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v6dino

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Contenuti inviati da v6dino

  1. hallora è stata solo elevata...
  2. Veramente mi sembra imbarazzante un po tutta la lista dei partecipanti... sicuramente ho perso i contatti con la categoria ma questa sarebbe al posto della 12 ore di Sebring?
  3. Ma non è niente...è la solita battuta per non far la parte del Piiii... e non sarà necessario andar da nessuna parte, al massimo davanti al VAR.
  4. v6dino

    Krakau-BMW '52

    Grazie Jose ma chiamami pure Sauro che è almeno + giusto
  5. v6dino

    Holbein HH48-BMW '52

    DATI GENERALI Scuderia: Bernard Nacke Anno di produzione: 1949 Motore: BMW 328 L6 2000cc Telaio: Traliccio in tubi d'acciaio e alluminio Carburante: miscela di benzina e alcool Pneumatici: Dunlop Luogo di Produzione: Fraueninsel e Paderborn (GER) Progettista: Willi Huber, Herrmann Holbein Impiegata nel: 1949-1952 Piloti: Kark-Gunther Bechem STATISTICHE GP Disputati: 1 (+ 2 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: HOLBEIN HH48 Hermann Holbein, discendente diretto dei famosi pittori Hans Holbein il Vecchio e Hans Holbein il Giovane, era un ingegnere della BMW che dopo la guerra, così come altri ex-colleghi quali Ernst Loof e Alex von Falkenhausen, iniziò a costruire vetture da competizione trasformando le BMW 328. Inizialmente fu coinvolto nel progetto Veritas, ma a cause di disaccordi con Loof si mise in proprio, portandosi dietro il progettista Willi Huber e stabilendo il proprio quartier generale a Fraueninsel, sul Lago Chiemsee in Baviera. Nacque così la "HH47" che, anche per i trascorsi dei due suoi progettisti, era abbastanza simile alla Veritas RS. Direttamente derivata dalla sua omologa sportcar fu anche la "HH48", una monoposto progettata per la F.2. Dal momento che la Germania era ancora esclusa dalle competizioni internazionali, le automobili tedesche non dovevano necessariamente essere dipinte con i colori nazionali bianco o argento, come era invece prescritto dai regolamenti dell'epoca. Così la prima Holbein fu dipinta blu ("il Bluebird di Ulm"), mentre la "HH48" di rosso e nero. La sua unica vittoria fu registrata nella gara in salita di Eggberg nel 1949. In quell'anno Holbein si associò con la società Bentler International AG di Bielefeld e fondò la Champion-Automobilbau con sede a Paderborn. Lo stabilimento produsse diversi prototipi stradali per poi chiudere all'inizio degli anni '50. Massimo Piciotti
  6. v6dino

    Heck-BMW '52-53

    DATI GENERALI Scuderia: Ernst Klodwig Anno di produzione: 1952 Motore: BMW 328 L6 2000cc Telaio: Traliccio in tubi d'acciaio e alluminio Carburante: miscela di benzina e alcool Pneumatici: Dunlop Luogo di Produzione: Germania Progettista: Ernst Klodwig Impiegata nel: 1952 e 1953 Piloti: Ernst Klodwig STATISTICHE GP Disputati: 2 (+ 2 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: 12° posto nel GP di Germania 1952 HECK BMW Ernst Klodwig fu uno dei maggiori protagonisti delle competizioni motoristiche nella ex-Germania dell'Est del primo dopoguerra e specialmente del popolare Campionato DDR di F.2 insieme a Paul Greizfu, Rudi Krause ed Edgar Barth. Klodwig, a parte una parentesi iniziale con la EMW, utilizzò sempre la sua Eigenbau BMW che battezzò "Heck" – ossia "dietro" – a motivo della interessante concezione della vettura che, in continuità con la tradizione delle Auto Union dell'anteguerra, vedeva il motore posizionato posteriormente alle spalle del pilota in contrasto con lo schema costruttivo classico del tempo che prevedeva il motore anteriore. La Heck raccolse diversi successi specialmente sul suolo tedesco. Massimo Piciotti
  7. v6dino

