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  1. v6dino

    AGS JH22 '87

    DATI GENERALI Scuderia: Team El Charro AGS Anno di produzione: 1987 Motore: Ford Cosworth DFZ V8 3494cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Avgas / Atco Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Gonfaron (FRA) Progettista: Christian Vanderpleyn, Michel Costa Impiegata nel: 1987 Piloti: Pascal Fabre, Roberto Moreno STATISTICHE GP Disputati: 16 Miglior risultato: R.Moreno, 6° posto nel GP Australia 1987 JH22 La prima stagione completa nel Campionato Mondiale di F.1 fu affrontata dalla AGS con la nuova "JH22", progetto nato ancora dall'evoluzione della Renault-based "JH21", ma sostanzialmente rivisto ex-novo da Vanderpleyn. Si può dire che la AGS virò decisamente dal punto di vista tecnico, perdendo tutte le sue componenti italiane. Il motore Turbo Motori Moderni fu sostituito da un più convenzionale Cosworth aspirato: la scelta fu dettata dal cambio di regolamento varato dalla Federazione che estrometteva il turbo dal 1989, inducendo le piccole realtà come AGS a tornare al più economico aspirato con l'istituzione del Trofeo Colin Chapman. Inoltre gli pneumatici Pirelli furono sostituiti dai Goodyear, la partnership con la scuderia Jolly Club che aveva finanziato l'iscrizione a Monza '86 sciolta e Ivan Capelli sostituito dal francese Pascal Fabre, pilota AGS in F.2. La differenza di potenza con i motori turbo si fece sentire e la "JH22" faticò spesso a trovare la qualificazione. Ma nell'ultimo Gran Premio della stagione ad Adelaide, con una gara regolare ed approfittando della squalifica di Ayrton Senna, Roberto Moreno sostituto di Fabre, colse un isperato sesto posto, regalando ad Henri Julien e alla sua piccola scuderia il primo punto iridato della sua storia. ( Massimo Piciotti )
  2. v6dino

    AGS JH23B '89

    DATI GENERALI Scuderia: AGS Racing Anno di produzione: 1988 Motore: Ford Cosworth DFR V8 3493cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Gonfaron (FRA) Progettista: Christian Vanderpleyn, Michel Costa Impiegata nel: 1989 Piloti: Philippe Streiff, Joachim Winkelhock, Gabriele Tarquini, Yannick Dalmas STATISTICHE GP Disputati: 10 Miglior risultato: G.Tarquini, 6° posto nel GP Messico 1989 JH23B La "JH23B" era una versione aggiornata della "JH23" del 1988 con cui la AGS affrontò la prima parte della stagione 1989. La differenza più evidente rispetto all'originale era senza dubbio l'utilizzo del nuovo motore Ford Cosworth DFR al posto del "DFZ" che lo equipaggiava. Nonostante fosse una vettura di transizione, la JH23B ha avuto il merito di regalare alla AGS il secondo ed ultimo punto iridato della sua storia, grazie al sesto posto di Gabriele Tarquini al Gran Premio del Messico. Purtroppo però la vettura ha avuto parte da protagonista anche in un evento tragico: Philippe Streiff nel corso di una sessione di prova in vista del Gran Premio d'esordio in Brasile, ebbe un tremendo incidente dal quale uscì con gravissime lesioni alla spina dorsale che lo ha costretto su una sedia a rotelle. ( Massimo Piciotti )
  3. v6dino

    AGS JH23 '88

    DATI GENERALI Scuderia: AGS Racing Anno di produzione: 1988 Motore: Ford Cosworth DFZ V8 3494cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Gonfaron (FRA) Progettista: Christian Vanderpleyn, Michel Costa Impiegata nel: 1988 Piloti: Philippe Streiff STATISTICHE GP Disputati: 16 Miglior risultato: P.Streiff, 8° posto nel GP Giappone 1988 JH23 A dispetto dell'assenza di punti registrati in classifica alla fine della stagione, si può certamente affermare che la "JH23" sia stata la miglior AGS che si sia vista su una pista del Mondiale, anche grazie al talento di Philippe Streiff, ex-pilota di Julien in F.2, chiamato a diventarne il titolare. La vettura, nonostante fosse dotata di un motore aspirato, si trovò costantemente a centro griglia: in Canada Streiff si qualificò decimo ed in gara era saldamente quarto quando un cedimento meccanico, dopo 41 giri, lo costrinse al ritiro. Fu soprattutto la scarsa affidabilità a tradire Streiff che sfiorò diverse volte la zona punti senza tuttavia riuscire mai a raggiungerla. ( Massimo Piciotti )
  4. v6dino

