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Showing content with the highest reputation on 08/10/14 in messaggi

  1. Vabbuò lasciamo stare che è meglio..
    8 points
  2. Ascolta, chiudiamola qui che se non ho voglia di guastarmi l'umore con gente che accecata dal fanatismo non vede oltre il proprio guscio e sopratutto emette sentenze in padre eterno mode. Io ho scritto "con tutto il bene e e il tifo che ho dato verso Senna conterei fino a 1000 guardando chi tutto lo ha preceduto, con quali mezzi e in quali condizioni" e non mi sembra proprio un'eresia E SOPRATUTTO NON VEDO DOVE STA SCRITTO CHE GLI ALTRI SIANO MIGLIORI DI SENNA E VICEVERSA, non si possono paragonare ere diverse e far passare la propria idea come fonte di verità mentre le idee degli altri vengono fatte passare come panzane. Senna sarà stato eccelso e migliore degli altri in certi aspetti come i piloti citati da me saranno stati migliori in altre cose, è la base di qualsiasi sport, altrimenti non avrebbe più senso guardare una singola gara di motorsport. Detto questo e qui chiudo, io ascolto le idee degli altri, le opinioni degli altri anche se non sempre le condivido ma le rispetto comunque e sopratutto non ho mai mancato di rispetto a nessuno, non vado a dare del permaloso o del prevenuto a una persona mai vista e mai conosciuta. Quindi calma e sangue freddo, pace e amore e buon ferragosto.
    7 points
  3. Insomma se uno sostiene che c'è qualcuno che può essere almeno paragonato a Senna è permaloso e non capisce nulla di corse? Ottimo! Io direi di smetterla con le santificazioni. Sono un'offesa alla memoria di Ayrton.
    7 points
  4. Non esageriamo ora con le affermazioni, sono stato tifoso della prima ora di Ayrton ma non azzarderei un'affermazione simile perché prima di lui ci sono stati piloti come Clark, Caracciola, Nuvolari, Fangio, Jack Brabham, lo stesso Gilles che quanto a talento non e che fosse tanto inferiore agli altri che ho menzionato..e poi ce ne sono tanti altri ma credimi che prima di fare un'affermazione simile, con tutto il bene e e il tifo che ho dato verso Senna conterei fino a 1000 guardando chi tutto lo ha preceduto, con quali mezzi e in quali condizioni..questa resta logicamente una mia convinzione personalissima sia chiaro
    7 points
  5. Peccato...era un ottimo topic...da smettere di entrarci..troppe boiate tutte insieme
    6 points
  6. Qui è nuvoloso da settimane, quindi non vedrò nulla. Però sono espertissimo di filtri antispam spaziali se interessa
    4 points
  7. Comunque a 35 anni li voglio vedere questi. Io di questo Rossi son contento così.
    3 points
  8. Topic andato completamente a puttane. Complimenti
    3 points
  9. àˆ arrivato il fenomeno [emoji23]
    3 points
  10. E spiegacelo tu,che invece conosci la materia...
    3 points
  11. Ma anche "chettene" di sembrare patetico o ridicolo, farsi limitare da dei generici "altri" è una ricetta sicura per l'infelicità (è questo il lato "paranoico" cui accennavi, forse? )
    3 points
  12. Nel 1985 Autosprint istituì il Trofeo Gilles Villeneuve per premiare il pilota più combattivo del mondiale e lo vinse proprio Ayrton. All'epoca Gilles era il mio unico idolo e il paragone mi mandò su tutte le furie perchè non accettavo che il suo nome potesse essere avvicinato a qualsiasi altro pilota. Avevo 19 anni e Ayrton mi stava molto sul culo proprio per questo fatto. Ancora oggi ritengo il paragone completamente inappropriato perchè Gilles era "o primo, o niente" mentre Ayrton era "driving to perfection", due filosofie opposte. Posso paragonarli solo per le emozioni che mi hanno dato.
