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  1. leopnd

    Indycar - Birmingham

    until
    Honda Indy Grand Prix Of Alabama https://barberracingevents.com/
  2. 3d dedicato a questo giochino della Papyrus che tanto mi ha dato negli anni
  3. Andrea Gardenal

    Takuma Sato

    Takuma Sato, nato a Tokyo, Giappone, il 28 Gennaio 1977 Team: AJ Foyt Enterprises
  4. leopnd

    Chip Ganassi

    Floyd Chip Ganassi Jr, nato il 24.05.1958. e' stato un ex pilota, oggi proprietario della Chip Ganassi Racing. Da piu' di 30 anni nella scena automobilistica Americana, e' uno dei piu' conosciuti e vincenti "team owner" in circolazione. Attualmente la Chip Ganassi Racing corre nella Indycar, nella NASCAR e nella WeatherTech SportsCar Championship. Ganassi ha frequentato la Bob Bondurant Scuola Guida nel 1977. Ha vinto la sua prima gara in Formula Ford, all'età di 18 anni. Ha iniziato la sua cariera in Indycar nel 1982., dopo la laurea presso la Duquesne. Ha gareggiato nella 500 miglia di Indianapolis cinque volte (miglior piazzamento 8° nel 1983.). E' stato votato come Most Improved Driver nel 1983. (9° assoluto a fine stagione). Nel 1984. ebbe un gravissimo incidente a Michigan che interoppe la sua carriera da pilota. Ritornò alle gare brevemente nel 1986. (IMSA, Le Mans, CART). Dal 1988. comincia la sua carriera da team owner, prima come co-proprietario della Patrick Racing, e poi, nel 1990. come proprietario della fresco fondata Chip Ganassi Racing...
  5. leopnd

