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    Toleman TG181 '81

    DATI GENERALI Scuderia: Candy Toleman Motorsport Anno di produzione: 1981 Motore: Hart 415T 1459cc, Turbo Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Agip Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Witney, Oxfordshire (GBR) Progettista: Rory Byrne Impiegata nel: 1981 Piloti: Brian Henton, Derek Warwick STATISTICHE GP Disputati: 12 Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: B.Henton, 10° posto nel GP Italia 1981 TG181 La leggendaria cavalcata di Ayrton Senna durante il Gran Premio di Monaco 1984: un evento storico che cambierà il mondo delle corse. Solo per quello straordinario pomeriggio piovoso sulle strade del Principato, la Toleman si è guadagnata un posto del tutto speciale nel firmamento dell'automobilismo sportivo. Nonostante sia stata una piccola scuderia, che non ha mai vinto in F.1 e che è rimasta in pista solo per qualche anno. Eppure la sua straordinaria storia fatta di uomini appassionati e coraggiosi racchiude molto di più di quel pur eccezionale episodio. La Toleman Group fu fondata nel 1926 da Edward Toleman e non ha nulla a che vedere con le corse. Si trattava di una fortunata azienda che si occupava inizialmente dell'importazione in Gran Bretagna delle vetture Ford e che poi diventò una grande ditta di trasporti che arrivò ad avere oltre duemila dipendenti. Albert, figlio di Ed, era un appassionato di corse in auto, ma si limitò a qualche apparizione amatoriale nei rally negli anni '50. Alla sua morte, nel 1966, l'azienda finì nelle mani dei suoi figli Ted e Bob, poco più che ventenni. I due, abilissimi uomini di affari, conobbero il coetaneo Alex Hawkridge e, con lui, cominciarono a prendere sul serio la propria passione per il volante. Verso la fine degli anni '70, il marchio Toleman diventò sponsor di alcune scuderie nelle serie turismo, mentre Alex, Ted e Bob sempre più frequentemente scendevano in pista di persona, per pura e semplice passione, non avendo problemi economici. Nel 1976 i tre fondarono la Toleman Group Motorsport acquistando una vettura sport per Ted Toleman e tre vetture di F. Ford per Hawkridge, Bob Toleman ed il sudafricano Rad Dougall, segnalato dal giovane tecnico suo compatriota che era appena entrato nel team: Rory Byrne. Purtroppo però, durante una gara sul circuito di Snetterton, Bob Toleman ebbe un gravissimo incidente e morì dopo un mese di coma. Ted e Alex decisero di continuare comunque e, anzi, rilanciarono il loro progetto passando alla F.2. Nel 1978, anno del debutto, Dougall giudò con buon successo delle March, mentre nel 1979 gli fu affiancato l'esperto Brian Henton. I due correvano con telai Ralt spinti dai motori preparati da un vecchio amico dei Toleman: Brian Hart. Fu un eccezionale successo: Henton e Dougall vinsero tre gare e finirono secondo e quinto in Campionato. Nel 1980, Alex e Ted salirono di un altro step: diventare costruttori. Nacque così la TG280-Hart disegnata da Rory Byrne, una vettura eccezionale che sbaragliò la concorrenza. Derek Warwick e Stephen South erano i piloti designati, ma South ad inizio stagione sostenne un provino non autorizzato con la McLaren. Hawkridge non la prese bene e licenziò in tronco l'inglese, richiamando l'ex-silurato Henton, ormai trentacinquenne, che aveva già firmato per correre in America con la scuderia Newman. Per la cronaca, il posto alla Newman liberato da Henton fu preso da South che però a fine stagione ebbe un gravissimo incidente in seguito alla quale gli fu amputata una gamba sotto il ginocchio, cosa che chiuse la sua carriera. Il "figliol prodigo" Henton fu invece protagonista di una stagione trionfale che lo vide Campione Europeo di F.2 davanti a Warwick. Il dominio della Toleman fu tale che non solo Henton e Warwick vinsero quattro gare, ma anche il team satellite Docking Spitzley ne vinse due con Huub Rothengatter e Siegfried Stohr. Il punto più alto fu a Zolder, quando quattro Toleman finirono ai primi quattro posti della classifica. Ce nera abbastanza per passare alla F.1 e così fu, in vista della stagione 1981. La molla che accelerò la decisione fu di fatto una opportunità quasi irripetibile: nell’aspra lotta fra FISA e FOCA per il controllo della F.1, la Toleman non si accodò ad Ecclestone e ai team inglesi come sarebbe stato logico, ma a Ferrari, Renault e a Balestre. Una mossa politica ardita che le spianò la strada per essere accolta in F.1 senza troppi ostacoli. Rory Byrne con i suoi collaboratori John Gentry e Pat Symonds – tutti tecnici dal luminoso futuro in F.1 – avevano però pochissimo tempo per costruire, da zero, una vettura. Il progetto della TG181 nacque così a partire dalla TG280 di F.2, naturalmente spinta da una evoluzione sovralimentata del motore Hart. Altra curiosità, quella dell'utilizzo dei pneumatici radiali Pirelli: la casa italiana tornò così in F.1 dove era assente dal 1958. I piloti, confermati, erano i dominatori della stagione 1980 in F.2, ovvero Derek Warwick e Brian Henton. Purtroppo però, la realtà si rivelò durissima. La vettura, concepita troppo in fretta così come troppo "giovane" era pure il motore Hart, era troppo pesante e poco potente, con un gap tecnico notevole rispetto alle concorrenti. La stagione fu così un vero disastro. I due piloti collezionarono una sequenza di mancate qualificazioni che si interruppero solo con il "miracoloso" accesso alla griglia di Henton a Monza. La "TG181" si guadagnò così il poco lusinghiero soprannome di "Flying pig", il maiale volante. Ma era lo scotto da pagare per l'apprendistato: l’epopea Toleman era solo all’inizio. ( Massimo Piciotti )
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