    3 points
  13. Vabbe, visto che ne abbiamo parlato, comincio io anche se non sono un grande esperto... solo un grande ammiratore Questa sera ci sarà la superluna, la luna sarà nel punto della sua orbita più vicino alla terra, quindi questa notte la luna sarà più grande e più luminosa del solito. Sarà talmente luminosa da interferire con lo spettacolo delle perseidi di questa sera, già perché oggi è San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti. Non disperate però, perché il picco delle perseidi ci sarà la notte del 12 Agosto 2014 Inoltre prima dell'alba del 18 Agosto 2014 ci sarà la congiunzione di Venere e Giove, saranno molto luminosi nel cielo tanto che in passato sono stati scambiati per un UFO.
    2 points
  14. Appunto. Magari l'unico vantaggio, come dico spesso, è che qualcuno abbia letto per la prima volta i nomi di Rosemeyer o Wimille, e si sia chiesto chi fossero...
    2 points
  15. Qualcuno prima o poi magari riuscirà a spiegarmi il senso di queste classifiche...a volte è difficile fare un confronto tra compagni di squadra e c'è chi pretende di stabilire chi era più bravo tra Clark e Schumacher per dire...
    2 points
  16. Alt, quello stesso mese ci furono anche altri sondaggi "del millennio", e ognuno diede esiti differenti. Non so come calcolava Autosport. Ma"F1 racing" calcolava solo i piloti da GP dal '50 al '99, mentre "Motor Sport" calcolava tutti i piloti da GP dal 1900 al 1999. Quindi anche io ci andrei più piano di una AndreaModa prima di mettermi a dire "Pinco Pallino è il più forte di tutti i tempi"
    2 points
  17. Che novità . Solo quell'esaltato di Triolo può sostenere il contrario e farneticare di gomme difettose per giustificare il suo fanboysmo verso gli italiani. Mitico Syahrin.
    2 points
  18. Perchè tu invece a dire agli altri che non sanno niente con sto piglio da professorone cosa saresti ?
    2 points
  19. La pianta dell'Autodromo tratta dall'enciclopedia treccani del 1930 E nel 1956
    2 points
  20. James Hinchcliffe ha la responsabilità di portare avanti l’importante tradizione dei piloti canadesi in IndyCar. Come tutti inizia la sua carriera nei kart, in cui conquista numerosi campionati tra Canada e USA. Nel 2002 esordisce in monoposto, partecipando alla scuola Bridgestone di F.Ford e al successivo campionato, conquistando una pole e una vittoria. Nel 2003 prosegue l’esperienza in F.Ford, portando a casa 10 podi e 5 vittorie su 12 corse, classificandosi terzo in campionato. Nel 2004 James passa al campionato F.BMW USA, in cui coglie 4 pole positions, 10 podi e 3 vittorie consecutive nella parte terminale della stagione, che gli valgono il secondo posto in campionato e il titolo di rookie of the year. Disputa anche qualche altra gara in F.Ford, cogliendo 3 vittorie su 4 partecipazioni. L’anno successivo continua l’ascesa verso le categorie top, con il passaggio nel campionato Star Mazda, sempre con l’AIM Autosport, con cui James si conferma uno dei giovani più promettenti, vincendo tre corse a Sonoma, Road America e Laguna Seca, che insieme ad altri tre podi gli valgono il terzo posto in campionato, a pochi punti dal campione Raphael Matos e davanti ai figli d’arte Marco Andretti e Graham Rahal. Nel 2006 per James inizia una lunga militanza nelle categorie cadette di ChampCar e IndyCar. Il canadese debutta in F.Atlantic col team Forsythe, portando a casa una vittoria a Portland e due podi, a Long Beach e a Montreal. I numerosi ritiri lo relegano però al decimo posto di un campionato estremamente competitivo che Simon Pagenaud conquista all’ultima corsa precedendo Graham Rahal e Andreas Wirth, compagno di Hinch. Sempre nel 2006 James debutta in Grand-Am a Daytona, guidando una Riley-Lexus della sua vecchia squadra, l’AIM Autosport. Nel 2007 passa al team Sierra, col quale si piazza quarto in campionato con 5 podi e 3 pole positions. Il suo compagno Raphael Matos conquista il titolo precedendo Franck Perera. Parallelamente James rappresenta il Canada nel campionato A1 Gp, saltando solo due appuntamenti. Il miglior week end è quello di Brno, dove coglie un secondo e un quinto posto. àˆ poi quarto in gara 1 a Pechino e due volte sesto in Nuova Zelanda. Nel 2008 Hinchcliffe torna al team Forsythe, conquistando la prima vittoria a Long Beach partendo dalla pole. Porta a casa altri tre podi, chiudendo