    Indycar - St. Petersburg

    until
    Firestone Grand Prix Of St. Petersburg www.gpstpete.com
  6. leopnd

    Indycar - Indianapolis

    until
    INDYCAR Harvest GP www.indianapolismotorspeedway.com
  7. leopnd

    Indycar - Mid-Ohio

    until
    Honda Indy 200 At Mid-Ohio midohio.com
  8. Penske fan

    Dario Franchitti

    Scusate ma non ce la facevo a metterlo tra i piloti del passato . Dario Franchitti nasce a Bathgate, vicino Edinburgo, il 19 maggio 1973 e come molti futuri colleghi ha le corse nel sangue. Suo padre George, titolare di un azienda produttrice di gelati, è anche un pilota amatoriale ed è spesso accompagnato in pista da Dario che, contagiato dal virus, si cimenta col kart a 10 anni e inizia subito a vincere, prima in Scozia e poi in tutta la Gran Bretagna. A 17 anni lascia la scuola, diventando il ragazzo di bottega del team di David Leslie, dove fa un po’ di tutto e impara molto sul mondo delle corse. Passa in monoposto nel 1991, col padre che ipoteca la casa di famiglia per trovare i finanziamenti per affrontare una stagione di F.Vauxhall Junior, in cui Dario vince subito il titolo. Nel 1992 passa al campionato principale di F.Vauxhall col team di Paul Stewart, dove incontra Sir. Jackie, che diventa un imprescindibile punto di riferimento. Dario chiude la prima stagione al quarto posto aggiudicandosi il McLaren/Autosport Young driver award, che lo aiuta a coprire il budget per la stagione successiva, in cui lo scozzese conquista il titolo. Economicamente sono comunque periodi di magra e quando non corre Dario è spesso impegnato come istruttore in scuole di guida veloce e nella consegna di auto per diverse concessionarie. Nel 1994 lo scozzese è promosso dal team Stewart in F.3 Inglese al fianco di Jan Magnussen. Forte di precedenti favorevoli con il danese Franchitti affronta con fiducia la stagione, vincendo la prima corsa. Nel resto del campionato però Magnussen è semplicemente inarrestabile, vince 14 corse su 18 aggiudicandosi il titolo con anticipo record. Per Dario è invece una stagione frustrante, con diversi problemi che ne frenano spesso la marcia. Conclude il campionato al quarto posto, perdendo in parte la fiducia della squadra. In difficoltà a trovare i fondi per affrontare un’altra stagione in F.3 o fare il passaggio in F.3000, la carriera di Dario è a un bivio, fino a quando una chiamata inaspettata porta a una enorme opportunità . Norbert Haug, direttore sportivo Mercedes, decide infatti di puntare sui giovani e ingaggia Franchitti in DTM e nella sua versione internazionale, l’ITC. Dario rischia di rovinare tutto al primo test con la nuova macchina, che distrugge alla prima presa di contatto tradito dalle gomme fredde. Si fa però perdonare alla prima corsa di Hockenheim, dove ottiene la pole. Nel 1995 è quinto in DTM con 4 podi mentre si classifica terzo nell’ITC, vincendo al Mugello. Nell’ 1996 l’ITC assorbe il DTM, dando vita a una serie stellare. Dario si mantiene per tutto il campionato nella parte alta della classifica grazie a un’ottima costanza di risultati. A fine stagione avrà messo insieme 8 podi, compresa la vittoria di Suzuka, una delle sue piste preferite con il Mugello. Questi risultati gli valgono il quarto posto finale. A Silverstone in Formula 3 nel 1994 Con la vittoria al Mugello nel 1995 Dario diventa, a 22 anni, il più giovane vincitore di sempre in DTM/ITC Prima corsa ITC ’96 a Hockenheim L’ITC dura solo un anno, ucciso dai suoi costi esorbitanti, ma Franchitti non è rimasto fermo. Già nella stagione precedente lo scozzese parla con Norbert Haug e Paul Morgan della possibilità di correre nella CART americana, in cui la Mercedes è entrata ufficialmente nel ‘94. A inizio ’97 Franchitti prova per la prima volta la Reynard-Mercedes del team di Carl Hogan. La prima presa di contatto è scioccante. Abituato a una macchina leggera, con relativamente poca deportanza e numerosi aiuti elettronici, Dario all’inizio fatica ad adattarsi a una vettura da 900 cv, oltre 700 kg e molto dura dal punto di vista fisico. Dopo qualche giorno comincia