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Neptunus

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  1. Neptunus

    Jacques Villeneuve

    Grazie per l'apprezzamento ! Anche io sono d'accordo, dovendo scegliere il Villeneuve più forte in assoluto , sceglierei quello del biennio 2000 e 2001. Nel 2000 la vettura era un pò più veloce anche se meno affidabile, e gli permise gare più gizzanti e spettacolari, però non sottovaluterei il 2001, anno nel quale la Bar Honda, fu molto affidabile ma abbastanza compassata, era un anno nel quale ci si poteva anche un pò deprimere, invece Jacques guidò alla grande, sempre con grande abilità e concentrazione, riuscì ad esserci quando gli si presentarono le occasioni giuste, i podi di Barcellona e Germania, il quarto posto a Monaco, con quella Bar, meritano un plauso certamente... Ricordo anche un bel sorpasso in Brasile sempre nel 2001 su una Jaguar, all'esteno... Poi aggiungerei che nel 2001, dopo l'incidente in Australia con un suo piccolo infortunio, già si vide come i media lo avessero sul gozzo, già cominciarono a criticare, a dire che Panis era più velocedi lui o sciocchezze simili. Poi quando tornò la forma fisica non ce ne fu più per il Francese....
  2. Jarno Trulli secondo me è stato dopo Patrese ed Alboreto, il migliore pilota Italiano degli ultimi 25 anni... Ho letto in queta pagina l'analisi di Jax e concordo in pieno, però non mi sembrava arrendevole in gara, anzi, mi pareva spesso molto veloce sul passo gara puro nonostante abbia guidato per anni vetture davvero mediocri, se non proprio scarse... Ad inizio carriera fu molto sfortunato a legare per tre lunghi anni il suo destino alla terribile Prost, perse tre anni importanti mentre altri hanno avuto la fortuna di debuttare e mettersi in mostra in team , non voglio dire buoni, ma almeno decenti. Trulli è stato il pilota che ho amato di più insieme ad Alesi, come dicevate era un pilota molto pulito, grande campione di Kart, ottimo preparatore di gare, veloce e puntiglioso, forse perdeva un pò di tempo in bagarre, no che non sapesse superare, intendiamoci, anzi soprattutto nelle difese era proprio coriaceo, ma a volte faticava un pò ad inventarsi il sorpasso. Comunque eccetto la sua bravura, purtroppo ancora oggi molto sottovalutata da alcuni, io lo ammiravo molto come persona. Era, è una persona amabile, sempre educato, sempre ponderato, mite, equilibrato, onesto e leale, di una signorilità esemplare, si potrebbero sprecare gli aggettivi per lui, davvero quella che si dice una bella persona, un vero esempio sportivo. Spero possa divertirsi in Formula E , una Formula che non sarà tra le più accattivanti, ma che merita rispetto, perchè è un bene per l'umanità , da l'imput per evolvere tecnologie per auto non inquinanti e dimostra che anche le vetture elettriche possono correre, chi è sensibile ai temi dell'ambiente può capire...
  3. Neptunus

    Jean Alesi

    Si, concordo con Pescarese, ero attentissimo a Jean e a scrutare la griglia per scorgere la Sauber, Jarno non ebbe alcuna colpa, si trovò come Jean al momento sbagliato nel posto sbagliato, nella prima partenza è completamente incolpevole, nella seconda fu sfortunato , perchè non ebbe lo spazio sufficente per inserire la giusta traiettoria. Nel 1998, queste cose potevano capitare, erano parte integrante della bella vecchia Formula 1, naturalmente mi dispiacque molto per Jean, la mia gara televisiva fu mutilata, ma tanto jean quanto io non ci arrabbiammo con Trulli. Mi arrabbiai un pò nel 1999, così come anche Alesi, pichè si verificò lo stesso incidente e in quel caso mi sembra per colpa di Jarno. Jean disse di essere passato in albergo la sera prima a salutare Trulli e raccomandarsi di tentare di non fare entrambi la stessa fine del 1998, poi dopo l'incidente Alesi dichiarò in Tv, che sperava in una bella multa per l' Abruzzese , perchè secondo lui non si era comportato da professionista. Jarno da signore qual'è , non diede peso alle dichiarazioni di Jean, infatti i due dopo quel piccolo sfogo, tornarono in ottimi rapporti. Ricordo bene l'episodio dell'aglio, Jean disse che un suo amico, un ristoratore di Capri gli aveva suggerito questa "mossa" scaramantica e direi anche simpatica ed originale in un mondo ipertecnologico come quello della Formula 1 Fase iniziale del Grand Prix del Canada 1999, vedete il replay dal minuto 9.33, Trulli viene stretto un pò troppo da una Stewart , ma secondo me arriva troppo veloce, è costretto al taglio e centra la Sauber di Alesi, peccato perchè Jean poteva ambire alla zona punti in quella gara
  4. Neptunus