    Reif-BMW '52

    DATI GENERALI Scuderia: Squadre private Anno di produzione: 1949 Motore: BMW 328 L6 2000cc Telaio: Traliccio in tubi d'acciaio e alluminio Carburante: miscela di benzina e alcool Pneumatici: Dunlop Luogo di Produzione: Karl Marx Stadt (GER) Progettista: Peter Reif Impiegata nel: 1949-1952 Piloti: Helmut Niedermayr, Rudolf Krause STATISTICHE GP Disputati: 1 (+ 1 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: REIF BMW La Reif era una "Eigenbau-BMW" proveniente dalla Germania Orientale ed assemblata da Peter Reif, proprietario di un garage a Karl-Marx-Stadt, l'odierna Chemnitz, su commissione di Rudolf Krause. Il primo pilota della vetture nel 1949 fu Helmut Niedermayr. In seguito la Reif fu portata in pista dallo stesso Krause. Massimo Piciotti
  8. v6dino

    Krakau-BMW '52

    DATI GENERALI Scuderia: Squadre private Anno di produzione: 1948 Motore: BMW 328 L6 2000cc Telaio: Traliccio in tubi d'acciaio e alluminio Carburante: miscela di benzina e alcool Pneumatici: Dunlop Luogo di Produzione: Germania Progettista: Willi Krakau Impiegata nel: I 1948-1953 Piloti: Harry Merkel, Ernst Lautenschlager STATISTICHE GP Disputati: 1 (+ 3 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: Krakau BMW Il concetto di "Eigenbau" – letteralmente: "qualcosa di costruito in proprio" – nel panorama automobilistico tedesco del dopoguerra equivale a quello di "Special" utilizzato nel resto del continente. A cavallo tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '50, in Germania un buon numero di piloti e assemblatori costruirono proprie macchine partendo dal telaio e dal motore della fortunata BMW 328. Fra questi, alcuni svilupparono vetture da corsa che ebbero anche una certa diffusione sul suolo tedesco altri invece assemblarono dei veri e propri "pezzi unici" che usarono personalmente. Indubbiamente il fenomeno delle "special" dilagò nel continente sia grazie all'introduzione dei Campionati di Formula 2 e 3 sia per la possibilità di avere dei motori come i BMW a disposizione dei clienti che permettevano la costruzione di vetture con prestazioni molto buone e, soprattutto, con costi contenuti. La stessa cosa accadde in Gran Bretagna con i Bristol BS, non a caso direttamente derivati proprio dai BMW 328. La "capostipite delle "Eigenbau" fu la BMW Intertype di Wilhelm von Muller che debuttò nella prima vera corsa tedesca dopo la catastrofe della guerra, la Ruhesten Hillclimb nel 1946. Diffusissime in patria, le "Eigenbau" apparvero nel panorama del Campionato Mondiale di Formula Uno con l'inserimento nel calendario del GP di Germania nel 1952, per poi sparire dal 1954 quando il regolamento non ne permetteva più l'iscrizione. La Krakau era una "Eigenbau" costruita dal poliedrico pilota-assemblatore Willi Krakau uno dei più attivi piloti nel "brulicante" panorama automobilistico tedesco del dopoguerra, nonché un abile preparatore di vetture. Fu uno dei primi a concepire una propria "Eigenbau" a partire dal telaio BMW 328, aprendo la strada a molti altri dopo lui. Esordì nel 1948 a Schötten subito con ottimi risultati. La sua ultima stagione fu il 1952, al termine della quale vendette le sue vetture al team di Hans Klenk e si ritirò dalle competizioni. Personaggio poliedrico e dalle mille abilità, quando decise di darsi alle corse automobilistiche aveva già avuto esperienze sportive ad alto livello nello sci nordico, nel nuoto, nella vela e nell'atletica leggera ed aveva fatto parte della Nazionale tedesca di canottaggio alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Maestro di sci, nel 1934 aveva avuto come "alunna" la duchessa Federica di Hannover, futura regina di Grecia. Massimo Piciotti
  9. v6dino

