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    Osella FA1C '81-82

    DATI GENERALI Scuderia: Osella Squadra Corse Anno di produzione: 1981 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993 cc Elettronica: Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Agip Pneumatici: Michelin (1981) Pirelli (1982) Luogo di produzione: Volpiano (ITA) Google Maps Progettista: Giorgio Valentini Impiegata nel: 1981 e 1982 Piloti: 32 Jean-Pierre Jarier (1981), 31 Jean-Pierre Jarier (1982), 32 Riccardo Paletti (1982) STATISTICHE GP Disputati: 14 Miglior risultato: Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 FA1C Come già avvenuto nella stagione precedente, la nuova Osella in vista del 1982 venne messa a punto già nel corso della stagione 1981 ad opera di Giorgio Valentini affiancato dal tecnico francese Hervé Guilpin proveniente dalla ATS. La "FA1C" che esordì a Monza '81 era figlia di un progetto completamente nuovo ed era molto più leggera ed agile della precedente FA1B ma questo non modificò sostanzialmente il posizionamento della scuderia negli schieramenti di partenza che restò a centro-fondo gruppo. Nonostante ciò, alla "FA1C" è dovuto il miglior piazzamento nella storia della Osella in F.1, il quarto posto di Jarier ad Imola nel Gran premio "dimezzato" di San Marino, quello del "tradimento" di Pironi a Villeneuve che portò ai tragici fatti di Zolder. E tragico fu anche quanto accadde a Montreal poche settimane più tardi: il giovane pilota italiano Riccardo Paletti, solo da qualche gara affiancato a Jarier sulla seconda Osella, si presentò al via di una gara di F.1 per la terza volta nella sua carriera. Quel giorno il semaforo impiegò un tempo insolitamente lungo per volgersi al verde e Didier Pironi, che era in pole position, ebbe un inconveniente al motore della sua Ferrari che si spense; Pironi lo segnalò prontamente agitando le braccia, ma la partenza venne data lo stesso, e quando si accese il verde Paletti, che partiva dall'ultima fila e aveva quindi la visuale oscurata, colpì il retro della vettura di Pironi a una velocità di circa 180 km/h. Riccardo si procurò gravissime lesioni che ne causarono la morte, il giorno stesso, all'ospedale di Montreal. Avrebbe compiuto 24 anni due giorni dopo e tutto avvenne sotto gli occhi di sua madre, che si era recata in Canada all'insaputa del figlio per incoraggiarlo. ( Massimo Piciotti )
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