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  1. Dati Generali Scuderia: Escuderia Bandeirantes Anno di produzione: 1951 Motore: Maserati A6G L6 1988cc Telaio: Traliccio tubolare in acciaio e componenti in alluminio Carburante e lubrificanti: miscela di alcool e benzina Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Modena (ITA) Progettista: Vittorio Bellentani, Alberto Massimino Impiegata nel: 1952-1953 Piloti: Gino Bianco, Philippe Etancelin, Eitel Cantoni, Chico Landi, Jan Flintermann, Franco Comotti STATISTICHE GP Disputati: 6 (+7 extra campionato) Vittorie: 0 Podi: 2 (+1 extra campionato) Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 1 (+1 extra campionato) Miglior risultato: 8° posto nei GP di Francia e Italia 1952
  2. v6dino

    Maserati A6GCM '53

    DATI GENERALI Scuderia: Scuderia Alfieri Maserati Anno di produzione: 1953 Motore: Maserati A6G L6 1959cc Telaio: Traliccio tubolare in acciaio e componenti in alluminio Carburante e lubrificanti: miscela di alcool e benzina Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Modena (ITA) Progettista: Vittorio Bellentani, Alberto Massimino, Gioacchino Colombo Impiegata nel: 1953-1954 Piloti: Juan-Manuel Fangio, Felice Bonetto, Onofre Marimon, Josè-Froilan Gonzalez, Sergio Mantovani, Luigi Musso, Johnny Claes STATISTICHE GP Disputati: 8 (+4 extra Campionato) Vittorie: 1 (+1 extra Campionato) Podi: 6 (+3 extra Campionato) Pole Position: 2 (+1 extra Campionato) Giri Più Veloci: 4 (+1 extra Campionato) L'arrivo di Gioacchino Colombo alla Maserati e il suo ingresso nel progetto F.1 segnò una revisione notevole della A6GCM che portò ad una versione completamente nuova e siglata ora "53", conosciuta anche come "A6SSG". Oltre ad essere l'ultima versione potenziata della famiglia "A6" corredata da motore F.2 da due litri e prima Maserati a vincere un Gran Premio valido per il campionato del Mondo di F.1 con Juan Manuel Fangio a Monza '53, la "A6GCM/53" fu anche la vettura "ponte" che portò alla realizzazione della mitica "250F", la creatura corsaiola più riuscita della casa del Tridente. Con il nuovo regolamento che dal '54 richiedeva motori da 2.500 cc., Colombo e Bellentani svilupparono un nuovo propulsore 6 cilindri che installarono su alcuni esemplari A6GCM adattati, rendendole degli "ibridi", le "A6GCM/250F". Nota: La numerazione degli chassis Maserati era effettuata per ordine di produzione, indipendentemente dal modello, e iniziando con le prime due cifre che esprimevano la cilindrata. Per questo la numerazione delle "A6GCM" non è contigua, ma intervallata con quello delle "A6GCS Sport" anch'esse dotate di motore 2 litri. Massimo Piciotti
  3. DATI GENERALI Scuderia: Officine Alfieri Maserati e Squadre Private Anno di produzione: 1953, aggiornata per il 1954 Motore: Maserati 250F1 L6 2494cc Telaio: Traliccio tubolare in acciaio e componenti in alluminio Carburante e lubrificanti: miscela di alcool e benzina Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Modena (ITA) Progettista: Vittorio Bellentani, Alberto Massimino, Gioacchino Colombo Impiegata nel: 1954-1956 Piloti: Off. Alfieri Maserati: Roberto Mieres, Harry Schell, Prince Bira Escud. Mieres: Roberto Mieres Escud. Daponte: Jorge Daponte Team Schell: Harry Schell Ecu. Royale Siam: Prince Bira Ecu. De Graffenried: Emmanuel De Graffenried Escud. Uria: Alberto Uria, Oscar Gonzalez Scud. Volonterio: Ottorino Volonterio Escud. Pian: Alfredo Pian, Adolfo Schwelm-Cruz STATISTICHE GP Disputati: 11 (+12 extra Campionato) Vittorie: 0 (+1 extra Campionato) Podi: 0 (+4 extra Campionato) Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: 6° posto nei GP Argentina e GranBretagna 1954 e Argentina 1956 Con il nuovo regolamento che dal 1954 richiedeva motori da 2.500 cc., Colombo e Bellentani svilupparono un nuovo propulsore 6 cilindri destinato a fare la storia delle corse e della Maserati, il "250F1". Le prime vetture utilizzate per testare tale motore, furono degli "ibridi" costruiti utilizzando il vecchio telaio "A6GCM" opportunamente adattato per ospitare il nuovo motore. Conosciute anche come "250F Interim" furono portate in pista in veste ufficiale all'inizio della stagione '54 e poi per un periodo lungo da vari piloti semiufficiali. Il primo chassis approntato nel dicembre del 1953 fu il "2046", trasformato nel "2501". Seguirono poi il "2048/2502", il "2041/2503" e il "2044/2504". Solo nell'aprile del 1954 fu convertito anche il "2038" che divenne "2510". Massimo Piciotti
  4. DATI GENERALI Scuderia: Baron De Graffenried Anno di produzione: 1953 Motore: Maserati A6G L6 1953cc Telaio: Traliccio tubolare in acciaio e componenti in alluminio Carburante e lubrificanti: miscela di alcool e benzina Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Modena (ITA) Progettista: Vittorio Bellentani, Alberto Massimino, Gioacchino Colombo Impiegata nel: 1953-1954 Piloti: Emmanuel De Graffenried STATISTICHE GP Disputati: 8 (+11 extra Campionato) Vittorie: 0 (+3 extra Campionato) Podi: 0 (+2 extra Campionato) Pole Position: 0 (+1 extra Campionato) Giri Più Veloci: 0 (+2 extra Campionato) Miglior risultato: 4° posto nel GP del Belgio 1953 Massimo Piciotti
  5. v6dino