    Michael Schumacher

    Ciao, credo che infondo ci sia stata un pò di veemenza di troppo tra Kitt e Muresan80, infondo dovrebbe essere solo uno scambio di opinioni, capisco, una frase tira l'altra, ma non è il caso di litigare. Io vorrei spezzare una lancia per Kitt, perchè la mia considerazione del pilota Tedesco è sia quella di Muresan80 che quella di Kitt allo stesso tempo, quindi sento di essere in una posizione di mezzo. Non credo che si voglia negare l'indole "scorretta" del pilota Schumacher, nessuno alla luce della sua carriera potrebbe farlo, Adelaide 94, fu una scorrettezza, non ci piove, così come Jarez 1997 ai danni di Villeneuve e queste sono almeno quelle plateali. Anche Monaco 2006 è considerabile una manovra scorretta, non pericolosa , ma eticamente da censurare ed infatti fu giustamente punita. La chiusura su Barrichello fu eccessiva, pericolosa e troppo dura verso un ex compagno di squadra con il quale c'era stato tanto trascorso, io almeno non l'avrei fatto , proprio per rispetto verso Rubens, infatti se non ricordo male ebbe uno stop and go. Ma essendo meno intransigenti si potrebbe pensare anche ad un vero e proprio errore di valutazione del Tedesco , forse anche sorpreso della persistenza di Rubens nell'attacco in un punto così "stretto",può essere ,mi sembra che Schumacher fosse al rientro e magari avesse perso un pò l'occhio.... Gli do torto ,ma forse più che di vera scorrettezza, si potrebbe parlare di un errore di valutazione vero e proprio, errore grave certamente, ma non in "malafede" , del resto non credo che abbia voluto rischiare di proposito una cosa così stupida , senza in palio niente di importante , per giunta con un vecchio amico, perchè in tal caso ,sarebbe stato proprio un pazzo furioso oltre che scorretto ! Sulla Benetton del 1994 non posso pronunciarmi, non seguii quella stagione se non vedendo qualche gara così, a posteriori umanamente mi dispiacque molto per Damon Hill, essere beffati in quel modo è ingiusto, ma non posso dire chi avrebbe effettivamente meritato tra i due di vincere, direi, sbilanciandomi , Damon, solo ed esclusivamente per il suo danno finale. Credo , non bisogni giustificare le scorrettezze di Schumacher con quelle di Senna o altri, però effettivamente a volte , ed anche io stesso in passato ne sono stato vittima, quando vedevamo manovre al limite del Tedesco, dopo gli episodi del 1994 e 1997 ,ci veniva da pensare subito alla scorrettezza, magari anche calcolata, più che ad un'eccessiva ruvidezza in pista o a veri e propri errori di valutazione, che in tanti commettevano. Quindi effettivamente bisogna stare attenti al pregiudizio, come a dire, uno è stato messo in prigione una volta perchè ha rubato, allora ruberà per sempre, certo lo si deve tenere d'occhio, ma cercando di essere lucidi ed obiettivi. Insomma , Schumacher fu certamente un pilota scorretto, ma non è che ogni sua manovra dura sia stata necessariamente scorretta. Spero di non aver fatto arrabbiare nessuno, il mio intervento è solo la mia opinione e spero possa essere una sintesi "mediatrice" tra due visioni differenti
  5. Neptunus