comunque ad ottenere ottimi riscontri, convincendo il team manager americano. Parallelamente ha la possibilità di svolgere il ruolo di collaudatore per la McLaren, che già aveva provato nel 1995. Ron Dennis propone allo scozzese un contratto a lungo termine lasciandogli la libertà di correre in America, con la vaga speranza di correre un giorno in F.1. Franchitti però rifiuta la proposta, che in realtà garantisce poco al suo futuro agonistico, concentrandosi sulla possibilità americana. La prima corsa CART a Homestead è difficile: Dario si qualifica bene, in quinta fila, ma in gara commette il classico errore da rookie, finendo nello sporco mentre viene doppiato da Andretti, andando a muro. L’avversario dello scozzese per il titolo di rookie of the year è Patrick Carpentier. Franchitti è quasi sempre il più veloce dei debuttanti, ma sfortuna ed errori gli impediscono non solo di ottenere grossi risultati, ma anche di chiudere nei punti con continuità . Dopo sei corse di apprendistato in cui racimola 3 punti a Surfers Paradise, a St Louis, la gara di casa del team Hogan, arriva la grande occasione. Dopo una partenza tranquilla a centro gruppo, una buona strategia lo porta in testa negli ultimi giri, prima che un problema al cambio lo metta fuori corsa. A Detroit Dario si qualifica quinto ma tampona Zanardi alla prima curva e un errore strategico lo estromette poi dalla lotta per la vittoria. A Portland è tra i più efficaci sul bagnato, lottando alla pari col pilota italiano, ma si ritira per un incidente evitabile con Unser. A Toronto arriva la prima pole con un’altra grandiosa prestazione in qualifica, vanificata però da un contatto alla prima curva con Bobby Rahal che lo spedisce a fondo gruppo, prima che un altro incidente lo elimini del tutto dalla corsa. L’ultima grande occasione arriva a Road America, dove Franchitti è ancora tra i più veloci sul bagnato, uscendo dai box dietro il leader Blundell dopo il primo turno di soste. Incredibilmente però rovina tutto dietro la pace car, perdendo il controllo della vettura all’uscita di curva 1 e centrando il muro. A fine stagione Dario può quindi contare su 10 miseri punti mentre Carpentier, mai veloce come lo scozzese anche a causa delle meno competitive gomme Goodyear, mette a segno due piazzamenti che sommati al secondo posto di St Louis gli garantiscono il titolo di rookie dell’anno. La velocità di Franchitti non è però passata inosservata e Barry Green, che sta rifondando la squadra campione nel ’95 con Villeneuve, propone allo scozzese un contratto per le stagioni successive. Il cambio di casacca manda su tutte le furie Carl Hogan, che appieda Dario per l’ultima corsa di Fontana, sostituendolo con Robby Gordon Piloti Mercedes nel 1997: Unser, Gugelmin, Tracy, Carpentier, Blundell, Moore e Dario A Laguna Seca davanti a De Ferran e Zanardi Nel 1998 Dario si afferma come top driver e potenziale candidato al titolo della serie CART. Il team Green schiera infatti due Reynard-Honda-Firestone che poco hanno da invidiare alle vetture gemelle del team Ganassi, dominatore degli ultimi campionati. Sulla carta il ruolo di Franchitti è quello di gregario della star del team, Paul Tracy, lasciato libero da Roger Penske a fine ’97. Fin da subito però Dario chiarisce il suo ruolo risultando immediatamente più competitivo del canadese, che vive una stagione piena di sfortune e incidenti. Dopo le corse difficili di Homestead e Motegi, a Long Beach lo scozzese rimane in zona vittoria per tutta la gara, ma nulla può per contenere la furiosa rimonta di Zanardi, che recupera un giro e con gomme più fresche brucia nel finale lui e Bryan Herta. Gli ovali successivi regalano poche soddisfazioni, eccezion fatta per l’ottimo quarto posto di Milwaukee. Quando inizia la stagione degli stradali Franchitti si inserisce definitivamente tra i protagonisti. A Detroit chiude quarto mentre a Portland domina la corsa, gettando tutto al vento quando spegne il motore durante una sosta, prima di essere eliminato da PJ Jones. àˆ però buon terzo a Cleveland e ottiene un’altra