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  1. Capisco qual era l’intento di Alonso, ovvero prendere alla sprovvista Russell e farlo uscire lentamente dalla curva ma ha un po’ esagerato e avendo causato l’incidente lo hanno penalizzato. È come fare uno sgambetto per scherzo ma l’altro batte la testa cadendo e muore. Sicuramente Alonso non voleva ottenere quel risultato ma di fatto lo ha causato lui l’incidente. È strana come penalità ma per me non è totalmente campata per aria.
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  2. Vabbé, a dirla tutta oggi conveniva svegliarsi presto anche se a me ha ricordato a tratti Singapore 23 coi bibitari che si son persi come gli capita almeno una volta l'anno Nel merito invece... Anche la MGP è tutta in pay tv quindi non è quello il problema. La MGP in Italia sta avendo solo la fortuna che vince un italiano e quindi la cosa viene pompata fin troppo oltre misura e meriti (vediamo appena MM93 impara a conoscere la Ducati se cambia qualcosa) e se ne parla di più per quel motivo lì. Secondo me la vera soluzione (ma ne abbiamo parlato varie volte qui e mi pare che concordassimo) è smetterla con mille limitazioni e tornare a una reale possibilità di recupero da parte dei competitor. Traduzione: via parc fermé, via budget cap che tanto continuo ad avere la sensazione che sono facilmente aggirabili da chi ha decine di facilities e infrastrutture a cui FIa non può accedere (perché non è una autorità giudiziaria che entra dove le pare), via le parti standardizzate e comuni (all'interno di un set di regole posso progettarmi qualsiasi pezzo come voglio senza che la FIa mi imponga modello e fornitore) e soprattutto si testa privatamente quanto si vuole per poter recuperare e se qualcuno non ce la fa pazienza. Non sta scritto da nessuna parte che si debba stare in una categoria d'elite se non si ha la forza (anche finanziaria) per starci e soprattutto che tutti debbano poter lottare per vincere o per il podio. Tanto è empiricamente dimostrato che qualsiasi tentativo artificioso di compattare i valori in campo in realtà sortisce il solo effetto di cristallizzare i rapporti di forza. Perché questo è un sistema complesso (nel senso proprio tecnico del termine) e dunque non può essere governato con metodi da fuffari del marketing o con forzature eccessive, perché i sistemi sovravincolati tendono a saltare (e infatti…). A parte eccezioni come oggi, infatti, quello che causa disaffezione è l'idea (ormai consolidata) che il tutto sembri congegnato per congelare i valori in campo. Chi interpreta meglio un nuovo set di Techical Rules domina per 5 anni. Senza possibilità di replica a parte eccezioni puntuali dal punto di vista statistico (leggi singole gare). Diamine nel 1998 il GP d'esordio proprio qui in Australia finiì con la Mp4-13 che fece doppietta e addirittura doppiò il terzo classificato, ma nessuno considerava quel mondiale gia finito sul nascere solo per questo. Come invece sono stati buona parte dei mondiali Mercedes nella prima fase dell'era ibrida e come lo sono quelli degli ultimi anni con l'introduzione delle auto a effetto suolo. E non è un caso che questo tipo di situazioni nasca da quando hanno introdotto limitazioni su limitazioni (prima parco chiuso, poi test ecc.). Le tinte fosche si vedono perché i “padroni del vapore” vivono in una bolla dettata dalla perniciosa tendenza di manager e dirigenti vari venuti fuori dalle solite business school di grido secondo cui non si deve mai ammettere l’errore, mai dare segni di debolezza e perseguire ostinatamente la via intrapresa anche se porta al disastro. Altrimenti si sarebbero già resi conto che tutte le decisioni prese negli ultimi 15 anni stanno pericolosamente facendo avvitare la situazione e sarebbero già tornati indietro. Invece nessuno mette in dubbio lo status quo regolamentare, con le conseguenze che tutti vediamo.