    BMW Sauber C29 '10

    Il progetto è BMW a tutti gli effetti... e, ripeto, non si deve sottovalutare la questione economica. Fattore molto più importante di un nome. Ma chiunque è libero di considerarla come più gli piace.
  10. Ha, quindi al Montecarlo andavano, una volta, solo spettatori Italiani? Perchè quest'anno erano in tre gatti Francesi, forse...( non si mettano foto di "prove spettacolo" a prova del contrario )
  11. E se fossimo noi ad ispirare loro?
  12. v6dino

    Bernd Rosemeyer

    28 gennaio 1938, sai che cosa è successo quel giorno mi dice Cesare De Agostini? Bernd Rosemeyer grande amico di Tazio nonostante entrambi non parlassero la lingua dell'altro, perde la vita a quasi 450 all'ora! ( siamo nel 1938) con un'Auto Union sull'autostrada da Francoforte a Darmstadt nel tentativo di battere il record detenuto dalla Mercedes. Non sono una persona invidiosa ma vorrei avere la memoria di Cesare.
  13. v6dino

    Osella FA1F '87

    Questo l'ho corretto perchè la scheda intende riprodurre esattamente il modello usato in questa sola occasione...
  14. v6dino

    Klenk Meteor '52-54

    DATI GENERALI Scuderia: Hans Klenk Anno di produzione: 1952 Motore: Veritas-Heinkel L6 2000cc Telaio: Traliccio in tubi d'acciaio e alluminio Carburante: miscela di benzina e alcool Pneumatici: Dunlop Luogo di Produzione: Muggensturm (GER) Progettista: Ernst Loof Impiegata nel: 1952, 1953, 1954 Piloti: Hans Klenk, Theo Helfrich, Hans Herrmann, Helmut Niedermayr STATISTICHE GP Disputati: 3 (+ 6 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 (+ 3 extra Campionato) Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: H.Herrmann, 9° posto nel GP di Germania 1953 Klenk Meteor Hans Klenk era un pilota di buona levatura con un background da assemblatore – cosa assai comune all'epoca – e buone possibilità economiche, tanto da potersi permettere l'allestimento di un team in grado di preparare in autonomia le proprie vetture. Nel 1951 acquistò da Karl Kling il quinto chassis Veritas Meteor costruito, lo convertì in monoposto dalla originale livrea sportcar e lo portò in pista come "Klenk Meteor". La vettura fu impegnata assai intensivamente insieme alle altre a disposizione del team Klenk e, sebbene con qualche modifica ed evoluzione, partecipò a tre edizioni del Gran Premio di Germania fra il 1952 e il 1954. Massimo Piciotti
  15. v6dino

    Veritas RS/53 "Nurburgring" '53

    DATI GENERALI Scuderia: Renngemeinschaft Nürburgring Anno di produzione: 1952 Motore: Veritas-Heinkel L6 2000cc Telaio: Traliccio in tubi d'acciaio e alluminio Carburante: miscela di benzina e alcool Pneumatici: Dunlop, Englebert Luogo di Produzione: Nurburg (GER) Progettista: Ernst Loof Impiegata nel: 1953 Piloti: Ernst Loof STATISTICHE GP Disputati: 1 (+ 1 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: Veritas RS/53 ‘Nurburgring’ Nel 1952 Ernst Loof progettò una fortunata serie di vetture da turismo sportivo di cui costruì 38 esemplari e che battezzò "Veritas Nurburgring". Da questa versione stradale derivò le ultime due Veritas da competizione, "incrociandole" con le precedenti ‘Rennsport’ del 1947 – 1950. Le vetture furono battezzate "RS/53 Nurburgring" e furono portate in pista dalla nuova scuderia Renngemeinschaft Nürburgring costituita da Kurt Adolff e Willi Heeks e supportata direttamente da Ernst Loof. Dei due esemplari costruiti, la "11/53" – numerazione non confermata da fonti certe – era una monoposto a ruote scoperte, mentre la "12/53" una versione streamlined con cui Loof partecipò al GP di Germania 1953. Massimo Piciotti
  16. v6dino