    Jacques Villeneuve

    Comlimenti Jax, per il Topic, è veramente ben fatto, ho dato un'occhiata rapida, nel tempo vedrò meglio,però ci sono tanti bei video e belle immagini, traspare tutta la tua passione per il tuo beniamino. Una passione giusta e giustificabile a mio avviso, non tifavo per Villeneuve, ma l'ho rispettato molto non solo come pilota , ma proprio come persona... Dai tuoi interventi mi è venuto il dubbio che tu e lui siate la stessa persona ! Dato che non mi sono mai espresso su Jacques Villeneuve, vi chiedo un pò di pazienza nel leggere il mio intervento , lo capisco è lungo, ma ho diverse cose da dire... Quando debuttò nel 1996, già sapevo di Gilles , mio padre , in verità un appassionato all'acqua di rosa ,me lo aveva raccontato, "è il figlio di un grande pilota della Ferrari che morì in passato". Sapevo che aveva vinto la 500 miglia di Indianapolis e Formula Cart, era considerato un campione Americano... Era un biglietto da visita più che degno, però all'epoca non consideravo quei successi e i piloti del "Nuovo Mondo" degni di quelli che da anni avevano lottato nella classe regina, la Formula 1. Mi domandavo, perchè in Williams non ci andassero Hakkinen , ottimo pilota su una monoposto lontana dal vertice o lo stesso Alesi ? ( che si , andò comunque in Benetton, la vettura campione del momento, anche se per me la Williams restava il team più solido) Tutti parlavano di Gilles e a Jacques pareva desse quasi fastidio quando sentiva i giornalisti parlare o domandargli del padre, era un comportamento che non capivo, mi sembrava innaturale, come se volesse apparire un vero duro ed anche disamorato. Mi sembrava che il suo cognome lo avesse aiutato, non dico ad entrare in Formula 1, questo no, ma ad arrivarci direttamente sul sedile della vettura più forte, la Williams del 1996, privilegio che a piloti come Alesi , Hakkinen, e lo stesso Schumacher non era mai capitato. Sinceramente se mi avessero pronosticato la pole position di Villeneuve in Australia, al debutto, non ci avrei creduto, poi avvenne... Rimasi sorpreso e forse, non saprei dire perchè, un pò infastidito, si mi infastidiva che appena arrivato, questo avesse fatto con un mostro tra le mani la pole, alla faccia di Alesi,e gli altri che avevano dovuto faticare tanto con monoposto inferiori alle migliori per anni... Poi pensai, che era "la fortuna del debuttante" e che Hill, Schumacher o lo stesso Jean lo avrebbero subito ridimensionato in gara... Ma fermo restando che nel 1996 la Williams correva da sola, in gara Villeneuve , guido con una personalità ed un'autorevolezza veramente notevoli, tanto che Hill, un pilota che comunque ritenevo bravo, non riusciva proprio a sbrogliarsela. Stava per concretizzarsi la vittoria , quando un problema lo costrinse a cedere la posizione, ma comunque rimasi impressionato. Si vedeva che il vecchio Frank aveva intuito ed esperienza da vendere, alla faccia di noi scettici... Il primo anno fu per Villeneuve il miglior modo di fare apprendistato in Formula 1, nessuno credeva dovesse lottare per il titolo, quindi non ebbe pressioni particolari a differenza di Damon, ciò non di meno era comunque un debuttante e si rivelò molto competitivo, rischiando anche di lottare apertamente per il mondiale. Il Canadese, aveva grinta, sapeva superare bene, era ardito ma razionale nella gestione delle corse, dimostrava molta maturità , il sorpasso su Schumacher all' Estoril resta un emblema del suo coraggio in pista. Alla fine di quell'anno la mia opinione su Villeneuve era cambiata, da semi-raccomandato disamorato verso il padre, cominciai a vederlo come un predestinato, uno che effettivamente avrebbe forse nel tempo potuto insidiare i migliori e forse vincere il Campionato e soprattutto una persona che aveva tanto vissuto emozionale, una persona che non voleva sfruttare il nome del padre per ammicare giornalsti o tifosi, uno che voleva solo esprimersi come l'individuo che era , senza legami con il passato del padre. Il 1997 fu come sappiamo l'anno della consacrazione, guidava una monoposto nettamente superiore all'inizio, ma poi nel corso della stagione il divario tra Ferrari e Williams parve diminuire, e Schumacher era al top della forma, motivatissimo, aggressivissimo. Ma Villeneuve aveva una mentalità d'acciaio, era altrettanto aggressivo,concentrato ed inoltre era , è , una persona molto intelligente, sapeva come rintuzzare la pressione ed esercitarla a sua volta, per la prima volta , Schumacher doveva lottare per il titolo con uno veramente duro dal punto di vista mentale. Vinse il titolo come quasi tutti i piloti ,con una vettura alla fine ancora un pò superiore alla concorrenza, ma lo vinse con un sorpasso epico, di puro genio e sregolatezza, proprio in questo rassomigliando a suo padre... Stendiamo un velo sulla tintura platino, la consideravo una volgare moda Americana, un ' "Americanata", ma finalmente Schumacher aveva trovato un rivale , e lo dico con tutto il rispetto per Hill, più difficile da battere. Peccato che tutto finì nel 1998, la Williams decadde e non fu possibile rivedere il duello del 1997 , ma nonostante ciò ,Jacques guidò alla grande, era il primo dopo le inarrivabili McLaren e Ferrari, confermò il suo valore di pilota e di campione. Ma paradossalmente per me il Villeneuve più forte è stato quello del 1998-2002, era più esperto, sbagliava poco,era veloce e molto aggressivo, un pò come Alesi, portava punti preziosi come vittorie alla BAR, i due podi del 2001 sono straordinari, è un peccato che non abbia più potuto lottare con i migliori, la sua carriera decadde irreversibilmente con scelte sbagliate ed una nuova Formula 1 alla quale lui non si adattò mai... Non fu mai protetto dai media e dai vertici della Formula 1 , a causa del suo carattere poco incline alla diplomazia, fu ingiustamente trattato anzi tempo come un pilota finito. Per me Jacques Villeneuve , resta un degno Campione del Mondo dlle potenzialità mutilate, forse non un campionissimo, ma comunque uno dei migliori piloti della sua epoca, solo dietro Schumacher ed Hakkinen.
  6. Neptunus

    Damon Hill

    Sono d'accordo, nel 1997 in Benetton ci voleva un pilota che sapesse tracciare un cammino evolutivo della vettura, Hill sarebbe stato un buon acquisto del team, ma io personalmente non avrei mandato via Alesi, forse Berger (non per qualcosa contro l'Austriaco, era un grande ). La realtà , secondo me è che Alesi e Briatore si prendevano di brutto e Jean non era un uomo squadra, quando era nervoso la sua simpatia veniva meno...e litigava con i tecnici, Berger era ancora relativamente a quel 1997 un buon pilota, avrebbe concluso l'anno degnamente ed era più malleabile di Alesi, comunque una coppia Hill-Alesi a parità di condizioni, sarebbe stata interessante da vedere ed anche secondo me molto bene assortita e completa.
  7. Neptunus

