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DATI GENERALI Scuderia: Monteverdi Onyx Formula One Anno di produzione: 1990 Motore: Ford Cosworth DFR V8 3493cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Westergate House, West Sussex (GBR) Progettista: Alan Jenkins Impiegata nel: 1990 Piloti: 36, J.J.Lehto, 35, Gregor Foitek STATISTICHE GP Disputati: 2 Miglior risultato:

DATI GENERALI Scuderia: Monteverdi Onyx Formula One Anno di produzione: 1990 Motore: Ford Cosworth DFR V8 3493cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Westergate House, West Sussex (GBR) Progettista: Alan Jenkins Impiegata nel: 1990 Piloti: 36 J.J.Lehto, 35, Gregor Foitek STATISTICHE GP Disputati: 6 Miglior risultato: Foitek, 7° posto nel GP Monaco 1990 Onyx ORE-2 Uscito di scena il discutibile Van Vossem non senza strascichi, il team Onyx fu salvato dal fallimento dall'arrivo della Monteverdi, storico marchio fondato dal noto collezionista di vetture d'epoca ed ex-pilota Peter Monteverdi, che aveva già tentato quasi trenta anni prima una prima sfortunata avventura in F.1 con la MBM. Stefan Johansson fu licenziato per far posto al pilota svizzero Gregor Foitek – il cui padre Karl aveva contribuito all'acquisto da parte di Monteverdi – cosa che si rivelò una mossa sbagliata: lo svedese, infatti, intentò una causa con la nuova proprietà, vincendola. La "ORE-2", dove il verde aveva preso il posto del fucsia, fu varata a partire dal Gran Premio di Imola, anche se quanto la vettura fosse realmente differente dalla precedente – non a caso è a volte individuata come "ORE-1B" – non è effettivamente chiaro. Monteverdi a luglio trasferì la squadra in Svizzera, ma le troppe fatture non pagate ed il debito con Johansson costrinsero il patron a chiudere i battenti della scuderia poco prima del Gran Premio del Belgio. Due curiosità. La prima: la scuderia cambiò nome subito dopo la gara di Silverstone, diventando semplicemente "Monteverdi" senza più il marchio Onyx e cominciando a correre con licenza svizzera. La seconda: sui tentativi di Monteverdi di portare avanti il team pur senza soldi e con tanti debiti si sprecano le leggende. C'è chi parla di pezzi montati in massima economia e persino chi parla di "riciclo" di parti meccaniche cannibalizzate da vetture d'epoca esposte nel Monteverdi Museum di Binningen. Che ciò sia vero è naturalmente tutto da dimostrare, ma una cosa è certa: Gregor Foitek, ad un certo punto, nonostante la presenza nella direzione della scuderia del padre, si rifiutò di continuare a correre dichiarando che la "ORE-2" era una "trappola mortale". Parole testuali. Al suo posto fu chiamato Eric Van de Poele, ma il tracollo del team gli impedì di scendere in pista. ( Massimo Piciotti )