    Veritas RS "Grossmutter" 52-53

    DATI GENERALI Scuderia: Squadre Private Anno di produzione: 1948, convertita a monoposto nel 1951 Motore: BMW 328 L6 2000cc Telaio: Traliccio in tubi d'acciaio e alluminio Carburante: miscela di benzina e alcool Pneumatici: Dunlop Luogo di Produzione: Sigmaringen (GER) Progettista: Ernst Loof Impiegata nel: 1948, 1952, 1953 Piloti: Roger Loyer, Toni Ulmen, Hans Herrmann, Erwin Bauer STATISTICHE GP Disputati: 2 (+ 7 extra Campionato) Vittorie: 0 (+ 1 extra Campionato) Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 (+ 1 extra Campionato) Miglior risultato: Veritas RS ‘Grossmutter’ E’ piuttosto arduo ricostruire la storia della "Großmutter" che era una Veritas RS Rennsport – o forse un BMW 328 – riconvertita a monoposto a ruote scoperte da Toni Ulmen, ma la cui origine non è stata ricostruita con certezza. Di fatto lo chassis '85325' apparve già nel 1948 in Francia guidato da Roger Loyer, che lo iscrisse alla GP di Comminges per i colori della sua Ecurie de Paris come "Météor", evitando così i riferimenti all'origine tedesca della vettura non esattamente graditi nella Francia di quegli anni. Sembra abbastanza certo che la vettura fosse allora in configurazione "standard" RS Sportcar e che solo nel 1951 sia stata modificata nel suo aspetto definitivo da Ulmen. Questa ricostruzione potrebbe anche giustificare lo strano soprannome che si porta dietro, "Großmutter", ovvero "Nonna", che potrebbe riferirsi proprio al fatto di essere derivata da una delle primissime Veritas RS. La vettura venne gravemente danneggiata in un tremendo incidente occorso ad Ulmen al Sachsenring nel 1952 per poi essere ricostruita da Hans Klenk ed utilizzata anche nel 1953. Massimo Piciotti
  17. v6dino