    Damon Hill

    Si, è vero, se mi permettete , io ho difficoltà a giudicare Hill sul bagnato, perchè sapeva andare effettivamente molto bene e poi invece in alcune altre gare appariva più goffo. Io ho una mia personale teoria, forse un pò bislacca, ma provo a condividerla con voi , sperando di non essere scambiato ber un matto . Come ho già accennato nel mio precedente intervento, la vera forza di Hill secondo me, consisteva nel saper adattare la vettura alle circostanze del momento, nel trovare il giusto assetto e poi nello sviluppare la monoposto anche a lungo termine. Quando sapeva che avrebbe piovuto e riusciva a preparare bene la gara, riusciva a "farsi" la vettura proprio come la voleva, andava bene ,era un'abilità questa, una sua peculiarità . Quando, invece doveva improvvisare su una vettura non come la voleva o non molto bilanciata sul bagnato, tendeva secondo me ad andare in difficoltà ,non avendo la sensibilità di guida sotto la pioggia come Schumacher, Alesi, Frentzen o Barrichello (in quegli anni secondo me i migliori sul bagnato). Forse è una teoria un pò fantasiosa, ma ho pensato di esternarla comunque .
  8. Neptunus

    Michael Schumacher

    Sono d'accordo con voi, avete fatto bene a rimarcare in grassetto le mie parole e mi riferiso ad Albi66 e Jax, effettivamente sembrerebbe da come mi sono espresso che abbia voluto in un qualche modo giustificare o minimizzare le scorrettezze di Schumy. Non c'è dubbio , Michael non è stato un esempio di sportività , e la sportività deve sempre essere la cosa più importante per uno sportivo... Io come anche voi, condanno le sue manovre , in particolare come è naturale quelle del 1994 e 1997, però quando ho scritto pagò il suo conto con la giustizia nel 1997, non volevo dire che ciò lo rese meno colpevole o meno antisportivo, semplicemente che scontò giustamente la sua pena, fu punito in modo simbolico, forse avrebbero anche potuto togliergli i punti, non lo so, questo dipende dal metro di giudizio personale, evidentemente la FIA lo ritenne eccessivo e a me personalmente bastò così. Credo, che nel tempo ,comunque, crescendo come persona , perdendo l'"esuberanza" giovanile, dopo la punizione ,Schumy sia almeno migliorato ...anche se non guarito dal suo "male" Frentzen nel 1998 è vero, fu "vittima" di Schumacher, la colpa dell'uscita di gara di "Harald" fu del Ferrarista, ma non la considererei una vera scorrettezza, forse un'eccessiva durezza di Schumacher, forse anche un'incomprensione, insomma ,più un'incidente di gara di cui Schumy fu colpevole che non una plateale scorrettezza. Monaco 2006 è vero, effettivamente provò una furberia attuata anche in modo un pò grossolano , fu giustamente punito. Schumacher era così, un pò come quei personaggi dei film o delle serie tv, che pur non essendo dei veri cattivi, per ambizione usano anche molta malizia pur di averla vinta,alcuni personaggi sono addirittura geniali anche se non proprio positivi, però in un qualche modo, a molti di noi sarà capitato di apprezzare in un film ,almeno uno di questi "archetipi" ,questi personaggi geniali ed estrosi anche se non proprio limpidi... Io parteggiavo per Alesi, un personaggio molto diverso, però nonostante questa caratteristica "oscura", apprezzavo molto il pilota Schumacher e lo stimavo nonostante tutto anche come uomo, perchè è difficile da spiegare, la mia sensazione era che le scorrettezze della pista fossero vincolate alla pista, frutto di una reazione emotiva che non riusciva a controllare ,mi sembrava che egli non fosse un uomo realmente scorretto. Poi non lo so può darsi che si sapesse vendere bene all'esterno e la mia opinione sia del tutto illogica , sono il primo a chiedermelo, ma sono contrastato su Michael Schumacher, forse proprio perchè era un uomo pieno di contrasti? Naturalmente è solo la mia modesta opinione,prendetela per quello che è, niente di più che uno dei tanti punti di vista . Scusate per la lunghezza nauseante , ma essendo nuovo, per rispondere bene ho la necessità di spiegare nel dettaglio come la penso , poi verrà la fase dei commenti più sintetici ,anche perchè purtroppo non ho molto tempo...
  9. Neptunus