ancora al quarto posto il campionato. Nell’inverno disputa altre 6 corse in A1 Gp, senza ottenere risultati di rilievo. Nel 2009 passa in IndyLights col top team Schmidt Motorsports, non andando però oltre un quinto posto finale, poco dietro l’esperto compagno di squadra Wade Cunningham, mettendo insieme 5 podi, tra cui un secondo posto a Mid Ohio. Nel 2010 Hinch, adattatosi alle diverse caratteristiche della Dallara, passa al team Moore, lottando per il titolo con Jean Karl Vernay, che ha preso il suo posto al team Schmidt. Il canadese vince tre corse: a Long Beach ancora dalla pole, in casa a Edmonton e poi a Chicago in volata. Il rookie francese soffre sugli ovali ma è incontenibile sugli stradali, vince 5 corse e si aggiudica il titolo con una gara d’anticipo. Vernay meriterebbe senza dubbio una possibilità in IndyCar, ma senza due soldi in tasca l’ambiente lo dimentica nel giro di pochi mesi. Hinchcliffe invece, seppur meno impressionante come risultati, negli anni ha saputo costruire attorno all’immagine di solido pilota anche quella di grande personaggio. Il canadese è fin da giovane ospite nelle cabine di commento della ChampCar, diventa un beniamino del pubblico e mette sù un sito internet surreale, http://www.hinchtown.com/ , strutturato come una stravagante città , Hinchtown, di cui è ovviamente “il Sindacoâ€. Un Hinchcliffe sbarbato ai tempi della F.BMW In A1 Gp nel 2006 IndyLights 2010 Dopo un inverno di dubbi sui supporti economici, James nel 2011 riesce finalmente a debuttare nel campionato IndyCar, al volante della vettura Sprott 06 del team Newman Haas. Nei test Hinch è sempre tra i più veloci, ma per problemi di sponsor la sua stagione comincia al secondo appuntamento in Alabama, dove stacca l’ottavo tempo in qualifica ma in gara è coinvolto in un incidente multiplo che gli costa il ritiro. Nell’appuntamento successivo di Long Beach riesce a concretizzare la velocità mostrata nelle prove, portando a casa un eccellente quarto posto approfittando dei diversi incidenti davanti a lui e mettendo in mostra un buon passo. A San Paolo chiude nono sotto l’acqua mentre la sua prima Indy500 finisce contro il muro dopo metà gara, quando finisce nello sporco mentre naviga a centro gruppo. Dopo un fine settimana difficile in Texas arrivano due buoni piazzamenti in top ten a Milwaukee e in Iowa. Le corse successive non regalano particolari soddisfazioni fino a Mid Ohio, dove James esce di pista al primo giro ma è spedito in prima posizione da una bandiera gialla fortunata. Hinch tiene sotto controllo Dixon e Franchitti fino alla sosta successiva ma va in testacoda poco dopo un’altra ripartenza, rovinando un possibile podio. Si rifà però nelle ultime corse della stagione, mettendo insieme due ottimi quarti posti a Loudon e Kentucky che gli permettono di conquistare il titolo di rookie of the year, precedendo di 6 punti JR Hildebrand. Hinchcliffe chiude il campionato al 12° posto mentre il più esperto compagno Servia, col quale il canadese collabora perfettamente, porta a casa un eccellente quarta piazza, a conferma della grande stagione del team Newman Haas. Quarto posto a Long Beach Debutto difficile a Indianapolis Davanti a Dixon a Mid Ohio Nonostante gli ottimi risultati Carl Haas, non più in grado di seguire personalmente la squadra a causa delle sue precarie condizioni fisiche, non è più disposto a coprire personalmente buona parte del budget. Il team chiude quindi i battenti, lasciando a piedi Servia e Hinchcliffe. Mentre lo spagnolo riesce ad accasarsi al team Dreyer&Reinbold, per il canadese la situazione è incerta. Dan Wheldon, dato per sicuro nel team Andretti per il 2012 con il supporto dello sponsor GoDaddy, perde la vita nel catastrofico incidente di Las Vegas e Michael Andretti e lo sponsor vedono in Hinchcliffe il miglior candidato, sia da un punto di vista sportivo che promozionale, per rimpiazzare lo sfortunato pilota inglese. Hinch prende quindi il volante della DW12 numero 27, nome proposto dal pilota canadese per onorare il campione 2005, tester ufficiale della nuova Dallara. Hinchcliffe stupisce nelle prime corse del campionato, mettendo in mostra grande solidità , che lo tiene a lungo nelle parti alte dalla classifica. Nella prima corsa a St Pete è quarto, conquistando poi la prima fila a Barber, dove sfiora il podio ma dorme un