    Veritas RS '52-53

    DATI GENERALI Scuderia: Squadre Private Anno di produzione: 1947-1950 Motore: BMW 328 L6 2000cc Telaio: Traliccio in tubi d'acciaio e alluminio Carburante: miscela di benzina e alcool Pneumatici: Dunlop, Englebert Luogo di Produzione: Sigmaringen, Muggensturm e Nurburg (GER) Progettista: Karl Kling, Ernst Loof Impiegata nel: 1947, 1948, 1949, 1952, 1953 Piloti: Karl Kling, Fritz Riess, Eugene Chaboud, Toni Ulmen, Wolfgang Seidel, Josef Peters, Jaques Swaters, Oswald Karch, Theo Helfrich, Marcel Masuy, Hans Bless, Heinz-Gerd Jager, Olivier Gendebien, Henry Oreiller, Adolf Lang, Melvin Stickney STATISTICHE GP Disputati: 2 (+ 13 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 (+ 3 extra Campionato) Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 (+ 1 extra Campionato) Miglior risultato: F.Riess, 7° posto nel GP di Germania 1952 Veritas RS (Rennsport) Al termine della Seconda Guerra Mondiale, Georg Meier, Ernst Loof e Lorentz Dietrich – tutti e tre ingegneri provenienti dalla BMW e piloti per passione – decisero di fondare una propria casa automobilistica nei pressi della cittadina di Sigmaringen, nel Baden. Ernst Loof aveva avuto una parte estremamente importante nella progettazione della fortunatissima BMW 328 e stava lavorando ad una nuova Rennsport quando lo scoppio del conflitto interruppe tutte le produzioni: aveva però un'idea molto precisa di quella che avrebbe dovuto essere l'evoluzione tecnica previste per le vetture della casa di Monaco e proprio da quel punto di partenza decise di fondare, con i suoi soci, la Veritas Arbeitsgemeinschaft. Non era facile ricostruire una attività nella devastata Germania post-bellica e l'inizio non fu certo dei più travolgenti, ma in breve tempo le Veritas cominciarono a guadagnarsi un posto di rilievo nelle competizioni nazionali e ad affacciarsi anche nel resto d'Europa, aggirando l'embargo internazionale anche in campo sportivo contro i manufatti tedeschi grazie ad intelligenti politiche di alleanza come quella con la francese Météor. Non è semplice classificare in maniera esatta le varie Veritas costruite semi-artigianalmente in "modelli" secondo l'accezione comune di questo termine. Le "RS"- Rennsport – sono una famiglia di vetture da competizione nate a ruote coperte, alcune delle quali furono poi trasformate in monoposto sotto la supervisione diretta della casa o anche in maniera autonoma dai clienti-piloti. Con espressi intenti corsaioli ne furono probabilmente preparate una ventina, anche se il computo effettivo non è certo e le fonti su esso discordanti. Le prime due RS – siglate 01K e 02K – furono progettate ed assemblate con l'apporto di Karl Kling, mentre quelle successive furono progettate da Loof fino al 1950 – nonostante le diverse vicissitudini societarie della casa – per altrettanti committenti privati. Nel 1947 Loof, che aveva avuto un atelier nella zona occupata della Francia, tentò di coinvolgere nel suo progetto anche esponenti dell'automobilismo francese, quali ad esempio Eugène Chaboud. Quest'ultimo, entusiasta delle prestazioni della vettura che aveva avuto l'occasione di provare, strinse un accordo con Loof per iscrivere il primo prototipo al GP di Alsazia 1947 a Strasburgo sotto la denominazione "Météor". Tuttavia, la pesante ostilità del pubblico verso la vettura della "nemica" Germania e le forti pressioni degli organizzatori, fecero tornare Chaboud sui suoi passi, inducendolo a rinunciare all'esperimento. Un esperimento che fu tentato con maggiore successo anche nel 1948, coinvolgendo il franco-americano Harry Schell. Dopo di allora, la carriera delle Veritas restò essenzialmente legata al suolo tedesco, dove furono assolute protagoniste specialmente nelle combattute competizioni F.2 e sportcar. Nota: La ricostruzione del logbook degli chassis RS è assai complessa. Per alcuni – in particolare per le quattro prodotte nel 1948 – è possibile una individuazione ragionevolmente precisa anche se non si si può solo intuire la denominazione ufficiale. Sono precise le numerazioni dei primi due chassis del 1947 progettati da Kling – da cui la "K" come suffisso – e quelle del 1949 preceduti da "V". Gli chassis costruiti dal 1948 in avanti con motorizzazione 1,5 litri non sembrano avere una numerazione che preveda una sequenzialità progressiva. Ciò sembra spiegabile col fatto che molte unità furono direttamente costruite a partire da telai BMW 328 di cui conservarono ufficialmente l'identificativo "originario" visto che in molti casi furono soltanto "preparate" da Loof e non trasformate in vetture realmente nuove; eccezione a questi casi è quello della "RS" commissionata da Toni Ulmen che era a tutti gli effetti una nuova Veritas 2000 ma, come per la "gemella" Großmutter, rimase individuata con il curioso s/n 85395 mutuato dalla BMW. Massimo Piciotti
  18. A furia di maneggi, magheggi, deroghe, handicap agli avversari... finalmente sono riusciti a portare il barcone alla vittoria.
  19. Come serrata? in un rally lungo quanto un GP e ancora non sono a distanza DRS?
  20. questo non si può sapere ma si può provare, magari qualcuno ha un cerchio storto e per un tavolo va bene uguale
  21. Un'idea buttata li, perchè non cerchi un contatto con uno dei team che partecipano alla serie europea stok, mi sembra ve ne siano anche nazionali...
  22. Molto bella, ne hai altre? Comunque per il colore la ritengo nera con i riflessi azzurrati dati dalla luce esterna. Nei disegni che propongo immagino sempre il veicolo come in una sala di posa, proprio per evitare i riflessi della luce esterna, che può essere soleggiato o nuvoloso, può avere una angolazione di luce tutta particolare e altri fattori...Ad ogni modo proverò a dare un colpo di blu nella parte alta e vediamo l'effetto.
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