Per capire Carmelo Bene bisogna farsi il mazzo con la filosofia, narrativa e psicologia e avere molta conoscenza di teologia.. cito autori a ordine sparso: Lacan, Derrida, Deleuze, De Saussure, Nietzsche, Schopenhauer, Leibnitz, De Sade, Masoch, Céline, Freud, Heidegger, Cioran, Sartre, Hume, Kant, Kierkegaard, Stendhal, Baudelaire, Majakovskij, Kafka, Joyce, Dostoevskij.. e molti altri.. la sua genialità nelle apparizioni pubbliche era riuscire a mettere in voce quei concetti che questi autori riuscivano ad esternare solo scrivendo.. questa era la grandezza di C.B.
Le sue opere teatrali le trovo molto ben fatte.. il concetto di scindere lo spettacolo dal teatro lo trovo condivisibile. Amleto su tutti, ma anche Pinocchio, l'Achilleide, Riccardo III, Macbeth horror suite offrono un non-spettacolo oltre il senso che lascia un qualcosa a chi sa guardarli. Quello capisci che è teatro.. e che il teatro non è la recita. Quella lasciamola alla televisione.