pole a Toronto, dove domina fino alle ultime battute quando il pedale del freno va a fondo mandandolo in testacoda e costringendolo al ritiro. Dopo il motore rotto di Michigan parte in prima fila a Mid Ohio, ma è eliminato in un contatto con Herta che coinvolge anche Vasser. Finalmente a Road America arriva il primo liberatorio successo. Dario supera Andretti durante un turno di soste e prende il largo, ripetendosi poi nell’appuntamento successivo di Vancouver, dove è un deciso sorpasso sullo stesso Andretti negli ultimi giri a garantirgli la vittoria. Dopo il quarto posto di Laguna Seca la corsa di Houston, flagellata dal maltempo, diventa un affare privato tra Franchitti e Tracy. In un estremo tentativo di sorpasso del canadese, le vetture del team Green entrano in contatto e il successivo scontro col muro costringe Tracy al ritiro, portando a un violento confronto ai box con l’esasperato Barry Green. A Surfers Paradise Dario riesce a soffiare la pole a Zanardi, ma i meccanici del team Ganassi restituiscono la testa al campione, che controlla la gara fino al traguardo. Nella seconda metà di campionato Franchitti è il pilota che ottiene più punti, ma un ritiro per problemi al motore nell’ultima corsa di Fontana e la contemporanea vittoria di Jimmy Vasser gli costano il secondo posto in classifica. Pole position a Toronto Station 5, prima vittoria a Road America Nel 1999 Franchitti è tra i più seri candidati al titolo con Moore, Vasser e Andretti. Nessuno può però prevedere l’impatto che avrà sul campionato il rookie Montoya, che prende il posto di Zanardi al team Ganassi. La corsa al titolo rimane molto aperta per metà stagione, ma dopo la corsa di Chicago Dario e Juan sono gli unici reali contendenti. Franchitti si dimostra molto competitivo nella corsa di apertura a Homestead, ma una tattica azzardata porta alla vittoria il suo grande amico Greg Moore, mentre Dario chiude terzo negli scarichi di Andretti. A Motegi lo scozzese però colpisce il muro e a Long Beach si scatena il ciclone Montoya. Dopo le avvisaglie del Giappone, il colombiano mette in mostra tutta la sua grinta e velocità sulle strade della California, passando in una ripartenza Franchitti e andando a vincere approfittando dell’errore del poleman Kanaan. Nelle corse successive di Nazareth e Rio il colombiano stupisce ancora di più, dominando alla grande i due difficili ovali. Franchitti è solo ottavo in Pennsylvania e chiude buon secondo in Brasile. A St Louis la tensione torna alle stelle nel team Green quando Franchitti tenta un difficile sorpasso su Tracy in curva 3. Il canadese non concede abbastanza spazio e il contatto che ne consegue manda in testacoda Dario e a muro Paul. Franchitti riesce comunque a raccogliere un eccellente terzo posto. Tracy si rifà tornando finalmente alla vittoria a Milwaukee, dove Franchitti è settimo. A Portland Dario ingaggia un lungo duello sui consumi con Montoya, che lo precede sul traguardo ma viene comunque battuto da De Ferran, su una strategia più aggressiva che gli impone di tirare al massimo ed effettuare un rabbocco nel finale. Montoya vince però la corsa successiva a Cleveland, mentre Franchitti si ferma bloccato dal motore. Road America segna una battuta d’arresto per entrambi: Dario prima va in testacoda e poi si ritira mentre Montoya domina a lungo ma nel finale resta senza marce. Il colombiano domina anche a Detroit ma un errore via radio di Chip Ganassi lo costringe a una strategia suicida. Viene poi eliminato da una tamponata di Castroneves, con Franchitti che arriva finalmente al successo, accorciando le distanze in campionato. Il contrattempo non scoraggia però Juan, che infila tre successi consecutivi che sembrano chiudere la contesa. A Mid Ohio Franchitti parte in pole e domina a lungo, perdendo però tutto il vantaggio a causa di una foratura lenta, con Montoya che supera alla grande Tracy e ha campo libero dopo l’ultima sosta. Nella corsa di casa Ganassi a Chicago Juan e Dario si scambiano a lungo la testa della corsa, transitando nell’ordine sul traguardo separati da Moreno, che