    Jean Alesi

    Salve di nuovo , ho visto che il mio commento sull' opinione di Enrico88 ha causato un certo dibattito. Vorrei chiarire solo, che ho massima stima di Mika Hakkinen, non era mia intenzione amareggiare in qualche modo cololoro che lo hanno avuto a cuore. Non ho visto Mika guidare prima del 1995, lo dico in tutta sincerità , non posso commentare ciò che non ho visto, le gare di Hakkinen nella McLaren pre-mondiale, almeno quelle che vidi ,con il mezzo a sua disposizione, furono di ottimo livello, ma non notai una sua netta superiorità su Alesi, diciamo che mi sembravano due ottimi piloti che con vetture superiori si sarebbero potuti levare entrambi molte soddisfazioni, non che avrebbero potuto vincere certamente il titolo,ma che avrebbero potuto almeno lottare ... Queste sono solo sensazioini personali che ebbi all'epoca, niente di più... Poi Hakkinen nel 1998 ebbe finalmente la sua occasione, ricordo che ero scettico,come molti, sul suo reale valore ed ero convinto che avrebbe prima o poi buttato via il mondiale. Vero era che la McLaren del 1998 era davvero un bolide, ma lui si dimostrò solido e non solo mi confermò le sue qualità ottime ,che lo avevano già reso ai miei occhi ,comunque un pilota di talento , sui livelli di Jean, ma in più dovetti ricredermi sulla sua tenuta psicologica. Alesi non ebbe l'opportunità di Mika, non sapremo mai come sarebbe andata, ma credo che oltre il talento (e la vettura giusta), per diventare campioni, ci voglia la giusta mentalità . Hakkinen nella sua carriera ha dimostrato di averla, era una persona paziente, capace di stringere i denti nei momenti di difficoltà pur restando lucidoper così aspettare il suo momento e cogliere l'attimo fuggente anche con "cinismo". Jean purtroppo credo non avesse queste caratteristiche psicologiche , era un generoso, sapeva lottare in pista ed aveva il talento giusto per fare ottime cose,ma era poco cinico, troppo emotivo, come quei giocatori , bellissimi da vedere, veloci, estrosi che scartano alla grande, ma alla fine sbagliano sotto porta, Hakkinen magari era meno spettacolare,ma era più un "bomber" da area di rigore... Tanto di cappello a Mika Hakkinen e sempre onore a Jean Alesi ! Ringrazio Sudance76 per la stima, è reciproca, ho letto alcuni dei tuoi interventi e mi sono piaciuti
  10. Neptunus

    Jean Alesi

    Non saprei circa il campionato, avremmo dovuto vedere Jean su una vettura davvero buona per farci un'idea, ma riguardo ad Hakkinen e ad Hill, ho sempre pensato lo stesso.. Credo tu abbia ragione, è vero con tutto il rispetto possibile per Hakkinen, si è dimostrato un campione ,ma con la vettura giusta, prima non mi sembrava affatto superiore a Jean in quanto talento puro...almeno quando guidavano vetture di simile livello. Damon Hill è secondo me un pilota mediamente un pò sottovalutato, secondo me potrebbe essere un Alesi al contrario, ovvero un pilota di medio alto livello, senza il talento di jean nella guida, anzi di livello medio da questo punto di vista, ma molto più bravo di Jean nel far progredire il team e la vettura nella direzione migliore. Comunque non c'è ragione di pensare che Jean al posto di Hill avrebbe fatto peggio, ma purtroppo le nostre sono solo supposizioni, in teoria sarei d'accordo, ma in pratica non possiamo dirlo, ma quanto è vera la tua frase "e Jean nella storia e nel nostro cuore ci resta anche e soprattutto per quei punticini, che profumavano quali autentiche vittorie, raccolte con team medio-piccoli", infatti è proprio così. Buona notte a tutti
  11. Neptunus

    Damon Hill

    Ciao ragazzi, ho sfogliato un pò di pagine su Damon Hill e noto che pur partendo da presupposti simili, alcuni di voi pur dicendo tutti cose sensate e giuste, vanno davvero in conflitto su questo pilota . Dico la mia: per me Damon Hill era un pilota di medio-alto calibro, non uno con il talento del campione vero, ma neppure uno che ha vinto sempre e comunque grazie alla vettura buona. In effetti il mio parere è nella media della sommatoria delle opinioni generali, in un modo o nell'altro è questo quello che emerge dal Topic di Damon se non vogliamo considerare esclusivamente gli estremi ,tanto da un lato quanto dall'altro. Hill non possedeva un talento particolare (questo è sempre secondo me, non è una verità , solo un'opinione), lo trovavo un pò troppo incerto in bagarre , quando sentiva la pressione , specialmente quella di Schumacher , sbagliava spesso, ha alternato cattive prestazioni, a volte quasi imbarazzanti come Spagna 1996 , con gare belle. Sicuramente ha saputo affinare il suo talento limitato, lavorando per anni con il team migliore, ha avuto a lungo opportunità che forse un vero campione avrebbe potuto concretizzare meglio, un esempio è lo stesso Villeneuve che al debutto lo mise in difficoltà in più occasioni, infatti Williams ,compreso che Villeneuve sarebbe stato un investimento superiore, lasciò partire Damon senza troppi problemi. Però secondo me ad Hill , andrebbero riconosciute due cose: Non aveva un grande talento nel tirare staccate, andare al limite, reggere la pressione, superare , non era nemmeno un pilota particolarmente efficace sul bagnato, però sapeva rendere le vetture davvero performanti. Era un pilota paziente , un gran collaudatore, che sapeva sviluppare e piegare la vettura al suo modo di intendere la guida, e questa è la prima cosa. La seconda ,è che una volta d'avanti ,a pista libera e la vettura messa bene a punto , era veloce, era un'ottimo passista. Insomma era un pilota da medio-alta classifica, che messo per molti ani sulla vettura giusta , sfruttando un 1996 praticamente senza rivali, eccetto Villeneuve al debutto, riuscì a concretizzare il titolo. Quando corse senza particolari pressioni ed ebbe la tranquillità di lavorare a suo modo, come in Jordan nel 1998, dimostrò di essere una risorsa per lo sviluppo del team . La vittoria a Spa, che ho notato essere molto dibattuta, per me la meritò, rispetto il parere di Jax, capisco ciò che vuole dire, ma bisogna affermare che anche io ebbi la sensazione di un Ralf Schumacher a fine gara, nettamente più veloce di Damon a prescindere dalla Sefty. Arrivò l'ordine di scuderia, non bello, ma ci poteva stare, dopotutto raggiungere , non voleva dire superare in quelle condizioni ,se non con un certo rischio che Eddie Jordan , da uomo concreto ,non volle assumersi. In realtà il più veloce in pista se non sbaglio, come Jax aveva fatto notare, era Alesi , ricordo ancora la Sauber sempre più vicina alla Jordan di Ralf, ricordo il Tedesco, farsi vedere nervosamente negli specchietti da Hill, per cercare di fargli capire di andare u pò più veloce, perchè la Sauber era vicinissima. Poi Alesi scomparve, dai box gli dissero di rallentare perchè vi era un sospetto funzionamento del cambio, ed il piccolo team Elvetico non volle rischiare un terzo posto importantissimo. Ricordo bene quella gara, è stata la mia preferita, tifavo per Jean ed alla Sauber il mio tifo aumentò ancora di più, perchè mi innammorai anche di quel piccolo grande team Svizzero, che ancora oggi seguo con grandissima simpatia. Grazie a coloro che hanno avuto la pazienza di leggere fino in fondo, ma sono nuovo e ho cercato di spiegare come la penso su Hill, cercando poi di inserirmi nel discorso Spa 98
  12. Neptunus