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  3. Il telaio di scorta era alla riga 65537 di Excel e non l'hanno visualizzato
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  4. La popolarità del circus è in caduta libera e non c'era da aspettarsi qualcosa di diverso visto come hanno ridotto la categoria. Alcuni fanno risalire il declino alla farsa del finale del 2021 quando le regole e le procedure sono state piegate allo spettacolo, ma in realtà il decadimento della categoria risale a molto prima, forse le prime avvisaglie sono degli inizi degli anni 2000. Poi ovviamente avendo puntato tutto sui bimbiminkia adolescenti che fanno ancora i sogni erotici e si svegliano col pigiama gonfio, non hanno più una base di fandom granitica, ma un pubblico che così come velocemente si appassiona, altrettanto velocemente si annoia e cambia interessi. Pubblico che tra l'altro non ha nemmeno capacità di spesa, perchè non lavora e quindi deve fare affidamento su papino per inseguire le follie di questi di LM. Di fan storici ne saranno rimasti sì e no il 2/3% di tutti quelli che ancora seguono la F1. Mio papà la guarda con molto disinteresse, io stesso sto iniziando a saltare varie gare (ad esempio non ho alcuna intenzione di svegliarmi alle 5 della mattina per vedere una roba che già si sa come va a finire); mio zio, altro fan storico che si è fatto mezza Europa negli anni 80 dietro al circus ha mollato tutto dopo Abu Dhabi 2021, e ne conosco a iosa di gente così. Ma ribadisco, sono loro, i capi, che hanno voluto questo e ora cadono dal pero chiedendosi come mai c'è il calo di interesse o il tracollo degli ascolti.
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  5. Posso confermare che il crollo è pesante a livello globale. Fonti certe
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  6. è necessario che venga imposta come nuova regola che un pilota sia tenuto a mantenere lo stesso stile di guida per tutta la durata della gara, senza mai effetturame modifiche di traiettoria o punto di frenta. e che si attui la damnatio memoriae per tutti gli episodi di difesa passati, cancellare ogni video da youtube, recap ufficiali, tributi etc. e una volta per tutte si stabilisca il divieto di sorpasso fuori dalla zona drs.
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  7. Hai spiegato molto bene il tuo punto di vista e ti ringrazio. A me continua a sembrare assurda
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  8. Per completezza lo riporto anche nel thread dei libri: https://www.motoremotion.it/2024/03/12/tre-giorni-di-vento-di-luca-dal-monte/ "Lo scorso 4 marzo, al Centro Svizzero di Milano, è stata presentata in anteprima la nuova opera Fucina: “Tre giorni di vento”, di Luca Dal Monte. Un avvincente romanzo nato dall’abile penna di Dal Monte e ispirato alla vita di un talentuoso pilota degli anni ’30: l’amore e il rifiuto del nazismo fanno da sfondo alle corse dell’epoca d’oro dell’automobilismo sportivo, dove ad ogni corsa si giocava la vita. È un libro in cui ci sono tre storie che si intersecano. Viene descritto il periodo d’oro delle corse degli anni ’30, le grandi marche tedesche: Mercedes, Auto Union, con i loro piloti, eroi innamorati della velocità e delle sfide. È un romanzo d’amore del protagonista, innamorato di sua moglie con un storia che si interrompe in maniera brusca, tragica e la successiva rinascita con un nuovo amore che continuerà per sempre. C’è anche una storia di coscienza civile, la Mercedes era una delle auto del regime nazista ed il protagonista è costretto a subire una serie di condizionamenti dai personaggi politici. Rudolf Carrano è uno dei più forti piloti degli anni ’30, ma anche di un uomo capace di dare amore e di difendere la civiltà contro la barbarie del nazismo, senza mai abdicare al suo modo di pensare. Rudi, il protagonista, passa la sua convalescenza a Lugano dopo un grave incidente a Montecarlo con la sua Alfa Romeo. Mesi lunghi, con una grande volontà di rinascita ed una gamba più corta per le conseguenze dell’urto. La amata moglie scompare sotto una valanga durante una gita sugli sci e questa tragedia aprirà le porte al nuovo amore, ma Rudi, un tedesco di origine italiana, sceglie di risiedere in Svizzera per non essere condizionato dal regime nazista con i suoi diktat. La storia romanzata di Rudolf Carrano è derivata da quella vera di Rudolf Caracciola, l’eroe della Mercedes, il pilota più forte della sua epoca. Questo libro nasce dopo avere scritto “La Scuderia” il mio romanzo esordio e dopo avere letto “Il numero uno” scritto da Hans Ruesch – esordisce Luca Dal Monte – romanzi ambientati in quel periodo di corse fantastiche degli anni ’30. “Tre giorni di vento” è stata la mia reazione personale al romanzo di Ruesch ed il titolo è ispirato ad un racconto di Hernest Hemingway “The Three Day Blow”, dove il senso del racconto è quello che c’è sempre una possibilità. La stessa cosa capita a Rudi dopo avere subito l’incidente che condizionerà il suo modo di camminare e di pilotare e la drammatica scomparsa della amata moglie. Luca Dal Monte ha scritto una storia avvincente, sempre in bilico tra realtà e fantasia, tra vero e verosimile, dove si potranno riconoscere gli eroi dell’epoca d’oro dell’automobilismo sportivo, un tempo in cui, tra la partenza e la bandiera a scacchi, ci si giocava la vita mentre la morte aspettava ad ogni curva. Un libro in cui vengono descritti i cavalieri del rischio che disputavano ogni gara come fosse l’ultima e le sfide tra Alfa Romeo, Scuderia Ferrari, Auto Union, Mercedes, Maserati che con le loro vetture hanno scritto alcune tra le più belle pagine di storia motoristica". (Massimo Campi, Motoremotion)
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  9. Un quaderno scolastico d'epoca, che raffigura la vittoria di Hermann Lang al GP di Tripoli 1938, al volante della W 154.