po’ nelle ultime ripartenze, chiudendo al sesto posto. A Long Beach, al termine di una corsa consistente, arriva il primo podio per gentile concessione di Hunter-Reay, che all’ultimo giro fa fuori Sato e viene penalizzato. Dopo un’altra sesta piazza a San Paolo James conquista la prima fila a Indianapolis, cedendo la pole a Briscoe per pochi millesimi. In gara resta in zona vittoria fino alle fasi finali, ma non riesce a farsi largo nel momento decisivo. “Stavo cercando di guidare con un po’ di dignità †dice dopo la bandiera a scacchi, ma gli altri piloti non si fanno gli stessi scrupoli. Nella corsa successiva a Detroit il canadese si ritira quando un cedimento del manto stradale lo spedisce contro il muro, raccogliendo poi un quarto posto in Texas e un buon terzo a Milwaukee, che gli vale la seconda posizione in campionato a pochi punti da Power. Dopo il ritiro per incidente in Iowa però, la stagione di Hinchcliffe praticamente si spegne. Il canadese perde infatti il ritmo dei migliori e tra prestazioni non esaltanti e qualche problema tecnico nelle corse successive conquista solo un settimo posto a Toronto e un quinto a Mid Ohio, risultati che lo fanno precipitare all’ottavo posto finale. Danica Hinchcliffe alla presentazione dei piloti a St Pete In buona compagnia Prima fila a Indy tra Briscoe e Hunter-Reay Edmonton Per il 2013 Hinchcliffe è confermato al team Andretti, ancora supportato dallo sponsor GoDaddy. Il suo campionato è un continuo alternarsi di alti e bassi. Alla prima corsa di St Pete il canadese parte in seconda fila, rimane in zona vittoria per tutta la gara e alla fine è pronto nell’approfittare di un’incertezza di Castroneves, andando a conquistare la prima vittoria in carriera. Nell’appuntamento successivo di Barber però si qualifica male, è coinvolto in un incidente al primo giro e si ritira poi per problemi al motore. A Long Beach le cose non vanno meglio: partito in quarta fila Hinch rimane nel gruppo dei primi fino a quando un azzardato attacco a Kanaan durante una ripartenza causa una carambola, costringendo al ritiro lui e il compagno Viso. Il riscatto arriva però nella corsa successiva a San Paolo, dove il canadese rimane tra i primi dieci per tutti la corsa, uscendo fuori nel finale e ingaggiando un esaltante duello con Sato, che a più riprese va ben oltre il limite per difendere la sua prima posizione. Proprio all’ultima curva però il giapponese perde il posteriore in frenata lasciando a Hinchcliffe il varco giusto per infilarsi e ottenere una meritata vittoria. A Indianapolis il meccanismo si inceppa di nuovo. Il team Andretti schiera 5 vetture, tutte velocissime eccetto quella di Hinchcliffe, che si barcamena fino al traguardo correndo grossi rischi per terminare solo 21°. Come l’anno precedente, Detroit non porta niente di buono, con il canadese fuori per incidente in entrambe le corse, cui seguono poi un nono posto in Texas e un quinto a Milwaukee. Finalmente in Iowa Hinch torna in forma vittoria, dominando letteralmente e portando a casa il primo successo su ovale. Il canadese non perde però le cattive abitudini a Pocono, dove parte in prima fila ma centra il muro al primo passaggio. Come nel 2012 la metà stagione segna una flessione nelle prestazioni del canadese, che questa volta riguarda però tutto il team Andretti, incapace di tenere il passo della Penske e del rimontate team Ganassi. Nel week end di casa a Toronto Hinchcliffe parte dalle retrovie in entrambe le corse, terminando la prima ottavo mentre nella seconda un problema elettrico lo mette subito fuori gioco. Piazzamenti poco esaltanti nella parte bassa della top ten conducono al week end di Houston. In gara 1 rimane fermo in partenza e viene centrato da Vautier e Carpenter mentre nella seconda corsa riesce finalmente a mettere a segno una prova pulita e senza intoppi, chiudendo terzo dietro Power e Dixon. Nell’ultimo appuntamento di Fontana infine, Hinch sopravvive a incidenti e guasti tecnici che colpiscono molti concorrenti, chiudendo al quarto posto. Nonostante le tre vittorie, in classifica il canadese si piazza solo ottavo, lo stesso risultato del 2012. Prima vittoria a St Pete Trionfo a San Paolo Vittoria numero 3 in Iowa
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  21. Scusa??Potresti spiegarti meglio che non ho afferrato il senso del tuo post??
