DATI GENERALI
Scuderia: Camel Benetton Ford Anno di produzione: 1991 Motore: Ford Cosworth HBA5 V8 3498cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio composita Carburante e lubrificanti: Mobil Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Witney, Oxfordshire (GBR) Progettista: John Barnard, Mike Coughlan, Gordon Kimball Impiegata nel: 1991 Piloti: Nelson Piquet, Roberto Moreno, Michael Schumacher
STATISTICHE
GP Disputati: 14 Vittorie: 1 Podi: 1 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 1 Miglior risultato: Benetton, 4° posto nel Campionato Costruttori 1991
B191
Il musetto rialzato che diverrà poi un marchio di fabbrica Benetton fino a quando, nel 2002, la scuderia sarà ceduta alla Renault. E, soprattutto, quell'asso del volante che ci voleva per lanciare definitivamente la scuderia nell'Olimpo. Il 1991 fu un anno cruciale per le sorti della Benetton. E, questo, al di là della "B191" che era una buona macchina disegnata da Barnard e dalla nuova coppia di progettisti Kimball-Coughlan e che permise a Nelson Piquet di vincere l'ultimo Gran Premio della carriera in Canada. Il fatto che avrebbe cambiato la storia delle corse nei successivi vent'anni accadde a Spa, durante il Gran Premio del Belgio. Un giovane tedesco esordisce al volante della Jordan per sostituire Gachot, fermato dalla giustizia inglese per una lite stradale che aveva avuto a Londra. Quel ragazzo si chiama Michael Schumacher, anni ventidue. Briatore capisce che l'uomo giusto è lui e, con una abile ed ardita iniziativa "manageriale", lo strappa letteralmente ad Eddie Jordan dando senza troppi complimenti il benservito a Roberto Moreno. Il tedesco esordisce con la B191 al Gran Premio d'Italia a Monza.
( Massimo Piciotti )