    Michael Schumacher

    Mi trovi d'accordo su tutto, non potevo andare troppo nello specifico perchè era un discorso generale e avevo già scritto troppo .
  13. Neptunus

    Michael Schumacher

    Scusate se interrompo il vostro discorso, sono nuovo e vorrei dire cosa penso su Michael Schumacher: Inizialmente, quando mi appassionai alle corse nel lontano 1995, lo vedevo con una certa antipatia, forse perchè ero abituato a sentire Alesi in italiano, mentre Shumy parlava solo in Inglese e poi Jean era ancora la Ferrari... A scuola molti ragazzini tifavano per il Tedesco, tra questi anche uno che non sopportavo proprio, un tipo arrogante, presuntuoso , un pò scorretto ,anche se effettivamente bravo a scuola e comunque incontestabilmente talentuoso... Così vedevo anche Schumacher, sicuramente bravissimo, ma un pò presuntuoso, arrogante, poi quando seppi di Adelaide 94 che non vidi l'anno prima , pensai "questo è proprio come il mio compagno di classe". Tifavo per Alesi, e fino al 1996 , pur riconoscendo il valore di Schumy , lo vedevo come un rivale per Jean, ma quell'anno cominciai a rendermi conto che non poteva esserci rivalità tra i due, anche se con alcune piccole attenuanti per il Francese, non c'era proprio partita. Così cominciai a tifare Jean accettandone i limiti e gradualmente la mia visione di Schumacher, cominciò a cambiare, a maturare... Non era un simpaticone, ma in realtà fuori dalla pista non era quel presuntuoso arrogante che credevo. Anzi, era una persona gentile, cortese, attenta ai suoi milioni di tifosi, oltre ad essere il migliore... Non ho mai visto nessuno riuscire a portare monoposto inferiori a giocarsi il titolo come ha fatto lui, il 1998 in particolare per me è il suo capolavoro, solo lui poteva portare il mondiale all'ultima gara contro lo stradominio della McLaren Mercedes. Sono ancora incredulo se penso alla Malesia 1999, quando dopo l'infortunio rientrò facendo quella meraviglia di gara, qualcosa di pazzesco e badate, il mio beniamino era Alesi! Si è discusso su chi sia stato il pilota più forte della Formula 1 moderna, personalmente non ho mai visto correre in "diretta " Ayrton Senna, e non mi piacciono i confronti tra piloti di epoche diverse, ma da quel che ho visto si trattava di due fuoriclasse diversi per tipologia e sinceramente non voglio pronunciarmi, rischierei di far storcere il naso o dall'una o dall'altra parte, è come dire chi è più forte tra Pelè e Maradona, dipende tutto dalla generazione a cui si appartiene.. e bisogna avere rispetto delle emozioni provate tanto da chi ci ha preceduto quanto da chi ci segue, ovvero gli appassionati dei nuovi piloti... Si è a lungo parlato anche dell'indole scorretta del Tedesco, certo, Adelaide 94 e Jarez 97, testimoniano che Michael a perdere non ci stava proprio, ma credo che si possa parlare più di raptus che di una scorrettezza viscerale della persona Schumacher, che come dicevo , preso al di fuori dalla pista era gentile e bonario.. Certo questo a suo tempo fu un lato oscuro di Schumy,però egli migliorò nel tempo, del resto era molto giovane e quando si è giovani degli errori di eccessiva "esuberanza" si possono commettere, pagò ciò che doveva nel 1997, ma da quel momento fu un uomo "libero " da questo punto di vista. Ciò che davvero mi lasciava attonito di Schumacher era la sua capacità di essere veloce in gara come se fosse in qualifica, senza mai sbagliare e per così tanto tempo, la guida sul bagnato poi, una delle migliori di tutti i tempi, la sua capacitò di sviluppare e comprendere la vettura, era qualcosa di fuori scala. Ha meritato tutti i mondiali che ha conquistato, anche se quello del 1994 purtroppo è un pò macchiato dall'ultima gara , solo da quella. Ho tifato per lui contro Alonso nel 2006, ma li forse non era più il miglior Schumacher. Alcuni dicono che dal 2001 al 2004 la Ferrari fosse così superiore da vincere da sola, forse potrebbe essere anche vero, ma in tal caso, Schumy meritò quelle annate, erano frutto anche dei suoi sacrifici, delle sue lotte con Ferrari non da mondiale. Sinceramente non credo neppure che lui abbia sconfitto rivali così di basso profilo come suoi detrattori avvolte affermano , era lui ad essere troppo per tutti. Il suo ritorno in Mercedes da un lato mi fece piacere, dall'altro no. Piacere, perchè speravo nel ritorno del vecchio leone e pensavo "vai Schumy , mettili tutti in riga questi ragazzini", purtroppo era in Mercedes, scuderia a me poco simpatica.. Ma il tempo non torna indietro e Schumy pagò l'inattività , anche se vorrei precisare che il suo ritorno fu comunque un buon ritorno. Credo che siamo stati fortunati a poter assistere alle sue imprese, chi ha visto, può comprendere, credo che dovremmo essere orgogliosi di aver avuto in Ferrari un tale campione, il pilota più bravo che abbia mai visto, certo con qualche difettuccio nel non volersi mai arrendere, difettuccio comunque pagato , infondo ad un dio della Formula 1 , si può perdonare anche qualcosa. Quando ho saputo dell'incidente sulla neve ed ho visto le immagini della sua carriera al telegiornale , mi sono commosso, e se ci penso , ancora mi sembra impossibile. Grazie a voi che avete pazientemente letto il mio intervento
  14. Neptunus