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  22. Spero non l'abbia fatto di proposito. Però non puoi buttarti in mezzo alla pista in questo modo..
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  23. Monza anni 90, ci sono ancora le varianti good year !
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  24. Per me una matematica fatto di soli teoremi e dimostrazioni senza esercizi e applicazioni pratiche, è una matematica per i matematici. Questo è il motivo per cui ho scritto "una matematica vista con un occhio ingegneristico" So benissimo che la matematica è sempre la stessa ps: Nessuno ha detto che la matematica non serve, anzi! Ci stiamo lamentando della maniera in cui viene spiegata. Fine OT
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  25. Strano che in queste classifiche non compaia Mario Andretti....in qualsiasi categoria a cui ha partecipato a vinto.
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  26. dici che ci piazzo sopra un tubo delle pringles e va bene lo stesso?
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  27. Gara interessante all'inizio, poi posizioni congelate nell'ultima parte, coi primi 4 ben distanziati. Oggi la yamaha era almeno pari alla honda, ma marc ci ha messo qualcosa in più. Pedrosa lontanissimo, lorenzo, da un paio di gare di nuovo davanti a rossi, sembra essersi ripreso. Ottima comunque la gara del tavulliano e di dovizioso finché la gomma ha tenuto.
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  28. buono a sapersi avrei sempre voluto un telescopio, mi mancano totalmente le basi pero'
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  29. Saluti da Monza.... anni 50
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  30. La corsa A1GP a Brno me la ricordo ancora bene, da sconosciuto si ritrovò in mezzo ad ex-F1 come Yoong ed Enge e ad altri piloti di GP2 come Lapierre e Buemi, oltre a Hà¼lkenberg che poi dominò quel campionato, e subito fece podio.
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  31. 3:1 primo tempo. Forse ci voleva... M'Vila e Obi non pervenuti... Sent from my D5503 using Tapatalk
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  32. Sent from my D5503 using Tapatalk
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  33. 1 point
  34. Uno dei grandi 3d del forum
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  35. Sebring '71 - La 917K di Elford/Larousse
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  36. 1 point
  37. oltre allo scempio della Parabolica a Monza rinnovate anche le sopraelevate
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  38. Che il livello della Moto2, quest'anno, sia basso è da tempo che lo dico. In telecronaca parlavano della fine del monomotore Honda, che a mio parere sarebbe positivo quantomeno per non vedere più risultati random da una gara all'altra. Poi Sanchini ha parlato di un motore KTM di derivazione Supersport (che non esiste)...
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  40. Stevie Ray Vaughan "La prima volta che lo vidi pensai che aveva già detto tutto e non c'era nulla da aggiungere" Eric Clapton "Mano lenta" è stato salvato da morte sicura due volte: da SRV che tutti conosciamo e da una Les Paul Custom quando decise di andare in Grecia per guadagnare un pò di soldi. Persona squisita, lo incontrai alla Ricordi appoggiato al muro mentre Lory del Santo firmava autografi essendo la madrina del "Drive in" e non l'aveva riconosciuto nessuno, fu allora che mi svelò che la Fender stava preparando la prima Signature con la sua firma sulla paletta, anche se Eric Johnson l'aveva preceduto nell '86 Lenny è splendida in "Riviera Paradise"
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  41. La cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko fotografata dalla sonda Rosetta
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