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DATI GENERALI Scuderia: Ray's Engineering Anno di produzione: 1965 Motore: Alfa Romeo Giulietta L4 1500cc. Telaio: Traliccio tubolare in acciaio (su base LDS-Cooper) Carburante e lubrificanti: Pneumatici: Dunlop Luogo di Produzione: Gwelo (Rhodesia, oggi Zimbabwe) Progettista: Ray Reed Impiegata nel: 1964 e 1965 Piloti: Ray Reed STATISTICHE GP Disputati: 0 (+ 1 nel Campionato Sudafricano di F1) Note : Iscritto, ma non prese parte al GP del Sudafrica 1965 Realpha RE1 Fra tutte le vetture "dimenticate" che hanno almeno lambito la storia della F.1, la Realpha – o "R.E. Alfa" come talvolta è individuata – è probabilmente la più "dimenticata" in assoluto. Eppure fu uno dei più interessanti prodotti del brulicante universo sudafricano delle corse automobilistiche che visse negli anni '60 un periodo di incredibile fulgore e creatività. Ray Reed era un ingegnere appassionato di corse della Rhodesia del Sud, oggi Zimbabwe, e costruì, con lo scopo di partecipare alle "Springbok Series" sudafricane, una vettura derivata da una Cooper "500" che chiamò RE-Cooper, da "Ray's Engineering", il nome del suo atelier di Gwelo, sua città natale. Nel '64 decise di costruire una seconda vettura sulla base di una LDS Cooper ma sostanzialmente originale e dotata del classico motore Alfa Romeo derivato dal 1.5 Giulietta che era di gran lunga il più comune fra i piloti-costruttori sudafricani del tempo. Reed presentò la vettura al Rand GP nel febbraio del 1964 finendo ottavo e partecipò in seguito a diverse competizioni in Rhodesia e Sudafrica nel corso della stagione. Si iscrisse poi al Gran Premio del Sudafrica, prima prova del Campionato del Mondo 1965, in programma ad East London il 1° gennaio, ma l'iscrizione non ebbe seguito alcuno. La "RE1" fu allora acquistata dal pilota Peter Huson e impiegata al GP di Rhodesia '66. Quella corsa, che si concluse con un ritiro, fu l'ultima apparizione in assoluto della Realpha su una pista. Il destino di Reed fu tragico: perse infatti la vita insieme ai suoi tre figli l'8 maggio del 1970 in seguito ad un incidente aereo. Stava pilotando il suo Cessna personale da Gwelo verso un luogo di villeggiatura, ma aveva iniziato il volo nonostante non avesse avuto l'autorizzazione a decollare a causa delle avverse condizioni metereologiche. Finì per schiantarsi contro il monte Kamberg. Massimo Piciotti
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Versione personale della Realpha RE1 con motore AlfaRomeo 1500cc, che avrebbe dovuto debuttare al GP del Sudafrica del 1965, ma il pilota Ray Reed sfortunatamente morì alcune settimane prima. Il disegno deriva da una F1 di Sauro Torreggiani, liberamente modificata e integrata