    AGS JH21C '86

    DATI GENERALI Scuderia: Jolly Club SpA Anno di produzione: 1986 Motore: Motori Moderni 615-90 V6 1499cc Turbo Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Avgas / Atco Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Gonfaron (FRA) Progettista: Christian Vanderpleyn, Michel Costa Impiegata nel: 1986 Piloti: Ivan Capelli STATISTICHE GP Disputati: 2 JH21C Henri Julien era il proprietario di una pompa di benzina in Provenza con la passione per le corse automobilistiche, tanto che intraprese una saltuaria attività da pilota dilettante fin dagli anni '50. Fu a partire da questa passione e dal buon andamento dei suoi affari che Henri stabilì a Gonfaron, una piccola città quaranta chilometri a nord est di Tolone, la sua officina-atelier che chiamò Automobiles Gonfaronaises Sportives. Era il 1969 quando cominciò a preparare vetture da competizione e, di lì a poco, a costruire in proprio monoposto per la cadetta Formule France. Il primo telaio marchiato AGS fu siglato "JH1" – dalle iniziali di Julien – e fu progettato da Christian Vanderpleyn, assunto come meccanico anni prima e che da quel momento sarà la "testa pensante" dietro a quasi tutte le AGS costruite in seguito, fino alla sua prematura scomparsa nel 1992. La AGS divenne una delle più interessanti realtà "artigianali" dell'automobilismo sportivo francese, sempre più protagonista in diverse categorie ed in particolare in Formula Renault. Nel 1978 debuttò in F2 e nel 1980 Richard Dallest con la "JH15" regalò alla scuderia due storiche vittorie a Pau e Zandvoort. Le stagioni successive furono in F.3000 e poi nel grande circus iridato. Il primo approccio alla F.1 del Team AGS avvenne con la "JH21", vettura assemblata per partecipare al Mondiale 1986 e nata come rivisitazione di una vecchia Renault RE40 del 1983 – precisamente lo chassis '031' – che era stata precedentemente acquistata da Henri Julien. Il prototipo fu dotato del propulsore turbo Motori Moderni progettato da Carlo Chiti che equipaggiava anche le Minardi. Nel corso della stagione la vettura fu testata e modificata più volte, tanto che quando finalmente scese in pista al Gran Premio d'Italia era arrivata alla versione "C". Da notare anche che il primo pilota a testare la JH21 "A" era stato Didier Pironi, tornato al volante di una F.1 a quattro anni dal terribile incidente di Hockenheim: il francese dopo aver provato la macchina a Le Castellet decise però di non proseguire il suo impegno e lasciò il posto al giovane italiano Ivan Capelli. ( Massimo Piciotti )
  5. v6dino

    AGS JH22-MGN '89

    DATI GENERALI Scuderia: AGS Racing - Guy Negre Anno di produzione: 1987 Motore: MGN W12 3500cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Gonfaron (FRA) Progettista: Christian Vanderpleyn, Michel Costa, Guy Negre (motore) Impiegata nel: 1989 (solo test) Piloti: Philippe Billot JH22-MGN La vicenda sportiva della JH22 ebbe un curioso quanto fugace seguito nel 1989: Guy Negre era un ingegnere automobilistico con una lunga militanza in Renault che nel 1978 si mise in proprio per fondare il suo atelier specializzato nella preparazione dei motori da competizione che battezzò MGN. Sfruttando il ritorno all'aspirato, meno complesso e costoso del turbo, Negre aveva progettato un ambizioso sbarco in F.1 prima come fornitore di motori e poi, successivamente, come costruttore. La sua idea era davvero originale e molto diversa dalla soluzione intrapresa dai maggiori costruttori del momento: Negre progettò un motore 12 cilindri con configurazione a W, un concetto che in pista non si vedeva dagli anni '30, con una distribuzione "floating", ovvero a valvole rotative. Questa particolare configurazione con tre bancate asimmetriche di quattro cilindri, doveva assicurare una potenza notevole ma in uno spazio ridotto e compatto e con un peso complessivo del 25% inferiore al classico Cosworth. Il motore subì diversi test al banco e quando lo ritenne pronto, Negre cercò uno chassis per tentare una prova su pista. Chiese aiuto all'amico Henri Julien e questi gli mise a disposizione lo chassis '033' della AGS JH22 che aveva partecipato al Mondiale 1987. I test furono svolti nel piccolo autodromo di Grand Sambuc, nei pressi di Marsiglia, con al volante un collaudatore quasi sconosciuto, Philippe Billot. Non ci sono notizie certe sull'esito di quelle prove, né rilievi chilometrici disponibili. Quello che si sa è che la potenza del motore si rivelò ben inferiore a quella attesa, tanto che Negre fu costretto a rivedere profondamente il suo progetto che però, nel frattempo, perse ogni possibilità di sbocco in F.1. I pochi giri di Marsiglia restarono così gli unici della storia del W12 MGN nella categoria. ( Massimo Piciotti )
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