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  10. Alonso ha poco da lamentarsi Ho letto che dalla telemetria si evince il fatto che abbia alzato il piede e scalato marcia 100 metri prima del normale Voleva fare la furbata ma ha esagerato e non gli è riuscita
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  11. Gara un po' diversa dalle solite, brava la Ferrari ad approfittarne e bravi i miei McLaren a portare a casa un bel bottino! Le strategie gomme di Hamilton neanche Walt Disney sotto acidi Secondo voi il problema di Max può essere stato acuito dal fatto che gli altri hanno fatto il giro di formazione molto lentamente?
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  12. Alonso ha dichiarato che è inaudito che gli si debba dire come e quando frenare. Siamo oltre la frutta, il caffè e anche l'ammazza caffè
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  13. il comunicato ufficiale è una roba delirante ancor più del solo pensare di penalizzare una roba del genere. eppure l'AM si è già precipitata a dire che rispetta la decisione e non appellerà.
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  14. Abbastanza ridicola questa prima parte..
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  15. Si comincia col botto, Dixie uccella Gros che fa fuori VK...
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  16. Erano anni che non vedevo un disinteresse così generalizzato nei confronti della F1, e la cosa preoccupante è che la cosa peggiora di anno in anno e, temo, nemmeno un mondiale ultracombattuto con un vincitore diverso ogni gara cambierebbe molto la situazione. Io, che per motivi vari, sto in mezzo alla strada dalla mattina alla sera e ho a che fare con la gente più disparata, non sento nessuno o quasi parlare della F1, mentre vedo che, soprattutto tra i ragazzini, stanno aumentando le quotazioni della MotoGP. Una delle possibili soluzioni per riportare la gente a vedere i GP è smetterla con questa follia, iniziata da Bernie a dire il vero, della vendita dei diritti solo alle TV a pagamento. Ma è solo uno dei problemi. Il punto vero, secondo me, è tornare ad una competizione più genuina e meno cervellotica, regole più semplici, uniformità nei giudizi, consentire a chi è dietro di recuperare (cosa di fatto impedita oggi). Io sarò pessimista ma il futuro lo vedo a tinte molto fosche.
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  17. credo siano main sponsor nella cartellonistica
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  18. Ma come? La Formula 1 degli americazzi non era sostenibile ecologicamente e soprattutto finanziariamente?
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  19. Iniziate le libere del Marlboro 1$ Million Challenge a Thermal Club. Tra le novità, oltre al formato tutto particolare dell'evento, sulla #18 ci sarà Nolan Siegel.
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  20. Quanto cavolo conta poco Sargeant se il Compagno di squadra dopo che da solo ha distrutto la macchina non corre per lasciare a lui l'unica vettura superstite?
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  21. La monoposto di Albon, che ha subito l'incidente durante le FP2, non potrà essere riparata poiché mancano i pezzi di ricambio. Si sta valutando di Lasciare appiedato Sargeant per permettere ad Albon di gareggiare.
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  22. Si torna quasi al vecchio orario storico delle 4 del mattino. Qualifiche alle 6, gara alle 5.
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  23. Su as di questa settimana c’e’ un interessante articolo sul crollo degli ascolti tv globali da 2 anni a questa parte. pare che i giovani appassionati by netflix si siano gia’ stufati p.s. E sicuramente continuare ad aumentare le gare e aggiungere sprint cagate non aiuta in questo senso, anzi
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  24. Col tempo ho verificato che le "sentenze" di Ferrari spesso non avevano riscontro reale, ma erano originate da certe sue convinzioni personali, alla cui formazione contribuivano i suoi vari collaboratori sulle piste che gli riferivano gli avvenimenti, spesso "filtrati" e "aggiustati". Un'altra foto di Gonzalez su Maserati al GP di Francia 1953 a Reims:
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  25. Ahimè, non l'ho ancora letto, sono circondato da pile di libri non letti...
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  26. Non saprei se ridere o piangere, ma un'ipotesi realistica è che non abbiano i soldi per un telaio in più.
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