    Jean Alesi

    Ciao a tutti, questo è il mio primo intervento nel Forum e mi è sembrato giusto farlo nel topic del pilota che preferivo in assoluto, perdonate la lunghezza ma è la mia prima volta su un forum di motori e vorrei dire tutto quello che ho sempre pensato su Jean. Sono stato un grande tifoso di Jean, amavo il suo stile di guida spettacolare, sempre al limite, era estremamente impetuoso ed istintivo, forse il pilota in pista dalla guida più aggressiva negli ormai andati anni novanta, insieme a Mansell . Ho cominciato a seguire la Formula 1 dal 1995 e come tanti Italiani sono nato come tifoso della Ferrari, la rossa era sempre la rossa. La Ferrari alla quale mi sono appassionato era una Ferrari che veniva da anni bui e tempestosi, una vettura mai all'altezza delle inarrivabili Williams Renault e Benetton Renault, se non in qualche sporadica gara poi neutralizzata dall'inaffidabilità delle vetture. Il 1995 però, fu un anno di ripresa, la Ferrari 412 T2 , era nettamente più competitiva, più veloce delle precedenti, permise degli acuti. Alesi , quell'anno guidò davvero bene, Nurburgring , Monza furono due vittorie mancate a causa di sfortuna ed un team ancora non al top al muretto.... Jean Alesi...un pilota che ha vinto solo una gara... eppure, qualcosa non torna, come può un pilota che ha vinto così poco essere riuscito a stregare il mio cuore, così come quello di tanti altri ? Io credo , che Alesi sia stato un pilota certamente molto sfortunato, che forse, se avesse vinto almeno quattro gare nella sua carriera , non avrebbe rubato niente.. Il Francese è un pilota che unisce e divide allo stesso tempo, da un lato c'era chi lo riteneva un possibile campione del mondo, se avesse avuto una buona vettura, chi invece un pilota sopravvalutato dalla stampa "Ferrarista". All'inizio anche io lo ritenevo uno degno di Schumacher, uno che con la vettura giusta avrebbe vinto il mondiale, e le potenzialità c'erano, era coraggioso, sapeva andare al limite e rischiare, sulla pioggia era molto vicino allo stesso Schumy, dopo il Tedesco sul bagnato forse era il migliore, i sorpassi e le difese, i duelli nella bagarre erano la sua specialità ... Ma nel 1996 qualcosa cambiò... Fino ad allora ero stato Ferrarista e tifoso di Alesi, da quel momento intimamente dovevo fare una scelta, continuare a tifare Ferrari con la nuova era Schumacher o tifare per il passato,il mio pilota del cuore Jean Alesi su Benetton? Fu allora che compresi che per me il pilota, il valore umano era più importante della scuderia, Schumacher era il più forte, questo lo sapevo io come molti altri, ma non saprei dire perchè, non mi emozionava come Jean, era velocissimo, affidabile, non faceva quasi mai errori, eppure la guida "sporca", fisica con quel casco che si piegava ad ogni curva come nessun altro, mi trasmettevano emozioni più forti. Speravo che nel 1996 , Jean potesse vincere delle gare, potesse dimostrarsi degno del campionato, ma la Benetton quell'anno era davvero troppo lontana dalle Williams, la Ferrari si era fatta più competitiva rispetto al team di Briatore, l'anno precedente il divario tecnico era stato maggiore, e naturalmente Schumacher era troppo più concreto , troppo più completo , troppo più forte di Jean. Alesi, poi dimostrò notevoli problemi di adattamento alla nuova vettura, ci fu anche un pò di sfortuna, ma di fatto nel 1996 compresi che Alesi non era pilota da titolo mondiale, con un pò più di concretezza, di freddezza, di lucidità avrebbe potuto vincere almeno una gara, la vettura non era da titolo, ma da singola vittoria si.. Intanto in Ferrari Schumacher aveva aperto una nuova era, tre vittorie mitiche .... Alesi nonostante avesse fatto comunque tanti secondi posti e punti, ne uscì ridimensionato, forse anche troppo, passò da possibile campione ad un bidone.. Il 97 fu poi l'anno nero per eccellenza, Alesì aveva litigato con Briatore, non sentiva la fiducia del team, fu troppo nervoso, incostante, a tratti abulico, eppure a Monza, quando si affidò all'istinto ,azzeccò una bella pole