

D'altronde esempi precedenti non mancano: Mansell prima della 500 miglia aveva corso solo, sfracellandosi, a Phoenix, ovale corto. E non vorrei sbagliare, ma Graham Hill era debuttante e vinse, Stewart fece vedere i sorci verdi a tutti finché resse la macchina ecc.

Ci sono le premesse affinché un così grosso campione possa fare molto bene.

Clark nel '63 stava per vincere, arrivo secondo a Indy da debuttante e la gara quasi gliela rubarono.

Fernando: non capisco come possa non esserci nel suo contratto una clausola, un buyout che gli permetta di scappare, considerando che ci sono almeno tre team in F1 che gli darebbero un volante domani...

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Oggi doveva essere in Mercedes al posto di zio (non anagraficamente, ma per come guida) Bottas, con una Mercedes non più dominatrice assoluta e con una Ferrari che dà battaglia, ci divertiremmo un casino. Forse anche loro, adesso, stanno rimpiangendo questa scelta di comodo (e soporifera).

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Ho visto che non sono arrivati bene neppure oggi. Per me è un vero peccato non avere una McLaren competitiva. Maggiormente se hanno un Campione del Mondo come Alonso su una delle macchine. E' proprio una perdita per il Campionato. Non dico che debbano far sfaville, ma almeno risalire la china come sta facendo la Williams, la quale, aveva appiedato Massa per Stroll, per poi far rientrare il brasiliano quanto Bottas va a prendere il posto di Rosberg, ritirato a sorpresa. 

Ora questa McLaren manca all'appello e Alonso manca all'appello. Senza nulla togliere al lavoro che Massa sta facendo con la Williams, ma forse Fernando sull'attuale Williams forse qualcosina potrebbe fare.

Vederlo laggiù a sguazzare è abbastanza imbarazzante sia perché c'è una McLaren sia perché c'è Alonso. 

Va detto che Alonso in F.INDY si sposta da una scuderia di fondo valle ad una di vetta. 

Ora domenica lui sarà in Alabama a conoscere la squadra e vedere di capire che macchina andrà a guidare. 

2 sett dopo sarà in Russia magari la McLaren si sarà svegliata un po....

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2 ore fa, Nemo981 ha scritto:

Loro (la mercedes) secondo me non la rimpiangono perchè hanno già abbastanza problemi così. Noi la rimpiangiamo sicuramente

 

Invece, secondo me, oggi vorrebbero avere due piloti forti, capaci entrambi di piazzarsi davanti (o almeno battagliare) con Vettel.

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