inspiegabilmente non da strada a Franchitti A Vancouver, in una corsa difficilissima sul bagnato, i contendenti al titolo arrivano allo scontro diretto e Franchitti commette un errore clamoroso quando, nel tentativo di passare il colombiano, perde il controllo della vettura e finisce contro le gomme. Montoya, nonostante una corsa tutt’altro che entusiasmante, guadagna altri punti sul rivale a Laguna Seca, quando Franchitti si ritira dopo un contatto con Moore ed è ormai staccato di 28 lunghezze. Il campionato sembra finito, ma a Houston Montoya distrugge una sospensione colpendo la vettura ferma in pista di Castroneves. Franchitti invece perde numerose posizioni a causa di un treno di gomme difettoso, ma dopo le soste si produce in una esaltante rimonta che gli vale il secondo posto dietro Tracy. A Surfers Paradise Dario conquista la pole con 8 decimi di vantaggio su tutti, dominando la corsa. Montoya, dopo delle prove difficili, è bloccato al terzo posto dietro Fernandez fino a quando non perde incredibilmente il controllo della vettura, schiantandosi contro le gomme. La vittoria permette a Franchitti di presentarsi all’ultima corsa di Fontana con un vantaggio di 9 punti sul rivale. Dopo una stagione di lavoro perfetto della squadra però, lo scozzese perde due giri nella prima parte di gara a causa di un problema a un pit stop. Sul finale non può evitare un ultimo rabbocco e chiude al decimo posto, con Montoya che arrivando quarto raggiunge Dario in classifica e si aggiudica il titolo per il maggior numero di vittorie, 7 contro 3. La delusione per la sconfitta lascia però subito spazio al dolore per la scomparsa di Greg Moore, il miglior amico di Dario oltreoceano, vittima di un incidente delle cui conseguenze i piloti vengono tenuti all’oscuro fino alla bandiera a scacchi. Duello Franchitti-Montoya a Long Beach Contendenti al titolo 1999 Dario e l’amico Greg Moore Dopo un inverno difficile Dario torna alla guida della sua Reynard nel febbraio 2000 per i test pre stagionali a Homestead, in cui lo scozzese è vittima di un incidente tremendo, che lo porta a sbattere la testa contro il muro provocandogli un grave trauma cranico e diverse fratture al bacino. Le conseguenze dell’incidente, che per molto tempo incideranno su riposo e concentrazione, sono parte in causa delle prestazioni altalenanti di Franchitti nelle stagioni successive. Dario riesce comunque a prendere il via a Homestead, ma il 2000 è una stagione storta, in cui le sue imperfette condizioni fisiche si sommano a tante piccole sfortune ed errori che a fine stagione lo lasceranno senza vittorie, oltre a estrometterlo dalla lotta per il titolo. Il primo risultato di rilievo arriva a Motegi, con un secondo posto che risolleva un inizio di campionato pessimo. A Nazareth, come anche a Toronto, Houston e Surfers Paradise è coinvolto in un incidente al primo giro, mentre a Chicago si tocca ancora una volta con Tracy, che guida a lungo la classifica ma nelle ultime corse si deve arrendere a De Ferran. I migliori risultati per Dario sono due terzi posti a Michigan e Laguna Seca, mentre la piazza d’onore di Vancouver è la più amara delle delusioni. Il team Green domina il fine settimana e lo scozzese è determinato a onorare con un successo la corsa di casa di Greg Moore. Dario domina ma all’ultima sosta fa spegnere il motore, chiudendo secondo alle spalle di Tracy. La stagione si chiude con un ritiro a Fontana per rottura del motore e un 13° posto in classifica. In un test organizzato da Jackie Stewart, Franchitti prova a luglio la Jaguar F.1 a Silverstone. Il primo giorno Dario prende le misure alla vettura, fiducioso di poter esprimere il suo valore l’indomani. La vettura che però il team gli mette a disposizione è, a suo dire, diversa e molto più lenta, decretando il fallimento del test. Lo scozzese rimarrà sempre convinto che la squadra, dilaniata da lotte interne, lo abbia sabotato di proposito. A Detroit parte secondo con lo stesso tempo di Montoya. Chiude la corsa al quarto posto. Il negativo test con la Jaguar F.1
  9. leopnd