e si giocò la vittoria con Coulthard che vinse per una sosta più rapida ai box, dato che i due avevano lo stesso passo... A quel punto, ala fine del 1997 , sapevo che la carriera di Jean sarebbe tramontata, ma il 1998 fu un anno incredibile! Mi direte, cosa ci fosse di incredibile nel guidare una Sauber Petronas ... In quel team Jean fu trattato come un principe, l'ambiente era pacato, quasi familiare,Peter Sauber un grande team manager, fu allora che mi affezionai molto a quel piccolo team dalle capacità economiche limitate, ma dalla grande competenza e passione del suo patron. Con la Sauber ,Alesi, tornò ad essere il miglior Jean di sempre, come se fosse ringiovanito, tante partenze straordinarie, frenate al limite, sorpassi, guidava con eleganza e aggressività , pur sbagliando poco... Era sempre in agguato dietro i top team , la prima fila in Austria, il podio a Spa, fu un anno per me esaltante, nel quale avrebbe forse meritato di guidare anche una vettura superiore. Il 1999 fu meno confortante dal punto di vista dei risultati, anche se in gara guidò sempre sugli stessi livelli ,dando continuo spettacolo, ma li , alla fine di quell'anno , Jean mi fece proprio arrabbiare. La Sauber C18 non fu una buona vettura,meno buona certo della C17 del 1998, ma Jean con il suo carattere vulcanico, troncò con un Team che lo avrebbe riverito per anni e che gli aveva dato un supporto umano totale...fece un grande errore e fino alla fine sperai che ci ripensasse.... Scelse la Prost, un team che aveva bruciato già tanti fondi e ne avrebbe bruciati ancora moltissimi, l'esatto opposto della Sauber, più o meno sullo stesso livello prestazionale del team elvetico del 1999, era il suo esatto opposto. Sauber, piccoli mezzi, tanta competenza, Prost, ottimi mezzi finanziari e tanta incompetenza. Il 2000 fu una via crucis, solo il settimo posto in griglia a Monaco, ed una Bella rimonta in Germania sul bagnato prima di ritirarsi, poi il nulla. Eppure Jean guidava sempre al massimo, sempre duro, aggressivo. Il 2001 La Prost Acer fu nettamente migliore, e devo dirlo, realizzò una delle vetture per me più belle della Formula 1, il punto di Montecarlo, fu per me una grande gioia, e i due punti del Canada valsero oro colato con una vettura non scarsissima ma comunque mediocre, poi ancora un punto in Germania, un bilancio comunque non disastroso, anche se la Sauber con lo stesso motore intanto fece il suo miglior anno di sempre... Poi l'ennesimo errore, quello di distruggere il suo rapporto con Prost ed andare in Jordan, lasciandosi incantare dal team manager Irlandese, che in realtà voleva solo trovare il modo di occupare dignitosamente il sedile del licenziato Frentzen ,per poi far correre libero dall'opzione del pilota Tedesaco il Giapponese Sato per l'anno successivo. Il ritiro di Jean mi lasciò molto amareggiato, guidava ancora bene e non pareva affatto invecchiato, ma la verità è che rompendo con Prost, l'aveva fatta davvero grossa, aveva perso la stima di quei team che avrebbero potuto interessarsi, tipo Jaguar o la nascente Toyota, rimase solo l'offerta dell'Arrows, team che versava in condizioni disastrate, allora Jean si ritirò. Tifare Alesi è stata secondo me una filosofia di vita da parte di molti appassionati, soprattutto dal dopo Benetton in poi... Sapevo, sapevamo di non poter vincere, ma non ci importava, il successo non è tutto in Formula 1 , così come nella vita, noi abbiamo preferito parteggiare per un pilota che ha vinto solo una gara , ma che ci ha fatto vivere , che ci ha regalato emozioni ad ogni curva, ad ogni staccata, nel bene e nel male, anche con i suoi errori ed incidenti. Forse è questo ciò che rende Jean un pilota speciale per molti di noi, l'uomo che cerca di raggiungere e superare i propri limiti con il coraggio sempre e comunque, anche a discapito dell'obiettivo finale, anche se queste caratteristiche non possono rendere campioni. Grazie di cuore per aver letto il mio intervento , per quanto prolisso e forse noioso
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