    Maserati A6GCM '52

    DATI GENERALI Scuderia Officine Alfieri Maserati Anno di produzione 1951 Motore Maserati A6G L6 1988 cc Telaio traliccio tubolare in acciaio Pneumatici Pirelli Luogo di produzione Modena google.maps Progettista Alberto Massimino e Vittorio Bellentani Impiegata nel 1952 e 1953 Piloti Felice Bonetto, Jose-Froilan Gonzalez, Franco Rol, Juan Manuel Fangio, Oscar Galvez e Sergio Mantovani STATISTICHE GP Disputati 3 (+4 fuori campionato) Vittorie 0 Podi 3 (+1 fuori campionato) Pole Position 0 Giri Più Veloci 1 Progettata dagli ingegneri Bellentani e Massimino, la nuova "A6GCM" – A per Alfieri (Maserati), 6 cilindri Ghisa Corsa Monoposto, successivamente siglata "52" per distinguerla dalla versione completamente diversa dell'anno successivo – era derivata solo in parte dall'A6GCS: la meccanica, ad esempio, inizialmente prevedeva le stesse misure di alesaggio e corsa ma era dotata di distribuzione a doppio albero a camme in testa. Il telaio s'ispirava a quello della 4CLT/48 e si rivelò subito non completamente adeguato a gestire la potenza del propulsore. La vettura fu quindi sottoposta a continue modifiche e, già al debutto nel Gran Premio d'Italia del 1952, il telaio fu rinforzato, il motore diventò "quadro" e fu adottata la doppia accensione. Nel 1953, con l'arrivo di Gioacchino Colombo, il progetto fu sottoposto ad una totale revisione. L'unità motrice raggiunse la potenza di 190 cavalli ed il telaio fu realizzato con una struttura a traliccio, molto resistente agli sforzi torsionali. L'efficienza della monoposto divenne così molto elevata ed in numerosi Gran Premi riuscì a spezzare l'egemonia della Ferrari. Massimo Piciotti
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