    Indycar - Gateway

    until
    World Wide Technology Raceway At Gateway www.wwtraceway.com
  10. leopnd

    Indycar - Indianapolis

    until
    104th Running Of The Indianapolis 500 www.indianapolismotorspeedway.com
  11. leopnd

    [POSTPONED] Indycar - Mid-Ohio

    until
    Honda Indy 200 At Mid-Ohio midohio.com
  12. Non si ferma l'Indycar che dopo il fantastico weekend a Road America va ad Iowa con un nuovo doubleheader, per nostra sfortuna di notte, ma tant'è... Fact of the day: da contorno ci sarà la gara della ARCA NASCAR Series...
  13. Questo weekend abbiamo il doubleheader ad Elkhart Lake!
  14. leopnd

    Indycar - Iowa

    until
    Iowa Indycar 250s www.iowaspeedway.com
  15. leopnd

    Indycar - Road America

    until
    REV Group Grand Prix At Road America www.roadamerica.com
  16. leopnd

    Indycar - Indianapolis

    until
    GMR Grand Prix www.indianapolismotorspeedway.com
  17. aleabr

    GP annullati e rischio

    Buongiorno, fino a qualche giorno fa era uno spauracchio, ora è una certezza che si sta pian piano materializzando. Non voglio ne fare l'allarmista ne l'irresponsabile ma solo fare via via nei mesi un quadro di quanti e quali gare delle tre massime serie a ruote scoperte stanno facendo le spese dell'attuale situazione mondiale. Seguendo trasversalmente F.INDY/F1/f.e ovvio che ho 'imparato' a vedere anche un calendario unificato di tutti gli eventi come un unico percorso e mi vengono ormai automatici i ragionamenti su tutti e tre i calendari... Corse le prime 5 gare della formula.e, disputate prima del problema che è sorto (Ryad 1 e 2, Cile, Messico e Marocco) andiamo... ...allo stato attuale che ho maturato ed accolto con il seguente quadro: I 2 GP della Cina saltati: Hainan e Shangai (f.e e F1) congelati. Di 2 giorni fa la conferma di disputare Melbourne (F1) che per ora si salva resta in calendario e quindi (a meno che di rocamboleschi capitomboli dell'ultimo minuto si corre) A St.Petersburg non ci sono mai stati problemi in vista e anche questo (F.INDY) credo si corra senza problemi Entrambe queste gare il 15 marzo. Andiamo avanti, come già detto il 21 marzo si sarebbe dovuto correre Hainan (f.e) ma salta (si spera in data da definirsi). Il 22 marzo si correrebbe il GP del Bahrein (F1) che per ora è confermato ma attenzione ha già congelato la vendita dei biglietti (segnale che sinceramente non mi entusiasma). Poi magari fanno il GP a porte chiuse ma potrebbe accadere di peggio. Il 4 aprile ci sarebbe stata Roma (f.e) e sappiamo da ieri già cosa si è deciso: gara annullata (al momento) forse posticipata. Il 5 aprile si correrebbe in Alabama (F.INDY). Lo stato sudista al momento non segna grandi problemi ma gli Stati Uniti pare abbiano sottovalutato il problema e non so che possa accadere in capo ad un mese. Spero si corra! Il 5 aprile si corre anche in Vietnam (F1) ma visto l'inizio del 'recesso' in Cina non credo ci possano essere problemi. Il 18 e 19 aprile si correrebbero Parigi (f.e) e Long Beach (F.INDY). Nel primo caso se sono saltati Cina ed Italia fortemente coinvolti allo stato attuale, temo sinceramente che anche la Francia possa dover far la stessa scelta ed anche la seconda tappa europea possa venir congelata. Il secondo caso è purtroppo simile: la California attualmente ha dichiarato lo stato di calamità ed è di ieri la notizia che Long Beach possa essere messa a rischio... (che palle aggiungo) Il 26 aprile si va ad Austin (F.INDY) e NON voglio credere che anche lì possa esserci il problema! Il problema attualmente in previsione si presenta per maggio quando il 3 si correrebbe in contemporanea: la Corea (f.e) e l'Olanda (F1). Se il primo lo do quasi per spacciato senza dover sottolineare il delirio che c'è a Seoul a Zaandvort ci potrebbero essere rischi? In Germania e Francia il fenomeno si sta allargando e non vorrei che la cosa vada ad interessare pesantemente anche i Paesi Bassi. Il 9 e 10 maggio si correranno IMS GP e Barcellona (F.INDY e F1): lo stato dell'Indiana sarà una calamita e non vorrei che anche in questo caso ci potrebbero risentire stravolgimenti mentre la Spagna è uno dei 5 stati più colpiti e maggio è fra 2 mesi esatti! A fine maggio arriveranno Montecarlo e la 500 miglia e VOGLIO essere positivo: a quel punto la situazione potrebbe essere parzialmente risolta e le 2 gare più attese della stagione non dovrebbero risentire troppo delle vicende. Allo stato attuale in congelamento e si spera, nelle migliori condizioni poterle inserire nuovamente in calendario sono 3 gare: Haitang, Shangai e Roma! Spero e ribadisco spero che Parigi e Seoul non debbano vivere lo stesso fato anche se il calendario di formula.e sembra fatto appositamente per andare a correre la dove la situazione è più complessa e nei periodi di maggior complessità: se l'avessero progettato non sarebbe riuscito così 'bene'. Per Long Beach vorrei pensarci dopo oltre 40 anni di GP ininterrottamente...
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